Ain't Too Proud to Beg

Ain't Too Proud to Beg/You'll Lose a Precious Love
singolo discografico
ArtistaThe Temptations
Pubblicazione3 maggio 1966
Durata2:36
Album di provenienzaGettin' Ready
GenereSoul
Rhythm and blues
EtichettaMotown Records
ProduttoreNorman Whitfield[1]
Registrazione4 e 11 gennaio 1966
Formati7"
Noten. 13 Bandiera degli Stati Uniti
Certificazioni
Dischi d'argentoBandiera del Regno Unito Regno Unito[2]
(vendite: 200 000+)
Dischi d'oroBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti[3]
(vendite: 500 000+)
The Temptations - cronologia
Singolo precedente
Get Ready
(1966)
Singolo successivo
(1966)

Ain't Too Proud to Beg è un singolo del gruppo musicale vocale statunitense The Temptations, pubblicato nel 1966 dalla Motown Records,[4] prodotto da Norman Whitfield e composto da Whitfield & Edward Holland Jr. Il 45 giri raggiunse la posizione numero 13 nella classifica Billboard Hot 100, e la prima nella classifica Billboard R&B restando in vetta per otto settimane consecutive.[5] Il successo della canzone, portò il brano ad essere reinterpretato da numerosi artisti[6], tra i quali i Rolling Stones che pubblicarono su singolo la loro versione nel 1974.

Il brano

Sezione vuotaQuesta sezione sull'argomento singoli discografici è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!

Formazione

Cover

Ain't Too Proud to Beg/Dance Little Sister
singolo discografico
ArtistaThe Rolling Stones
Pubblicazione25 ottobre 1974
Durata3:30
Album di provenienzaIt's Only Rock 'n' Roll
GenereRhythm and blues
EtichettaRolling Stones Records
ProduttoreThe Glimmer Twins
Formati7"
Noten. 20 Bandiera degli Stati Uniti
The Rolling Stones - cronologia
Singolo precedente
It's Only Rock 'n Roll (But I Like It)
(1974)
Singolo successivo
(1975)

Note

  1. ^ Variety Staff, The 60 Greatest Motown Songs of All Time, su variety.com, Variety, 21 aprile 2019. URL consultato il 12 dicembre 2019.
  2. ^ (EN) Ain't Too Proud to Beg, su British Phonographic Industry. URL consultato il 22 marzo 2024.
  3. ^ (EN) The Temptations - Ain't Too Proud to Beg – Gold & Platinum, su Recording Industry Association of America. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  4. ^ Show 26 – The Soul Reformation: Phase two, the Motown story. [Part 5], su digital.library.unt.edu.
  5. ^ Joel Whitburn, Top R&B/Hip-Hop Singles: 1942-2004, Record Research, 2004, p. 571.
  6. ^ Ain't Too Proud to Beg by The Temptations [US1], su secondhandsongs.com. URL consultato il 15 gennaio 2020.
  7. ^ Filmato audio The Rolling Stones - Ain't Too Proud To Beg - OFFICIAL PROMO, su YouTube.
  8. ^ Copia archiviata, su faroutmagazine.co.uk. URL consultato il 15 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 1º gennaio 2020).
  9. ^ BBC Two - Jools' Annual Hootenanny, 2019/20, su BBC.

Bibliografia

  • Posner, Gerald (2002). Motown : Music, Money, Sex, and Power. New York: Random House. ISBN 0-375-50062-6
  • Weinger, Harry (1994). Sunshine on a Cloudy Day. The Temptations: Emperors of Soul [CD Box Set]. New York: Motown Record Co., L.P.
  • Williams, Otis and Romanowski, Patricia (1988, aggiornamento 2002). Temptations. Lanham, MD: Cooper Square. ISBN 0-8154-1218-5

Collegamenti esterni

  • (EN) Ain't Too Proud to Beg, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  Portale Rock: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di rock