Adam Frans van der Meulen

Ritratto di Adam Frans van der Meulen di Nicolas de Largillière (1680)

Adam Frans o Adam François o Antoine François[1] van der Meulen o Vandremelle (Bruxelles, 11 gennaio 1632 – Parigi, 15 ottobre 1690) è stato un pittore e disegnatore francese di origine fiamminga.

Biografia

Luigi XIV alla presa di Besançon (1674)
Battaglia (1657)

Allievo di Pieter Snayers, nel 1648 fu ammesso alla Gilda dei pittori di Bruxelles[2] e ivi operò dal 1648 al 1662[3].

Su consiglio di Charles Le Brun, che aveva visto alcuni suoi dipinti e notato le sue capacità, Jean-Baptiste Colbert lo invitò a Parigi per operare al servizio del re[4]. Dal 1662 al 1690, dunque, lavorò principalmente in Francia, a Parigi: l'11 novembre 1662 realizzò un dipinto rappresentante l'arrivo dell'ambasciatore svizzero alla corte di Versailles. Il 1º marzo 1664 fu assunto alla Manifattura dei Gobelins[3] come paesaggista, divenendone uno dei principali animatori con la produzione di numerosi disegni, modelli e cartoni, ora conservati al Museo delle arti decorative di Parigi[2]. Ricevette una pensione di 6000 lire, indipendentemente dal prezzo delle sue opere[4].

Nel 1665 viaggiò alla volta di Dunkerque, Calais, Gravelines e Saint-Venant[3].

Si sposò nel gennaio 1667 con Catharine Huseweel[3], una parente di Le Brun[2], da cui ebbe alcuni figli, tra cui il figlio Jean Baptiste e la figlia Catharine, il cui padrino fu lo stesso Charles Le Brun[3].

Nello stesso anno accompagnò Luigi XIV nella campagna delle Fiandre durante la Guerra di devoluzione, ritraendo vedute di Turnhout, Courtrai, Oudenaarde, Aalst e Lilla. Nel 1668-1669 seguì il Gran Condé nella sua spedizione in Franca Contea[3].

Il 20 marzo 1669 ebbe un altro figlio, Louis, che fu battezzato nella cappella delle Tuileries ed ebbe come padrini Luigi XIV e la Grande Mademoiselle. Il 12 gennaio 1670 sua sorella Barbara sposò Adriaen Frans Boudewijns, suo allievo per 3 anni a partire dal 1666. Nel 1671 nacque la figlia Suzanne, l'11 luglio 1674 Marguerite[3].

Nel 1673 fu al seguito di Luigi XIV durante la sua campagna nel Nord dei Paesi Bassi, eseguendo vedute di 32 città conquistate. Nello stesso anno ritrasse le città di Blois, Amboise e Chambord ed il 13 maggio entrò a far parte dell'Académie royale de peinture et de sculpture[3], senza presentare, com'era consuetudine, un dipinto[4] e, conseguentemente, divenne pittore ordinario del re[3]. Acquisì inoltre la cittadinanza francese[5]. L'anno successivo fu a Maastricht e nel 1676-1677 di nuovo nelle Fiandre con Condé e Turenne[3].

Il 20 settembre 1676 nacque la figlia Geneviève e poco tempo dopo, il 10 gennaio 1677, morì la moglie Catherine[1].

Ritornato a Versailles nel 1678, lavorò ai suoi schizzi dell'Escalier des Ambassadeurs. L'anno successivo fu di nuovo nella Fiandre e nel 1681-1682 a Strasburgo[3].

Il 22 aprile 1679 van der Meulen si risposò con Catherine de Lobrì e, dopo la sua morte, avvenuta il 3 ottobre 1680, si risposò per la terza volta con Marie de By, cugina di Charles Le Brun, da cui ebbe altri sei figli, l'ultima dei quali, Marie Madeleine, nata postuma il 22 ottobre 1690[1].

Il 29 novembre 1681 fu nominato consigliere dell'Académie royale de peinture et de sculpture, e consigliere capo il 26 ottobre 1686[4].

Adam Frans rappresentò soprattutto paesaggi, ritratti, in particolare equestri, cacce, animali[3], eccellendo nella riproduzione dei cavalli[2], architetture[3] e battaglie[2]. Il complesso di dipinti detto delle conquiste del re, una delle sue più grandi composizioni, è annoverato tra le sue opere più importanti[2]. Caratteristica delle sue battaglie è la presenza in un primo piano rialzato della scena principale, un gruppo di soldati o uno scontro di cavalleria, che si staglia su uno sfondo panoramico integrantesi perfettamente con il resto della composizione[2]. Inoltre le sue dettagliate e realistiche rappresentazioni forniscono un'accurata documentazione delle battaglie[6] e dei costumi dell'epoca[4].

Molte delle sue composizioni sono state riprodotte nel suo atelier come arazzi, dipinti o incisioni su commissione reale[2].

Dalle sue opere traspaiono reminiscenze dello stile di Charles Le Brun e Philips Wouwerman[3]. La sua opera come paesaggista fu importante per aver rinnovato l'antica tradizione fiamminga, oscurata dall'influenza del paesaggio classico di Claude Lorrain e di Nicolas Poussin[2].

Subirono il suo influsso Adriaen Frans Boudewijns, Michel Landois e Jan van Huchtenburgh[3].

Tra i suoi allievi vi furono, oltre a Adriaen Frans Boudewijns, Jean Baptiste Duru, Jean Baptiste Martin, Pierre Denis Martin, Sauveur Lecomte, figlio del pittore di marine marsigliese Mainfrain Lecomte, Pierre Scotin e Mathieu Dufresnet[3].

Anche il fratello Peter o Pierre fu pittore o forse scultore e operò inizialmente su commissione del re di Francia, in seguito, nel 1679, si recò in Inghilterra con Nicolas de Largillière[1].

Opere

Note

  1. ^ a b c d Dictionnaire critique de biographie et d'histoire
  2. ^ a b c d e f g h i enciclopedia online Larousse
  3. ^ a b c d e f g h i j k l m n o p Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie
  4. ^ a b c d e Notice des tableaux, exposés dans les galeries du Musée Impérial du Louvre
  5. ^ a b L'armata di Luigi XIV di fronte a Tournai nel 1667 - The Web gallery of Art
  6. ^ a b The Web Gallery of Art
  7. ^ Scontro di cavalleria - Commons
  8. ^ Costruzione del Castello di Versailles
  9. ^ L'attraversamento del Reno
  10. ^ Luigi XIV all'accampamento nei pressi di Maastricht
  11. ^ La capitolazione di Cambrai

Bibliografia

  • (EN) Emil Kren, Daniel Marx, "MEULEN, Adam Frans van der", in The Web Gallery of Art, 2011. URL consultato il 3 maggio 2012.
  • (NL) "Meulen, Adam Frans van der", in Rijksbureau voor Kunsthistorische Documentatie, 2012. URL consultato il 27 aprile 2012.
  • (FR) "Adam Frans Van der Meulen", in Encyclopédie Larousse, 2011. URL consultato il 2 maggio 2012.
  • (FR) Augustin Jal, Dictionnaire critique de biographie et d'histoire: errata et supplément pour tous les dictionnaires historiques, Parigi, Henri Plon, 1867, pp. 860-861. URL consultato il 10 maggio 2012.
  • (FR) Frédéric Villot, Notice des tableaux, exposés dans les galeries du Musée Impérial du Louvre, vol. III, Parigi, Vinchon, 1853, p. 159. URL consultato il 14 maggio 2012.

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • (EN) Adam Frans van der Meulen in Artnet, su artnet.com. URL consultato il 4 maggio 2012.
  • (EN) Adam Frans van der Meulen in Artcyclopedia, su artcyclopedia.com.
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