Antonio Riberi

Antonio Riberi
cardinale di Santa Romana Chiesa
Sicut rivus aquarum in site
 
Incarichi ricoperti
  • Arcivescovo titolare di Dara (1934-1967)
  • Delegato apostolico in Africa per le Missioni (1934-1946)
  • Internunzio apostolico in Cina (1946-1959)
  • Nunzio apostolico in Irlanda (1959-1962)
  • Nunzio apostolico in Spagna (1962-1967)
  • Cardinale presbitero di San Girolamo della Carità (1967)
 
Nato15 giugno 1897 a Monte Carlo
Ordinato presbitero29 giugno 1922
Nominato arcivescovo13 agosto 1934 da papa Pio XI
Consacrato arcivescovo28 ottobre 1934 dal cardinale Pietro Fumasoni Biondi
Creato cardinale26 giugno 1967 da papa Paolo VI
Deceduto16 dicembre 1967 (70 anni) a Roma
 
Manuale

Antonio Riberi (Monte Carlo, 15 giugno 1897Roma, 16 dicembre 1967) è stato un cardinale e arcivescovo cattolico italiano.

Biografia

Antonio Riberi nacque a Monte Carlo il 15 giugno 1897 da genitori limonesi, emigrati all'estero per ragioni di lavoro.

Formazione e ministero sacerdotale

Frequentò le scuole elementari presso i Fratelli delle scuole cristiane monegasche. A dodici anni entrò nel Seminario Vescovile di Cuneo, dove venne ordinato sacerdote il 29 giugno 1922. Nell'ottobre dello stesso anno, per le sue doti di intelligenza, fu mandato a Roma, ove frequentò l'Università Gregoriana e la Pontificia Accademia Ecclesiastica, laureandosi in Diritto Canonico e Filosofia. Fu compagno di studi di Giovanni Battista Montini.

Nel 1925 entrò nella diplomazia vaticana e rivestì il suo primo incarico come Segretario di Nunziatura a La Paz in Bolivia, ove rimase cinque anni, in seguito, passò come uditore a Dublino in Irlanda, ove rimase pure cinque anni.

Ministero episcopale e cardinalato

Nel 1934 venne consacrato vescovo è destinato in qualità di delegato Apostolico di Mombasa per l'Africa, ove rimase otto anni.

Nel 1942 fu richiamato a Roma presso il Vaticano e gli venne affidato da Pio XII l'ufficio di organizzare l'assistenza ai prigionieri, ai profughi ed agli sfollati, durante la seconda guerra mondiale.

Dal 6 luglio 1946 e per circa tredici anni fu inter-nunzio apostolico in Cina, con sede a Nanchino. Dopo la presa del potere da parte di Mao, fu sottoposto a processo ed espulso, e dovette rifugiarsi prima ad Hong Kong e poi a Taipei.

Nel 1960, dopo una breve sosta a Roma, ritornò a Dublino come nunzio, ed il 28 aprile 1962 fu trasferito alla nunziatura di Madrid.

Papa Paolo VI lo elevò al rango di cardinale nel concistoro del 26 giugno 1967, ricevette la berretta cardinalizia dal generale Francisco Franco secondo l'antica usanza spagnola.

Dopo i festeggiamenti imponenti, ricevuti per la sua nomina, a Madrid, al Principato di Monaco e a Limone Piemonte, si stabilì a Roma presso il Collegio dei Legionari di Cristo, dove morì improvvisamente il pomeriggio del 16 dicembre 1967 all'età di 70 anni.

La salma del cardinal Riberi riposa a Limone Piemonte nella chiesa di Sant'Antonio da Padova.

Genealogia episcopale e successione apostolica

La genealogia episcopale è:

La successione apostolica è:

Onorificenze

Note

  1. ^ Bollettino Ufficiale di Stato

Altri progetti

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Collegamenti esterni

Predecessore Arcivescovo titolare di Dara Successore
Torquato Dini 13 agosto 1934 – 26 giugno 1967 Nicholas Thomas Elko
Predecessore Delegato apostolico in Africa per le Missioni Successore
Arthur Hinsley 13 agosto 1934 – 20 febbraio 1946 David Mathew
Predecessore Internunzio apostolico in Cina Successore
Mario Zanin
(delegato apostolico)
6 luglio 1946 – 19 febbraio 1959 Giuseppe Caprio
Predecessore Nunzio apostolico in Irlanda Successore
Albert Levame 19 febbraio 1959 – 28 aprile 1962 Giuseppe Maria Sensi
Predecessore Nunzio apostolico in Spagna Successore
Ildebrando Antoniutti 28 aprile 1962 – 26 giugno 1967 Luigi Dadaglio
Predecessore Cardinale presbitero di San Girolamo della Carità
(titolo presbiterale pro illa vice)
Successore
Giulio Bevilacqua, C.O. 29 giugno – 16 dicembre 1967 Paolo Bertoli
Controllo di autoritàVIAF (EN) 167252672 · ISNI (EN) 0000 0001 1428 2262 · SBN CUBV132833 · BAV 495/277444 · BNE (ES) XX1209331 (data) · WorldCat Identities (EN) viaf-167252672
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