Cannonball Adderley

Cannonball Adderley
Cannonball Adderley al sax con il fratello Nat
NazionalitàBandiera degli Stati Uniti Stati Uniti
GenereJazz
Hard bop
Soul jazz
Fusion
Periodo di attività musicale1955 – 1975
Strumentosassofono
Sito ufficiale
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Cannonball Adderley, vero nome Julian Edwin Adderley (Tampa, 15 settembre 1928 – Gary, 8 agosto 1975), è stato un sassofonista (contraltista) jazz statunitense. Il nomignolo Cannonball (palla di cannone) è una versione storpiata del soprannome infantile cannibal (cannibale), che avevano affibbiato ad Adderley a causa della sua mole e del suo appetito.

Biografia

Cannonball si trasferì a Tallahassee allorché i suoi genitori ottennero posti da insegnanti presso l'Università Agricola e Meccanica della Florida che vi ha sede.[1] Sia Cannonball sia il fratello Nat suonarono con Ray Charles quando questi viveva a Tallahassee nei primi anni quaranta.[2] Adderley si trasferì a Broward County, sempre in Florida, nel 1948 dopo aver terminato i suoi studi di musica a Tallahassee e divenne direttore di una band alla Dillard High School a Fort Lauderdale, posizione che tenne fino al 1950.[3]

Nel 1955, prima di trasferirsi a New York, Adderley fu insegnante di musica al liceo ed era già una celebrità in Florida. Il Cannonball Adderley Quintet, creato con Julian al contralto e il fratello Nat alla tromba, inizialmente non ebbe molta fortuna.

Nel 1957 Cannonball si unì al gruppo di Miles Davis, più o meno nel periodo in cui John Coltrane, licenziato da Davis per problemi di droga, lo aveva lasciato e si esibiva con Thelonious Monk. Nelle parole di Davis: "Il suo modo di suonare aveva uno spirito particolare. Non era facile da definire, ma era presente in tutte le sue esibizioni, sera dopo sera.". Nel 1958 Coltrane ritornò e il quintetto divenne un sestetto.

Nat e Cannonball Adderley in concerto ad Amsterdam nel 1961

Julian univa al suono del gruppo una componente marcatamente meridionale e blues abbastanza diversa dal sound bop di molti altosassofonisti di un'epoca ancora dominata dall'influenza di Charlie Parker.

Dopo alcuni problemi di adattamento musicale all'inizio ("Cannonball capiva il blues e quando noi suonavamo il blues non ci si ritrovava e questo lo faceva incazzare. Avevamo cambiato tante di quelle cose in quelle dodici battute." - Miles Davis, L'Autobiografia con Quincy Troupe) Cannonball divenne parte integrante di quello che era a tutti gli effetti il "supergruppo" jazz dell'epoca. Con il sestetto, Julian partecipò a due fondamentali incisioni: Milestones e Kind of Blue. Il suo assolo su So What rappresenta un classico e una pietra miliare del genere.

Tornato alla carriera come bandleader, Cannonball riformò il suo quintetto, che presto sarebbe divenuto un sestetto, con miglior fortuna.

Le sue formazioni di quegli anni contavano musicisti del calibro dei pianisti Bobby Timmons (autore dei classici This Here, Dat There e - con i Jazz Messengers di Art Blakey - di Moanin'), Victor Feldman e Joe Zawinul (futuro Davisiano e fondatore dei Weather Report), il bassista Sam Jones, il batterista Louis Hayes e i sassofonisti Charles Lloyd e Yusef Lateef. Il gruppo acquisì una buona notorietà verso la fine degli anni '60 anche per essere riuscito a farsi conoscere dal pubblico non specialistico della musica pop, senza tuttavia fare concessioni artistiche. I suoi maggiori successi dell'epoca comprendono Work Song, uno standard del fratello Nat, Jive Samba, This here di Timmons e Mercy, Mercy Mercy di Zawinul. Julian era anche un compositore e i suoi brani, di cui molti assurti al ruolo di standard, sono caratterizzati da tempi veloci e da melodie gradevoli e cantabili, spesso con forti accenti blues.

Conversatore piacevole e informato, Cannonball amava intrattenere il pubblico dei locali e televisivo sul jazz e la sua storia, aiutato dal suo passato d'insegnante.

Dopo questo periodo, la musica di Julian cominciò ad essere influenzata dal movimento fusion, lanciato da Miles Davis con l'album Bitches Brew. L'influenza di John Coltrane e di Wayne Shorter si fa sentire in album come The Price You Got to Pay to Be Free dove suona il sax soprano. All'inizio degli anni settanta, Joe Zawinul lasciò il gruppo e fu rimpiazzato da George Duke.

Julian Cannonball Adderley morì d'infarto nel 1975 ed è sepolto in Florida a Tallahassee, nel South Side Cemetery. Il brano dei Weather Report Cannon Ball dall'album Black Market è una composizione dedicata da Zawinul al suo vecchio capo orchestra.

Citazioni

(EN)

«He’s the most underrated musician of the century. Hardly anybody talks about Cannonball, but he was a giant. He was his own guy. He didn’t play like Charlie Parker. He played like no-one else.»

(IT)

«È il musicista più sottovalutato del secolo. Difficilmente qualcuno parla di Cannonball, ma era un colosso. Era un tipo a sé. Non suonava come Charlie Parker. Suonava come nessun altro.»

(Joe Zawinul, 1997[4])

Discografia

Album in studio

Album live

Con Miles Davis

  • Milestones (1958)
  • Newport '58 (1958)
  • Jazz at the Plaza (1958)
  • Porgy and Bess (1958)
  • Kind of Blue (1959)

Note

  1. ^ (EN) Adderley, Nat (Nathaniel), su Encyclopedia of Jazz Musicians, Jazz.com. URL consultato il 13 dicembre 2012 (archiviato dall'url originale il 30 agosto 2013).
  2. ^ (EN) Michael Lydon, Ray Charles: Man and Music, Routledge (1996); updated edition, January 22, 2004, ISBN 0-415-97043-1
  3. ^ (EN) The Cannonball Adderley Biography, su Cannonball-adderley.com. URL consultato il 21 luglio 2017.
  4. ^ «Joe Zawinul. Man of the people», innerviews.org, 30. August und 18. September 1997, Intervista a Joe Zawinuls

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Collegamenti esterni

  • Sito ufficiale, su cannonball-adderley.com. Modifica su Wikidata
  • Cannonball Adderley - Topic (canale), su YouTube. Modifica su Wikidata
  • Adderley, Julian “Cannonball”, su sapere.it, De Agostini. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su AllMusic, All Media Network. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su Discogs, Zink Media. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley / Julian Edwin Adderley, su MusicBrainz, MetaBrainz Foundation. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su SecondHandSongs. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su Billboard. Modifica su Wikidata
  • (EN) Cannonball Adderley, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) The Cannonball Adderley Rendez-vous, su cannonball-adderley.com.
  • (EN) Julian Cannonball Adderley, su jazzdisco.org. URL consultato il 30 ottobre 2013.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 36906016 · ISNI (EN) 0000 0001 1566 991X · SBN RAVV105266 · Europeana agent/base/61635 · LCCN (EN) n84163049 · GND (DE) 122466616 · BNE (ES) XX1460587 (data) · BNF (FR) cb138905900 (data) · J9U (ENHE) 987007337193005171
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