Baci rubati

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Baci rubati
Jean-Pierre Léaud e Claude Jade in una scena del film
Titolo originaleBaisers volés
Lingua originalefrancese, inglese
Paese di produzioneFrancia
Anno1968
Durata90 min
Generecommedia, drammatico, sentimentale
RegiaFrançois Truffaut
SoggettoFrançois Truffaut, Claude de Givray e Bernard Revon
SceneggiaturaFrançois Truffaut, Claude de Givray e Bernard Revon
FotografiaDenys Clerval
MontaggioAgnès Guillemot. Assistente: Yann Dédet
MusicheAntoine Duhamel. La canzone Que reste-t-il de nos amours? di Charles Trenet è cantata dall'autore
ScenografiaClaude Pignot. Assistente: Jean-Claude Dolbert
Interpreti e personaggi
  • Jean-Pierre Léaud: Antoine Doinel
  • Claude Jade: Christine Darbon
  • Daniel Ceccaldi: Lucien Darbon
  • Claire Duhamel: Signora Darbon
  • Delphine Seyrig: Fabienne Tabard
  • Michel Lonsdale: Georges Tabard
  • André Falcon: signor Blady
  • Harry Max: signor Henri
  • Catherine Lutz: signora Catherine
  • Christine Pellé: Ida, segretaria dell'agenzia Blady
  • Marie-France Pisier: Colette Tazzi
  • Jean-François Adam: Albert Tazzi
  • Serge Rousseau: lo sconosciuto
  • François Darbon: l'aiutante
  • Paul Pavel: Julien
  • Léon Elkenbaum: dentista
  • Roger Trapp: proprietario dell'hotel
  • Albert Simono: signor Albani
  • Jacques Delord: il prestigiatore
  • Martine Ferrière: signora Turgan
  • Chantal Banlier: Marianne
  • Madeleine Parard: prostituta
  • Liza Braconnier: prostituta
  • France Monteil: prostituta
  • Jacques Rispal: signor Colin
  • Martine Brochard: signora Colin
  • Robert Cambourakis: l'amante della signora Colin
  • Jacques Robiolles: un amico di Antoine
  • Anick Asty: la portinaia
  • Karine Jeantet:
  • Pascale Dauman:
  • Carole Noé:
  • Marcel Mercier: uomo nel garage Darbon
  • Joseph Merieau: uomo nel garage Darbon

Baci rubati (Baisers volés) è un film del 1968 diretto da François Truffaut.

Girato a Parigi dal 5 febbraio al 28 marzo 1968 e proiettato per la prima volta in pubblico il 6 settembre 1968. Costituisce il terzo capitolo della saga dedicata al personaggio di Antoine Doinel, interpretato da Jean-Pierre Léaud.

Trama

Il giovane Antoine Doinel, riformato dal servizio militare per instabilità di carattere, ritorna dalla sua fidanzata, Christine Darbon. Lavora come portiere di notte in un albergo, ma viene licenziato perché aiuta involontariamente un detective a cogliere in flagrante un'adultera. Viene assunto dallo stesso detective ed è incaricato di sorvegliare le commesse del negozio di scarpe del signor Tabard, ma s'innamora perdutamente della moglie dello stesso Tabard, con la quale avrà un incontro amoroso. Viene, quindi, licenziato dall'agenzia investigativa e diventa tecnico riparatore di televisori.

Un giorno Christine, che non lo ha mai dimenticato, rompe il suo apparecchio televisivo e chiama Antoine per ripararlo. Antoine, ormai maturo, fa l'amore con lei e le chiede di sposarlo. I due fidanzatini siedono tranquilli su una panchina, quando un uomo misterioso, che da tempo pedinava Christine, si fa avanti e rivela alla ragazza il proprio amore, assoluto e «definitivo», dicendosi certo che ella saprà abbandonare il mondo del provvisorio per unirsi a lui. E se ne va.

Riconoscimenti

Bibliografia

  • Appunti di lavoro, abbozzo di sceneggiatura e sceneggiatura definitiva sono pubblicate in François Truffaut, Le avventure di Antoine Doinel, Marsilio, 1992 (trad. it. di Les aventures d'Antoine Doinel, Mercure de France, 1970)
  • Paola Malanga, Tutto il cinema di Truffaut, Baldini & Castoldi, Milano 1996, pp. 311–320
  • Anne Gillain (a cura di), Tutte le interviste di François Truffaut sul cinema, Gremese Editore, Roma 1990 (prima edizione francese 1988), pp. 123–131
  • Alberto Barbera - Umberto Mosca, François Truffaut, Il Castoro, Milano, pp. 73–80

Collegamenti esterni

Controllo di autoritàVIAF (EN) 300223860 · LCCN (EN) no2016139267 · BNF (FR) cb16676964n (data) · J9U (ENHE) 987010986863705171
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