Battaglia di Kells

Battaglia di Kells
DataNovembre 1315
LuogoKells, contea di Meath, Irlanda
EsitoVittoria della Scozia
Schieramenti
Bandiera della Scozia Regno di Scozia
Alleati irlandesi
Signoria d'Irlanda
Comandanti
Effettivi
Almeno 6000Sconosciuti
Perdite
SconosciuteSconosciute
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Manuale

La battaglia di Kells fu un episodio delle guerre d'indipendenza scozzesi che venne combattuto nel novembre del 1315, tra le forze scoto-irlandesi di Edward Bruce e quelle di Roger Mortimer, III barone Mortimer.

Antefatto

Dopo la sua vittoria nella battaglia di Connor, Edward Bruce inseguì l'esercito irlandese che si ritirava verso Carrickfergus e pose assedio al castello locale dove questi avevano trovato rifugio. Attorno al 13 novembre Thomas Randolph, I conte di Moray tornò in Scozia con 500 veterani.[1] Lasciando gli assedianti a Carrickfergus, Bruce si spostò a Dundalk per incontrare il conte di Moray, ed insieme guidarono gli scozzesi nella contea di Meath.

Per matrimonio con Joan de Geneville, II baronessa Geneville, Roger Mortimer, III barone Mortimer era succeduto nella parte orientale della signoria di Meath, che aveva il proprio capoluogo a Trim dove disponeva anche di un castello.

La battaglia

Mortimer organizzò i suoi uomini al confine nord della contea di Meath per cercare di mantenere gli scozzesi lontani dalle sue terre. Stoccò riserve al castello di Kells, vi portò all'interno gli armenti delle campagne circostanti e migliorò le difese locali, così da servire come base per le sue operazioni.[2]

Lasciando un contingente a circa dieci miglia a nordest di Kells, Bruce si portò in città ed i due eserciti si scontrarono poco fuori dall'abitato dove gli scozzesi avevano già iniziato a dar fuoco alle abitazioni locali. Dopo tre ore di scontri, i fratelli de Lacy dovettero ritirarsi, lasciando Mortimer a combattere contro preponderanti forze nemiche. Con la distruzione del suo esercito e l'incendio di Kells, Mortimer cercò di fuggire con pochi suoi cavalieri, raggiungendo Dublino poco dopo.[2]

Gli scozzesi misero a ferro e fuoco Granard e marciarono per due mesi devastando il paese senza trovare opposizione.

Note

  1. ^ Paul, Sir James (1909). The Scots Peerage. Edinburgh: David Douglas
  2. ^ a b Mortimer, Ian. The Greatest Traitor: The Life of Sir Roger Mortimer, Ruler of England: 1327-1330, Macmillan, 2003 ISBN 9780312349417

Bibliografia

  • Barbour, John, The Bruce, trans. A. A. Douglas, 1964.
  • Bower, Walter, Scotichronicon, ed. D. E. R. Watt, 1987-96.
  • Fordun, John of, Chronicles of the Scottish Nation, ed. W. F. Skene, 1872.
  • Barrow, G. W. S., Robert Bruce and the Communuity of the Realm of Scotland, 1976.
  • Barron, E. M., The Scottish War of Independence, 1934.
  • Meldrum, E, Bruce's Buchan Campaign, in Deeside Field, vol. 5, 1966.
  • Marren, P, Grampian Battlefields, 1990.
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