Catasto napoleonico

Estratto del catasto napoleonico del 1848 che mostra il centro di Lyons-la-Forêt e la presenza nella rete viaria del castello, oggi scomparsa.

Il catasto napoleonico o piano catastale del 1812 è un catasto unico e centralizzato, istituito in Francia con la legge del 15 settembre 1807, basato sul cadastre-type definito il 2 novembre 1802.

Esso riunisce in una mappa omogenea un centinaio di milioni di parcelle territoriali[1], è il primo strumento legale e fiscale per tassare equamente i cittadini sui contributi fondiari.

Seguendo piante territoriali molto eterogenee nella loro presentazione e anche nelle loro unità di misura, il piano catastale venne stabilito usando metodi di agrimensura. Venne rivisto dalla legge del 16 aprile 1930.

Note

  1. ^ (FR) P. Clergeot, Cent millions de parcelles en France: 1807, un cadastre pour l'Empire, Publi-Topex, 2007.

Bibliografia

  • (FR) M. Le Couédic, S. Leturcq, X. Rodier, F. Hautefeuille, E. Fieux e B. Jouve, Du cadastre ancien au graphe. Les dynamiques spatiales dans les sources fiscales médiévales et modernes, in Revue d'archéométrie, vol. 36, 2012, pp. 71-84.
  • (FR) Bernard Gauthiez, Lyon en 1824-32 : un plan de la ville sous forme vecteur d’après le cadastre ancien, in Géocarrefour, vol. 83, Vol. 83/1, 31 marzo 2008, DOI:10.4000/geocarrefour.4542. URL consultato il 16 febbraio 2019.

Voci correlate

  • Catasto
  • Napoleone Bonaparte

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