Autostrada a idrogeno

L'autostrada ad idrogeno è un'autostrada od un'altra arteria stradale munita di una rete di distributori di idrogeno sufficiente a permettere il transito agli autoveicoli alimentati ad idrogeno.

Le autovetture a idrogeno possono essere realizzate in molteplici modi, usando le pile a combustibile o dei motori a combustione interna modificati, e non hanno alcuna emissione inquinante. La produzione di idrogeno viceversa può essere inquinante se l'elemento viene prodotto utilizzando energia elettrica non ricavata da fonti energetiche alternative.

I problemi che ostacolano un decollo dell'economia dell'idrogeno sono la produzione (per produrre idrogeno solitamente si inquina molto più che usando il combustibile fossile, a causa dei rendimenti), lo stoccaggio e la distribuzione (maneggiare l'idrogeno è pericoloso quanto qualsiasi combustibile gassoso).

Uno sviluppo strettamente legato è l'implementazione del trasporto urbano con autobus a idrogeno, che si avvantaggia della maggiore strutturazione tipica di un servizio pubblico.

Stazioni ad idrogeno

Lo stesso argomento in dettaglio: Stazione di rifornimento di idrogeno.

Una stazione ad idrogeno è una stazione dedicata alla distribuzione ed eventualmente alla produzione localizzata di idrogeno per autotrasporto. La funzione di stazione di rifornimento viene spesso affiancata alla funzione di impianto di produzione a causa della difficoltà di trasporto e stoccaggio per l'idrogeno, che rendono preferibile la produzione distribuita.

Implementazioni

Ad inizio secolo, l'offerta di stazioni di rifornimento si è ampliata a livello mondiale, ma è ancora allo stadio embrionale. La sostituzione della esistente rete di distribuzione a benzina e gasolio nei soli USA costerebbe 500 miliardi di dollari.[1]

Europa
  • L'Islanda ha cominciato ad operare alcune stazioni nel 2003 nell'ambito di un programma organico per l'implementazione di una economia ad idrogeno.[2]
  • In Germania, nell'ambito dell'iniziativa Clean Energy Partnership (CEP), è stata costruita una rete di 17 stazioni (a settembre 2006). La prima stazione è stata aperta nel 2004 a Messedamn, Berlino. Il gruppo comprende Aral/BP, Berlin Public Transport (Berliner Verkehrsbetriebe - BVG), BMW, DaimlerChrysler, Ford, GM/Opel, Hydro, Linde, Total, Vattenfall Europe e dal 2006 la Volkswagen.
  • Nel 2009 è stata inaugurata l'autostrada ad idrogeno Oslo - Stavanger in Norvegia. Il tratto percorribile è lungo 580 km ed è dotato di 12 stazioni di rifornimento.[3]
  • Stazioni di rifornimento per autobus a idrogeno sono state create in alcune città europee nell'ambito del programma Clean Urban Transport for Europe (CUTE). Amsterdam, Amburgo, Barcellona, Lussemburgo.[4]
  • Il primo esempio in Italia sarà l'Autostrada A22, la cui realizzazione è partita nel settembre 2009 con la posa della prima pietra dell'impianto pilota di produzione e distribuzione di idrogeno a Bolzano Sud.[5] I principali promotori dell'iniziativa sono il presidente della provincia autonoma di Bolzano Luis Durnwalder e l'ex presidente di Autostrada del Brennero SpA Silvano Grisenti. L'idrogeno necessario sarà prodotto in situ in un'area dell'A22 a Bolzano Sud e distribuito inizialmente nel parcheggio attiguo all'area. Nelle dichiarazioni dei promotori l'idrogeno sarà prodotto da fonti rinnovabili.[6]
America
  • Nel 1999, la Ford e la Air Products hanno inaugurato la prima stazione ad idrogeno in Nord America a Dearborn (Michigan).[7]
  • Diverse stazioni hanno aperto in California nell'ambito del programma California Fuel Cell Partnership, California Hydrogen Net (CaH2Net) e grazie al progetto per le autostrade ad idrogeno del governatore Arnold Schwarzenegger. Attualmente i distributori presenti in California non sono sufficienti a costituire una rete; ma il governatore si è impegnato più volte a completare la distribuzione sulle autostrade.
  • A Washington una stazione Shell ha anche una pompa ad idrogeno.
  • In Columbia Britannica (Canada) è in corso di realizzazione una rete di sette stazioni da Victoria a Whistler, che dovrebbe essere completata per i Giochi olimpici invernali del 2010. La stazione di Surrey, attiva dal 2002, è stata la prima al mondo a rendere disponibile idrogeno a 70 MPa[8]
Asia
  • Il Giappone ha un certo numero di stazioni gestite dallo Japan Hydrogen & Fuel Cell Demonstration Project (JHFC)[9] allo scopo di collaudare diverse tecnologie di produzione.

Note

  1. ^ Joseph Romm, The Hype about Hydrogen, Fact and Fiction in the Race to Save the Climate, New York, Island Press, 2004, ISBN 1-55963-703-X. Chapter 5
  2. ^ Hydrogen-filling station opens ... in Iceland, USA Today, 25 aprile 2003. URL consultato il 21 maggio 2007.
  3. ^ La prima autostrada «a idrogeno» in Europa Corriere della Sera.
  4. ^ CUTE Detailed Summary of Achievemnts 2000 - 2006 (PDF), UE, 2006. URL consultato il 22 settembre 2007 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2009).
  5. ^ Realizzazione del primo impianto pilota a Bolzano Sud, su autobrennero.it, Autostrada del Brennero SpA/Brennerautobahn AG. URL consultato il 17 ottobre 2011.
  6. ^ Il presidente della provincia di Bolzano Luis Durnwalder ha dichiarato: "Il carburante sarà ricavato da fonti di energia rinnovabili, compiendo un passo avanti significativo nel contenimento del consumo di energia dal fossile. Assieme all'Autobrennero e ad altri partner la Provincia ha già avviato una specifica società, l'Istituto per Tecnologie Innovative (Iit), cui sarà affidato il compito della produzione e della distribuzione dell'idrogeno. "Il centro di produzione sarà costruito in un'area dell'A22 a Bolzano Sud, il primo impianto di distribuzione sul grande parcheggio adiacente" (La Repubblica, 26 settembre 2007).
  7. ^ Motavalli, Jim, Breaking Gridlock: Moving Towards Transportation That Works, San Francisco, Sierra Club Books, 2001, p. 145, ISBN 1-57805-039-1.
  8. ^ Powertech Station, su hydrogenhighway.ca, British Columbia's Hydrogen Highway Web site. URL consultato il 30 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 19 luglio 2006).
  9. ^ JHFC (archiviato dall'url originale il 27 settembre 2007).

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