Antidetonante

Con il termine antidetonante si indicano alcuni composti chimici che, miscelati come additivi alle benzine, hanno il compito di diminuire il fenomeno del battito in testa nei motori a combustione interna e pertanto ne aumentano il numero di ottano.

I composti con maggiore potere antidetonante presentano in genere le seguenti caratteristiche:

  • contengono al loro interno eteroatomi[1]
  • presentano uno scheletro carbonioso ramificato[2]
  • sono idrocarburi cicloparaffinici o aromatici[2]
  • hanno un numero di atomi di carbonio non elevato.[3]

Esempi di agenti antidetonanti

L'uso dei seguenti antidetonanti è stato abbandonato:

  • Piombo tetraetile (TEL), utilizzato in passato e sostituito da altri composti, in quanto dannoso per la salute e per l'ambiente
  • Piombo tetrametile (TML)
  • Dibromoetano

Altri agenti antidetonanti sono:

  • Metilciclopentadienil-tricarbonil-manganese (MMT)
  • Nichel tetracarbonile
  • Ferrocene
  • Ferropentacarbonile
  • Toluene
  • Isoottano
  • Etanolo
  • Metil-t-butil etere (MTBE)
  • Etil-t-butil etere (ETBE)
  • Terz-amil metiletere (TAME)

Note

  1. ^ Minerva. Dizionario di Chimica e Chimica Industriale: Amminoacidi - Azoto, ossidi di, su minerva.unito.it. URL consultato il 25 giugno 2020 (archiviato dall'url originale il 4 giugno 2013).
  2. ^ a b Sapere.it. URL consultato il 27 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 19 maggio 2006).
  3. ^ Indice di Ottani della benzina, su ciclopiemonte.com. URL consultato il 27 marzo 2010 (archiviato dall'url originale il 4 gennaio 2010).

Bibliografia

  • Vittorio Villavecchia, Gino Eigenmann, Nuovo dizionario di merceologia e chimica applicata, Volume 1, Hoepli, 1973, pp. 209-212, ISBN 88-203-0528-3.

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