Allan Holdsworth

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Allan Holdsworth
Allan Holdsworth nel 1978
NazionalitàBandiera del Regno Unito Regno Unito
GenereFusion[1]
Art rock[1]
Rock progressivo
Periodo di attività musicale1969 – 2017
GruppiGong, UK
Album pubblicati18
Studio15
Live2
Raccolte1
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Allan Holdsworth (Bradford, 6 agosto 1946 – Vista, 15 aprile 2017) è stato un chitarrista britannico considerato tra i più influenti e importanti nel jazz rock e nella fusion.

Biografia

Dopo aver suonato il violino durante la sua infanzia, inizia a suonare la chitarra verso i 18 anni incentrando il proprio ascolto su Django Reinhardt, Jimmy Raney, Charlie Christian, Joe Pass, e John Coltrane. Intorno ai vent'anni, una volta entrato nel campo professionale della musica, suona con gruppi appartenenti alla scena progressive britannica come Soft Machine, Tempest, UK alternando rock progressivo e fusion. Come da egli affermato, non fu un vero e proprio appassionato della chitarra, infatti dedicò gran parte del suo percorso musicale ad emulare il suono del sassofono. Nel suo stile infatti, Holdsworth analizza la tastiera della chitarra in un modo del tutto originale visualizzando le note "dalla più bassa alla più alta riproducibile dallo strumento". Interessante anche il suo utilizzo del legato, utilizzato per ottenere un suono fluido, quasi liquido, in cui i Pull-Offs non sono eseguiti classicamente, cioè appoggiando il dito sulla corda sottostante a quella "strappata", ma percuotendola in modo più leggero quasi come una sorta di Hammer-On al contrario.

Negli anni ottanta divenne pioniere di un nuovo strumento chiamato Synthaxe (un midi controller) con il quale suonava controllando sei sintetizzatori contemporaneamente; con questo strumento registrò buona parte di album quali Atavachron, Wardenclyffe Tower e, interamente, Flat Tire.

Muore improvvisamente il 15 aprile 2017 a causa di problemi cardiaci.

Discografia

Solista

  • 1976 – Velvet Darkness
  • 1979 – Sunbird (con Gordon Beck)
  • 1980 – The Things You See (con Gordon Beck)
  • 1982 – I.O.U.
  • 1983 – Road Games (EP)
  • 1985 – Metal Fatigue
  • 1986 – Atavachron
  • 1987 – Sand
  • 1989 – Secrets
  • 1992 – Wardenclyffe Tower
  • 1993 – Hard Hat Area
  • 1996 -–None Too Soon
  • 1996 – Heavy Machinery (con Jens Johansson e Anders Johansson)
  • 1999 – The Sixteen Men of Tain
  • 2001 – Flat Tire: Music for a Non-Existent Movie
  • 2003 – All Night Wrong (dal vivo)
  • 2004 – Then! (dal vivo)
  • 2005 – The Best of Allan Holdsworth: Against the Clock (Raccolta)
  • 2009 – Blues for Tony

Con Soft Machine

Con Gong

Con U.K.

Con Bruford

Note

  1. ^ a b (EN) Greg Prato, Allan Holdsworth, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata

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Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 69118642 · ISNI (EN) 0000 0001 1665 6934 · Europeana agent/base/63424 · LCCN (EN) nr91021581 · GND (DE) 134409213 · BNF (FR) cb13932372x (data) · WorldCat Identities (EN) lccn-nr91021581
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