American Hockey League

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Commento: la lista delle squadre è basata su una fonte del 2015
American Hockey League
Sport Hockey su ghiaccio
TipoFranchigie
PaeseBandiera del Canada Canada (6 squadre)
Bandiera degli Stati Uniti Stati Uniti (26 squadre)
Aperturaottobre
Chiusuragiugno
Partecipanti32 squadre
FormulaStagione regolare, playoff
Sito InternetAHL.com
Storia
Fondazione1936
Numero edizioni87 (al 2023)
Detentore  Chicago Wolves
(3º titolo)
Record vittorie  Hershey Bears
(11 Calder Cup)
Calder Cup
Trofeo o riconoscimento
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La American Hockey League, nota anche con l'acronimo AHL, è una lega professionistica di hockey su ghiaccio costituita nel 1936 che opera negli Stati Uniti e in Canada, nota soprattutto per essere la lega di sviluppo della National Hockey League (NHL).[1] A partire dalla stagione 2010-11 ogni formazione della lega ha stipulato un accordo di partnership con una franchigia della NHL, mentre quasi tutte le squadre AHL hanno un rapporto simile con le formazioni della ECHL. In passato non tutte le formazioni della NHL avevano un accordo con una squadra affiliata in AHL, ed erano pertanto costrette a prestare i propri giocatori alle squadre affiliate ad altre franchigie NHL. Ventisei delle trentadue squadre della AHL hanno sede negli Stati Uniti, mentre le sei squadre rimanenti si trovano in Canada. La sede della AHL si trova a Springfield, nel Massachusetts, e il presidente è David Andrews.

Ogni anno alla squadra vincitrice dei playoff viene assegnato il trofeo della Calder Cup, intitolato così in onore di Frank Calder, primo presidente della NHL dal 1917 al 1943. I campioni in carica sono i Lake Erie Monsters.[2]

Storia

Leghe precedenti

La AHL trae le proprie origini da due leghe professionistiche sorte nel primo Novecento: la Canadian-American Hockey League (nota come "Can-Am" League), fondata nel 1926, e la prima International Hockey League, fondata nel 1929. Sebbene la Can-Am League non avesse mai avuto più di sei squadre, al termine della stagione 1935-36 le partecipanti scesero a sole quattro città: Springfield, Filadelfia, Providence e New Haven. Allo stesso tempo anche l'allora rivale International Hockey League perse metà delle formazioni iscritte dopo il campionato 1935-36, rimanendo con quattro squadre: Buffalo, Syracuse, Pittsburgh e Cleveland.

International-American Hockey League

Essendo entrambe le leghe in difficoltà nel raccogliere il numero minimo di squadre per poter svolgere i rispettivi tornei, i dirigenti delle due organizzazioni decisero di unire le forze per garantire l'esistenza delle squadre e dei campionati. A questo scopo scelsero di disputare un torneo comune fra le squadre dei due campionati. Unite sotto il nome di International-American Hockey League le otto formazioni sopravvissute iniziarono ad affrontarsi a partire dal novembre 1936; le quattro squadre della Can-Am costituirono la East Division della I-AHL, mentre quelle della IHL ne costituirono la West Division. Dalla vecchia IHL fu ereditata anche la vecchia coppa, il F. G. "Teddy" Oke Trophy, assegnata alla squadra vincitrice al termine della stagione regolare della West Division della I-AHL fino al 1952.

Poco più di un mese dopo l'inizio della stagione inaugurale sorse il primo vero problema per la nuova lega; nella West Division i Buffalo Bisons furono costretti il 6 dicembre 1936 a cessare tutte le attività, dopo aver disputato solo 11 partite, a causa di problemi economici insormontabili e per la mancanza di un palazzetto adeguato. Infatti l'arena dei Bisons, la Peace Bridge Arena, subì un crollo durante la stagione precedente. La nuova I-AHL fu pertanto costretta a continuare la stagione, così come quella successiva, con sole sette squadre partecipanti.[3]

Alla conclusione della stagione regolare del campionato 1936-37 fu adottato un nuovo formato dei playoff con tre round e fu creato un nuovo trofeo per la squadra vincitrice chiamato Calder Cup. I Syracuse Stars sconfissero i Philadelphia Ramblers nella serie conclusiva, vinta per 3-1, aggiudicandosi così la prima edizione della Calder Cup. Da allora la Calder Cup continua ad essere assegnata alla squadra vincitrice dei playoff della AHL.

Consolidamento della I-AHL

Annuncio dell'iscrizione degli Hershey Bears.

Dopo due stagioni interlocutorie i commissari di entrambe le leghe si incontrarono a New York il 28 giugno 1938 e si accordarono sull'esigenza di fondere le due leghe sotto un'unica denominazione. Maurice Podoloff, già presidente della Can-Am League, fu eletto primo presidente della I-AHL, mentre l'ex-presidente della IHL John Chick fu scelto come vicepresidente.

La nuova I-AHL riuscì a trovare un'ottava franchigia, assente da due anni dopo il ritiro improvviso dei Buffalo Bisons, iscrivendo i campioni in carica della EAHL degli Hershey Bears.[4] Dopo oltre settanta anni la franchigia di Hershey rimane l'unica delle otto squadre originali della I-AHL/AHL ancora in attività. Con l'inizio della stagione 1938-39, grazie all'iscrizione dell'ottava formazione, il calendario della stagione regolare passò da 48 a 54 partite giocate.

Crisi, rinascita ed espansione

Al termine della stagione 1939-40 la I-AHL assunse la nuova denominazione di American Hockey League. Nel corso dei primi tre decenni della propria storia la lega godette di un buon successo a livello sportivo e di una relativa stabilità finanziaria. Tuttavia a cavallo fra gli anni sessanta e l'inizio degli anni settanta i costi nel mondo dell'hockey su ghiaccio professionistico iniziarono ad aumentare sensibilmente, soprattutto dopo l'espansione della National Hockey League da sei a dodici franchigie, processo che portò alla creazione di nuove squadre in città come Pittsburgh, Cleveland e Buffalo, dove la AHL fu costretta a trasferire o a chiudere le proprie formazioni già esistenti. Altra forte minaccia per la stabilità della AHL fu la creazione della World Hockey Association, lega professionistica con dodici franchigie. In soli sette anni il numero delle franchigie professionistiche di hockey su ghiaccio crebbe da sole sei squadre fino a trenta. L'aumento della concorrenza e del livello dei giocatori nelle varie leghe portò anche a un drammatico incremento del monte salari.

Per cercare di contenere le spese molte franchigie della NHL scelsero di ridurre il numero di giocatori sotto contratto nelle leghe di sviluppo affiliate alla prima squadra. Come prima conseguenza, in un periodo di soli tre anni fra il 1974 ed il 1977, il numero delle squadre in AHL precipitò da dodici a sole sei squadre, dimezzando così la lega. A rendere ancor più complicata la situazione della AHL nel corso della stagione 1977-78 giunse la notizia ufficiale che i Providence Reds, ultima squadra ancora in attività ininterrottamente dalla stagione 1936-37, avrebbe cessato le proprie attività sportive.

Qualora non si fosse invertito tale trend entro pochi anni la AHL avrebbe potuto correre il rischio di fallire, tuttavia alcuni eventi nell'autunno del 1977 risollevarono le sorti della lega. Per prima cosa la franchigia NHL dei Philadelphia Flyers decise di riformare una squadra affiliata in AHL, mentre il secondo avvenimento fu il crollo improvviso della North American Hockey League poche settimane prima dell'avvio della stagione 1977-78.

I Flyers ritornarono in AHL con la nuova franchigia dei Maine Mariners, la quale aprì per la prima volta il mercato della AHL nella città di Portland, nel Maine e che fu in grado di conquistare per due anni consecutivi il primo posto al termine della stagione regolare ed il titolo della Calder Cup.[3] Dopo lo scioglimento della NAHL due città si dimostrarono interessate a prendere parte alla AHL con una franchigia ciascuna, ovvero Filadelfia e Binghamton. Binghamton ne approfittò per rilevare e trasferire i Providence Reds trasformandoli in Binghamton Dusters, mentre dall'altra parte si unirono alla lega i Philadelphia Firebirds. I Dusters e i Firebirds, insieme agli Hampton Gulls (provenienti dalla Southern Hockey League), riportarono il numero delle squadre iscritte in AHL nella stagione 1977-78 a nove. Dopo la breve esperienza di Hampton, durata meno di un anno, si aggiunsero la stagione successiva i New Brunswick Hawks, riportando la AHL in Canada dopo l'esperienza dei Quebec Aces dal 1959 al 1971.[3] La lega continuò a crescere costantemente fino ad arrivare a quota venti squadre nella stagione 2000-01.

Dopo il 2000

Logo alternativo della AHL.

Nella stagione 2001-02 il numero delle franchigie in AHL raggiunse quota 27, sei delle quali provenienti da città che erano state in passato sede di formazioni della International Hockey League, lega professionistica sciolta per motivi finanziari dopo 56 stagioni ininterrotte di attività. I centri interessati furono Milwaukee, Chicago, Houston, Salt Lake City (con il nome Utah), Winnipeg (con il nome Manitoba) e Grand Rapids. Gli Utah Grizzlies chiusero le attività dopo la stagione 2004-05 (la franchigia fu venduta nel 2006 e si trasferì a Cleveland nel 2007 con il nome di Lake Erie Monsters). Dopo essere passate dalla IHL alla AHL i Chicago Wolves (2002, 2008), gli Houston Aeros (2003) e i Milwaukee Admirals (2004) riuscirono ad imporsi anche nella Calder Cup. I Manitoba Moose si trasferirono a St. John's nel 2011 diventando St. John's IceCaps, dopo che la squadra della NHL degli Atlanta Thrashers si trasferì a Winnipeg ricreando la franchigia dei Winnipeg Jets. L'aggiunta delle formazioni della IHL portò ad un caso di omonimia fra due diverse formazioni, i Milwaukee Admirals e i Norfolk Admirals.

Nel gennaio del 2015 la AHL annunciò la volontà di sbarcare per la prima volta in California trasferendovi cinque nuove franchigie a partire dalla stagione 2015-2016. Questa manovra fu dovuta alla maggiore vicinanza delle franchigie NHL nei confronti dei loro farm team e al successo raccolto con gli anni a livello di pubblico e interesse verso l'hockey.[5] Quello stesso anno furono riallineate le squadre con l'abolizione di due delle sei division esistenti sul modello NHL, ma a differenza della lega maggiore le due Conference mantennero entrambe 15 squadre al loro interno.[6]

Squadre

Formazioni 2022-2023

Mappa di localizzazione: Stati Uniti d'America
Abbotsford Canucks
Abbotsford Canucks
Bridgeport Islanders
Bridgeport Islanders
Belleville Senators
Belleville Senators
Calgary Wranglers
Calgary Wranglers
Coachella Valley Firebirds
Coachella Valley Firebirds
Colorado Eagles
Colorado Eagles
Henderson Silver Knights
Henderson Silver Knights
Laval Rocket
Laval Rocket
Thunderbirds
Thunderbirds
Tucson Roadrunners
Tucson Roadrunners
Ubicazione delle squadre AHL alla stagione 2022-2023. Le squadre della Eastern Conference sono indicate in blu (Atlantic Division) e in verde (North Division). Le squadre della Western Conference sono indicate in giallo (Central Division) e in rosso (Pacific Division).
Squadre attuali[6]
Division Squadra Città Arena In AHL dal Affiliata NHL
Eastern Conference
Atlantic   Bridgeport S. Tigers Bandiera degli Stati Uniti Bridgeport, CT Webster Bank Arena 1985-1986   New York Islanders
  Charlotte Checkers Bandiera degli Stati Uniti Charlotte, NC Bojangles' Coliseum 2010-2011   Carolina Hurricanes
  Hartford Wolf Pack Bandiera degli Stati Uniti Hartford, CT XL Center 1997-1998   New York Rangers
  Hershey Bears Bandiera degli Stati Uniti Hershey, PA Giant Center 1936-1937   Washington Capitals
  Lehigh Valley Phantoms Bandiera degli Stati Uniti Allentown, PA PPL Center 2001-2002   Philadelphia Flyers
  Providence Bruins Bandiera degli Stati Uniti Providence, RI Dunkin' Donuts Center 2011-2012   Boston Bruins
  Springfield Thunderbirds Bandiera degli Stati Uniti Springfield, MA MassMutual Center 2016-2017   Florida Panthers
  WBS Penguins Bandiera degli Stati Uniti Wilkes-Barre, PA Mohegan Sun Arena at Casey Plaza 1999-2000   Pittsburgh Penguins
North   Belleville Senators Bandiera del Canada Belleville, ON Yardmen Arena 2017-2018   Ottawa Senators
  Binghamton Devils Bandiera degli Stati Uniti Binghamton, NY Floyd L. Maines Veterans Memorial Arena 2017-2018   New Jersey Devils
  Cleveland Monsters Bandiera degli Stati Uniti Cleveland, OH Quicken Loans Arena 2007-2008   Columbus Blue Jackets
  Laval Rocket Bandiera del Canada Laval, QC Place Bell 2017-2018   Montreal Canadiens
  Rochester Americans Bandiera degli Stati Uniti Rochester, NY Blue Cross Arena 1956-1957   Buffalo Sabres
  Syracuse Crunch Bandiera degli Stati Uniti Syracuse, NY Oncenter War Memorial Arena 1994-1995   Tampa Bay Lightning
  Toronto Marlies Bandiera del Canada Toronto, ON Coca-Cola Coliseum 2005-2006   Toronto Maple Leafs
  Utica Comets Bandiera degli Stati Uniti Rochester, NY Utica Memorial Auditorium 2013-2014   Vancouver Canucks
Western Conference
Central   Chicago Wolves Bandiera degli Stati Uniti Rosemont, IL Allstate Arena 2001-2002   Vegas Golden Knights
  G. Rapids Griffins Bandiera degli Stati Uniti Grand Rapids, MI Van Andel Arena 2001-2002   Detroit Red Wings
  Iowa Wild Bandiera degli Stati Uniti Des Moines, IA Wells Fargo Arena 2013-2014   Minnesota Wild
  Manitoba Moose Bandiera del Canada Winnipeg, MB Bell MTS Place 1996-1997   Winnipeg Jets
  Milwaukee Admirals Bandiera degli Stati Uniti Milwaukee, WI UW–Milwaukee Panther Arena 2001-2002   Nashville Predators
  Rockford IceHogs Bandiera degli Stati Uniti Rockford, IL BMO Harris Bank Center 2007-2008   Chicago Blackhawks
  S. Antonio Rampage Bandiera degli Stati Uniti San Antonio, TX AT&T Center 2002-2003   St. Louis Blues
  Texas Stars Bandiera degli Stati Uniti Cedar Park, TX H-E-B Center at Cedar Park 2009-2010   Dallas Stars
Pacific   Bakersfield Condors Bandiera degli Stati Uniti Bakersfield, CA Rabobank Arena 2015-2016   Edmonton Oilers
  Colorado Eagles Bandiera degli Stati Uniti Loveland, CO Budweiser Events Center 2018-2019   Colorado Avalanche
  Ontario Reign Bandiera degli Stati Uniti Ontario, CA Citizens Business Bank Arena 2015-2016   Los Angeles Kings
  San Diego Gulls Bandiera degli Stati Uniti San Diego, CA Valley View Casino Center 2015-2016   Anaheim Ducks
  San Jose Barracuda Bandiera degli Stati Uniti San Jose, CA SAP Center at San Jose 2015-2016   San Jose Sharks
  Stockton Heat Bandiera degli Stati Uniti Stockton, CA Stockton Arena 2015-2016   Calgary Flames
  Tucson Roadrunners Bandiera degli Stati Uniti Tucson, AZ Tucson Convention Center 2016-2017   Arizona Coyotes

Linea temporale

Colorado EaglesCleveland MonstersUtah Grizzlies (1995-2005)Manitoba MooseSt. John's IceCapsManitoba MooseMilwaukee AdmiralsOntario ReignManchester MonarchsIowa WildHouston AerosGrand Rapids GriffinsChicago WolvesBridgeport Sound TigersSan Diego GullsNorfolk AdmiralsTexas StarsIowa StarsLouisville PanthersAlbany DevilsLowell DevilsSan Jose BarracudaWorcester SharksCleveland BaronsKentucky ThoroughbladesLehigh Valley PhantomsAdirondack PhantomsPhiladelphia PhantomsBeast of New HavenCarolina MonarchsRockford IceHogsCincinnati Mighty DucksBaltimore BanditsTucson RoadrunnersSpringfield FalconsSyracuse CrunchHamilton CanucksCharlotte CheckersAlbany River RatsCapital District IslandersStockton HeatAdirondack FlamesAbbotsford HeatQuad City FlamesOmaha Ak-Sar-Ben KnightsSaint John FlamesUtica DevilsBakersfield CondorsOklahoma City BaronsEdmonton Road RunnersToronto RoadrunnersHamilton BulldogsCape Breton OilersNova Scotia OilersSherbrooke JetsMoncton Golden FlamesWilkes-Barre/Scranton PenguinsCornwall AcesHalifax CitadelsFredericton ExpressSpringfield ThunderbirdsPortland PiratesBaltimore SkipjacksErie BladesToronto MarliesSt. John's Maple LeafsNewmarket SaintsSt. Catharines SaintsNew Brunswick HawksSyracuse FirebirdsPhiladelphia FirebirdsProvidence BruinsMaine MarinersHampton GullsSyracuse EaglesBinghamton SenatorsPrince Edward Island SenatorsNew Haven NighthawksSan Antonio RampageAdirondack Red WingsVirginia WingsCincinnati SwordsMoncton HawksBoston Braves (AHL)St. John's IceCapsHamilton BulldogsCitadelles de QuébecFredericton CanadiensCanadiens de SherbrookeNova Scotia VoyageursNova Scotia VoyageursBaltimore ClippersRichmond RobinsQuebec AcesRochester AmericansPhiladelphia RocketsSt. Louis FlyersCincinnati MohawksWashington LionsIndianapolis CapitalsHershey BearsBuffalo Bisons (AHL)Syracuse StarsUtica CometsPeoria Rivermen (AHL)Worcester IceCatsSpringfield IndiansSyracuse WarriorsSpringfield IndiansHartford Wolf PackBinghamton RangersProvidence RedsPittsburgh HornetsPhiladelphia RamblersNew Haven EaglesJacksonville BaronsCleveland Barons (1937-1973)Buffalo Bisons (IHL)

Elenco completo delle squadre

AHL Hall of Fame

Il 6 gennaio 2006 la AHL annunciò ufficialmente l'istituzione della AHL Hall of Fame:[7]

  • Bandiera del Canada Harry Pidhirny, centro, 2011
  • Bandiera degli Stati Uniti Maurice Podoloff, dirigente, 2011
  • Bandiera del Canada Larry Wilson, centro e allenatore, 2011
  • Bandiera del Canada Joe Crozier, difensore e allenatore, 2012
  • Bandiera del Canada Jack Gordon, attaccante e allenatore, 2012
  • Bandiera del Canada John Stevens, difensore e allenatore, 2012
  • Bandiera del Canada Zellio Toppazzini, attaccante, 2012
  • Bandiera del Canada Harvey Bennett Sr., portiere, 2013
  • Bandiera degli Stati Uniti Ken Gernander, attaccante, 2013
  • Bandiera del Canada Jim Morrison, difensore, 2013
  • Bandiera del Canada Peter White, attaccante, 2013
  • Bandiera del Canada Bill Dineen, ala destra e allenatore, 2014
  • Bandiera del Canada Al MacNeil, difensore e allenatore, 2014
  • Bandiera del Canada Bob Perreault, portiere, 2014
  • Bandiera del Canada John Slaney, difensore, 2014
  • Bandiera del Canada Frédéric Cassivi, portiere, 2015
  • Bandiera del Canada Jim Hendy, dirigente, 2015
  • Bandiera del Canada Bronco Horvath, centro, 2015
  • Bandiera del Canada Art Stratton, centro, 2015
  • Bandiera del Canada Bruce Cline, ala destra, 2016
  • Bandiera del Canada Ralph Keller, difensore, 2016
  • Bandiera del Canada Jean-François Labbé, portiere, 2016
  • Bandiera del Canada Bruce Landon, dirigente, 2016

Premi e trofei

Questo è un elenco dei premi di squadra e individuali assegnati dalla American Hockey League, in parentesi è indicato l'anno di istituzione del trofeo:[8][9]

Premi di squadra

Premi individuali

Note

  1. ^ (EN) Jon C. Scott, Hockey Night in Dixie: Minor Pro Hockey in the American South, Heritage House Publishing Company Ltd., 2006, p. xvii, ISBN 1-894974-21-2.
  2. ^ (EN) Monsters bring Calder Cup back to Cleveland, su theahl.com, nhl.com, 11 giugno 2016. URL consultato il 12 giugno 2016 (archiviato dall'url originale il 13 giugno 2016).
  3. ^ a b c (EN) History of the American Hockey League, su theahl.com, AHL.com. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 2 settembre 2012).
  4. ^ (EN) Hershey Sports Arena: 1936-2002, su hockeyscoop.net. URL consultato il 2 settembre 2012.
  5. ^ (EN) AHL approves formation of Pacific Division, su theahl.com, AHL.com, 29 gennaio 2015. URL consultato il 29 gennaio 2015 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2015).
  6. ^ a b (EN) AHL announces alignment for 2015-16, su theahl.com, AHL.com, 13 maggio 2015. URL consultato il 13 maggio 2015 (archiviato dall'url originale il 29 giugno 2015).
  7. ^ (EN) AHL's new Hall of Fame, su ahlhalloffame.com, AHL.com. URL consultato il 20 aprile 2013.
  8. ^ (EN) AHL Hall of Fame, su ahlhalloffame.com, AHL Hall of Fame. URL consultato il 2 settembre 2012 (archiviato dall'url originale il 5 ottobre 2006).
  9. ^ (EN) American Hockey League Awards and Trophies, su hockeydb.com. URL consultato il 2 settembre 2012.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Sito ufficiale, su theahl.com. Modifica su Wikidata
  • American Hockey League (canale), su YouTube. Modifica su Wikidata
  • (EN) Classifiche e statistiche, su hockeydb.com.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 135315886 · ISNI (EN) 0000 0000 9233 864X · LCCN (EN) nr95025830 · WorldCat Identities (EN) lccn-nr95025830
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