Campionato italiano di rugby a 15

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Il campionato italiano di rugby a 15 è l'insieme dei tornei italiani di rugby a 15 istituiti ed eventualmente anche gestiti dalla Federazione Italiana Rugby (FIR).

Dalla stagione sportiva 1928-29 esiste in Italia un campionato di massima divisione maschile, che ha assunto i nomi di Divisione Nazionale (dal 1928-29 al 1945-46), Serie A (una prima volta dal 1946-47 al 1959-60 e una seconda dal 1965-66 al 1985-86), Eccellenza (una prima volta dal 1960-61 al 1965-66 e una seconda dal 2010-11 al 2017-18), Serie A1 (dal 1986-87 al 2000-01), Super 10 (dal 2001-02 al 2009-10) e, dal 2018-19, TOP12. I vincitori di tale torneo si fregiano del titolo di campioni d'Italia; dall'origine a tutto il 2019 si sono tenute 89 edizioni del torneo, e la squadra che vanta il maggior numero di campionati vinti è l'Amatori Milano con 18 (l'ultimo nel 1995-96); a seguire il Benetton con 15 (l'ultimo nel 2009-10). Al 2020 nessuna delle due citate squadre è più operativa nel campionato italiano: l'Amatori perché sciolta nel 2011 per problemi finanziari, il Benetton Treviso perché dal 2010 partecipante al Pro14, torneo professionistico interconfederale cui l'Italia partecipa con due formazioni.

Anche a livello femminile la Federazione Italiana Rugby organizza un torneo di massima divisione, al 2022 chiamato Eccellenza; tale torneo esiste dal 1986, ma solo dal 1991 la F.I.R. ne riconosce il titolo sportivo, avendolo acquisito nella propria giurisdizione: fino a tale data il campionato era organizzato dall'Unione Italiana Sport Popolare. Delle 23 edizioni tenutesi a cura della F.I.R. sino al 2015 incluso, 16 sono state vinte dalle Red Panthers, sezione femminile del Benetton.

Campionati maschili

Al vertice della piramide del sistema rugbistico italiano si trova, come detto in epigrafe, il TOP10; dal 2001 fino a tutta la stagione 2009-10 fu composto da 10 squadre professionistiche (da cui il nome di Super 10 ) e fu organizzato, fino all'edizione 2009, da una Lega costituitasi per rappresentare le squadre d'élite, la Lega Italiana Rugby d'Eccellenza, poi scioltasi per defezioni varie nel 2009.

La prima edizione di tale campionato, con il nome di Divisione Nazionale, si tenne nel 1929 ed è ascritta alla stagione sportiva 1928-29; il nome di Serie A giunse nel dopoguerra, dalla stagione 1946-47.

Lo stesso argomento in dettaglio: TOP12.
Il Petrarca, tra i protagonisti storici del campionato di serie A

Nel 1932-33 fu istituita la seconda divisione (Promozione) che, dalla stagione 1933-34, promosse in Divisione Nazionale le prime classificate[1], anche se in tale periodo il ricambio in serie A fu più dovuto ad abbandoni e scioglimenti che non a promozioni: per esempio, nel periodo dei Gruppi Universitari Fascisti (gli antesignani degli attuali CUS) vi furono numerose squadre ritirate a causa dell'obbligo di prendere parte ai Giochi del Littoriale[2]; anche nel dopoguerra molte società nacquero e si sciolsero in maniera più o meno sistematica, tanto che il sistema di promozioni - retrocessioni si stabilizzò a circa metà degli anni cinquanta; la Promozione successivamente cambiò nome in Serie B da circa metà anni sessanta.

Nel 1986 la serie A fu ristrutturata e nacque la serie A1; la serie B divenne serie A2; diventò "Serie B" la terza serie nazionale. Nei primi anni della serie A2 la prima classificata partecipava, da qualificata con il rango più basso, ai play-off per l'assegnazione dello scudetto; più avanti fu ammessa anche la seconda classificata[3]; comunque nessuna squadra proveniente dalla serie A2 superò mai il primo turno dei play-off scudetto.

Nel 2001, con la ristrutturazione del campionato di prima divisione, che cambiò nome da "serie A1" a "Super 10", la serie A1 scalò a seconda divisione nazionale; oggi la serie A è divisa in due gironi di rango diverso: alla promozione in massima categoria (che dal 2010 si chiama Eccellenza) infatti concorrono le prime tre classificate della serie A1 (la seconda serie nazionale), e la prima classificata della serie A2 (terza serie); in serie B (quarta serie) retrocedono direttamente le ultime due classificate della serie A2 più le due perdenti dei playout di serie A (a cui partecipano le ultime due di A1 e la quart'ultima e terz'ultima di A2).

La serie B, quarta serie nazionale, prevede quattro promozioni e altrettanti arrivi dalla serie A, ed è organizzata su quattro gironi di natura geografica, a pari merito.

Con l'avvio della stagione 2014-15 le strutture dei campionati sono state ulteriormente riformate.[4] Le 24 squadre di serie A sono state suddivise in quattro pool con criterio di vicinanza geografica; al termine della prima fase le prime 3 classificate di ciascuna pool formeranno le due pool promozione, viceversa le ultime 3 formeranno le due pool retrocessione; le prime due classificate di ciascuna delle pool promozione accederà ai play-off per determinare la squadra Campione d'Italia serie A e promossa in Eccellenza, mentre le ultime due classificate di ciascuna delle pool retrocessione passerà l'anno successivo alla serie B. Le 48 squadre di serie B sono state suddivise in quattro gironi con criterio di vicinanza geografica: le prime due classificate dei gironi all'italiana 1 e 3 accedono ai play-off per determinare le quattro squadre promosse in serie A, mentre i gironi 2 e 4 hanno una struttura a pool da sei squadre ciascuna analoga a quanto realizzato per la serie A. La serie C è stata suddivisa in un girone 1 a carattere nazionale e un girone 2 gestito dai comitati regionali. Nel girone 1 sono presenti otto gironi con criterio di vicinanza geografica, suddivisi a loro volta in pool. Le squadre vincenti di ciascun girone vengono promosse in serie B l'anno successivo, mentre le ultime classificate passano al girone 2 regionale della serie C.

Struttura dei tornei

Quella che segue è la struttura dei tornei con i meccanismi di promozione-retrocessione tra i vari livelli a partire dalla stagione 2014-15.

Serie Vincitore Promozioni Retrocessioni
TOP10  Campione d'Italia Primi 4 posti: Qualifying competition stagione successiva Ultima classificata: retrocessa in serie A
Serie A  Campione d'Italia di serie A Vincitrice dei playoff a cui partecipano le prime due classificate di ciascuna delle due pool promozione: promossa in Eccellenza Ultime due classificate di ciascuna delle due pool retrocessione: retrocessione in B
Serie B - Vincitrici dei playoff (4 squadre) a cui partecipano le prime due classificate di ciascuno dei 4 gironi: promosse in serie A Ultime due classificate di ciascun girone (8 squadre): retrocesse in serie C1
Serie C1 - Vincitrici dei gironi (8 squadre): promosse in serie B Ultime classificate dei gironi: passaggio alla serie C2
Serie C2 - Campionato a gironi gestito dai comitati regionali: passaggio in serie C1 per le squadre prime classificate -

Campionati femminili

Il campionato di rugby femminile esiste in Italia dal 1984, originariamente organizzato dalla UISP: in tale anno infatti fu istituita presso tale unione una lega rugby femminile, alla cui presidenza fu eletta la giocatrice Isabella Doria[5]; i primi titoli furono appannaggio delle Red Panthers, formazione di Treviso poi divenuta parte del gruppo Benetton e oggi sezione femminile del Benetton Rugby; nel 1991 la Federazione Italiana Rugby assunse la gestione del rugby femminile[5] e da tale data il campionato di serie A ha valenza ufficiale (il palmarès dal 1986 al 1991 ha solo valore statistico).

Lo stesso argomento in dettaglio: Eccellenza (rugby a 15 femminile) e Serie A (rugby a 15 femminile).

Al 2022 il campionato di prima divisione si chiama Eccellenza e quello di seconda si chiama Serie A. Entrambi prevedono una fase finale a play-off[6].

Albi d'oro

Campionato maschile

Edizione Vincitore
1 1928-29 Ambrosiana
2 1929-30 Amatori Milano
3 1930-31 Amatori Milano
4 1931-32 Amatori Milano
5 1932-33 Amatori Milano
6 1933-34 Amatori Milano
7 1934-35 Rugby Roma
8 1935-36 Amatori Milano
9 1936-37 Rugby Roma
10 1937-38 Amatori Milano
11 1938-39 Amatori Milano
12 1939-40 Amatori Milano
13 1940-41 Amatori Milano
14 1941-42 Amatori Milano
15 1942-43 Amatori Milano
16 1945-46 Amatori Milano
17 1946-47 Ginnastica Torino
18 1947-48 Rugby Roma
19 1948-49 Rugby Roma
20 1949-50 Parma
21 1950-51 Rovigo
22 1951-52 Rovigo
23 1952-53 Rovigo
24 1953-54 Rovigo
25 1954-55 Parma
26 1955-56 Treviso
Edizione Vincitore
27 1956-57 Parma
28 1957-58 Fiamme Oro
29 1958-59 Fiamme Oro
30 1959-60 Fiamme Oro
31 1960-61 Fiamme Oro
32 1961-62 Rovigo
33 1962-63 Rovigo
34 1963-64 Rovigo
35 1964-65 Partenope
36 1965-66 Partenope
37 1966-67 L'Aquila
38 1967-68 Fiamme Oro
39 1968-69 L'Aquila
40 1969-70 Petrarca
41 1970-71 Petrarca
42 1971-72 Petrarca
43 1972-73 Petrarca
44 1973-74 Petrarca
45 1974-75 Brescia
46 1975-76 Rovigo
47 1976-77 Petrarca
48 1977-78 Treviso
49 1978-79 Rovigo
50 1979-80 Petrarca
51 1980-81 L'Aquila
52 1981-82 L'Aquila
Edizione Vincitore
53 1982-83 Benetton
54 1983-84 Petrarca
55 1984-85 Petrarca
56 1985-86 Petrarca
57 1986-87 Petrarca
58 1987-88 Rovigo
59 1988-89 Benetton
60 1989-90 Rovigo
61 1990-91 Amatori Milano
62 1991-92 Benetton
63 1992-93 Amatori Milano
64 1993-94 L'Aquila
65 1994-95 Milan
66 1995-96 Milan
67 1996-97 Benetton
68 1997-98 Benetton
69 1998-99 Benetton
70 1999-2000 Rugby Roma
71 2000-01 Benetton
72 2001-02 Viadana
73 2002-03 Benetton
74 2003-04 Benetton
75 2004-05 Calvisano
76 2005-06 Benetton
77 2006-07 Benetton
78 2007-08 Calvisano
Edizione Vincitore
79 2008-09 Benetton
80 2009-10 Benetton
81 2010-11 Petrarca
82 2011-12 Calvisano
83 2012-13 Mogliano
84 2013-14 Calvisano
85 2014-15 Calvisano
86 2015-16 Rovigo
87 2016-17 Calvisano
88 2017-18 Petrarca
89 2018-19 Calvisano
90 2019-20 n/a[7]
91 2020-21 Rovigo
92 2021-22 Petrarca
93 2022-23 Rovigo
94 2023-24 -

Campionato femminile

Edizione Vincitore
1 1991-92   Red Panthers
2 1992-93   Red Panthers
3 1993-94   Red Panthers
4 1994-95   Red Panthers
5 1995-96   Red Panthers
6 1996-97   Red Panthers
7 1997-98   Red Panthers
8 1998-99   Red Panthers
9 1999-2000   Red Panthers
10 2000-01   Red Panthers
11 2001-02   Red Panthers
12 2002-03   Red Panthers
Edizione Vincitore
13 2003-04   Riviera del Brenta
14 2004-05   Riviera del Brenta
15 2005-06   Red Panthers
16 2006-07   Riviera del Brenta
17 2007-08   Red Panthers
18 2008-09   Red Panthers
19 2009-10   Riviera del Brenta
20 2010-11   Red Panthers
21 2011-12   Riviera del Brenta
22 2012-13   Riviera del Brenta
23 2013-14   Monza
24 2014-15   Valsugana
Edizione Vincitore
25 2015-16   Valsugana
26 2016-17   Valsugana
27 2017-18   Colorno
28 2018-19   Villorba
29 2019-20 non assegnato[8]
30 2020-21 non assegnato[9]
31 2021-22   Valsugana
32 2022-23

Note

  1. ^ Volpe, pag. 12.
  2. ^ Volpe, pag. 19.
  3. ^ Volpe, pag. 72.
  4. ^ Federazione Italiana Rugby - Comunicato Federale N.1 stagione sportiva 2014/2015, su federugby.it. URL consultato il 2 settembre 2014 (archiviato dall'url originale l'11 agosto 2014).
  5. ^ a b Comunicato stampa: Maire Tecnimont Rugby Monza - Elezione del Nuovo Consiglio Direttivo, in Comunicati.net, 4 novembre 2009. URL consultato il 3 giugno 2010.
  6. ^ Comunicato Federale FIR 02 - 25/11/2009 s.s. 2009-2010, su federugby.it.
  7. ^ La F.I.R. annuncia la sospensione definitiva della stagione 2019-20, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 26 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2020).
  8. ^ La F.I.R. annuncia la sospensione definitiva della stagione 2019-20, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 26 marzo 2020. URL consultato il 27 marzo 2020 (archiviato dall'url originale il 27 marzo 2020).
  9. ^ Covid-19, il Consiglio definisce i principi per l'attività agonistica facoltativa 2020-21, su federugby.it, Federazione Italiana Rugby, 1º marzo 2021. URL consultato il 9 ottobre 2021 (archiviato il 1º marzo 2021).

Bibliografia

  • Luciano Ravagnani, Pierluigi Fadda, Rugby. Storia del Rugby Mondiale dalle origini a oggi, 2ª ed., Milano, Vallardi, 2007 [1992], ISBN 88-87110-92-1.
  • Francesco Volpe, Paolo Pacitti, Rugby 2009, Roma, ZESI, 2008 [1996].
  • Gianluca Barca, Gian Franco Bellè (a cura di), La sesta nazione. Ottant'anni di storia della Federazione Italiana Rugby, Parma, Grafiche Step, 2008.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su federugby.it. Modifica su Wikidata


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