Arco branchiale

Gli archi branchiali sono strutture ossee dello splancnocranio che sostengono le branchie nei craniati. La loro evoluzione rappresenta un tipico caso di studio nell'anatomia comparata.

Filogenesi e anatomia comparata

Gli archi branchiali sono sei negli gnatostomi e da sette a quattordici negli agnati.

Il primo arco branchiale viene chiamato arco orale perché originerà lo scheletro della bocca. L'arco orale mantiene solo l'epibranchiale e cerato branchiale che prendono il nome rispettivamente di cartilagine del palato quadrato e cartilagine di Meckel, che origineranno mascella e mandibola.

Il secondo si chiama arco ioideo; gli altri solo col proprio numero (terzo, quarto etc...).

Dal terzo al sesto gli archi branchiali sono composti da quattro ossa che in direzione dorso-ventrale sono faringo branchiale, epibranchiale, cerato branchiale, ipobranchiale; l'arco ioideo perde il faringo branchiale, e l'epibranchiale viene chiamato iomandibolare, che mette in comunicazione neurocranio con splancnocranio negli ittiopsidi, mentre nei tetrapodi va a comporre la staffa dell'orecchio medio.

Bibliografia

  • Liem, Bemis, Walker, Grande Anatomia comparata dei Vertebrati Hoepli (casa editrice) 2005

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) branchial arch, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
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