Codex Hierosolymitanus

Il Codex Hierosolymitanus 54 (noto anche con i nomi di Codex Constantinopolitanus, manoscritto di Bryennios e Codice di Gerusalemme, e indicato con le sigle H, C o I) è un manoscritto in lingua greca, redatto nel 1056 da un copista di nome Leone.[1] Fu scoperto da Philoteos Bryennios nel 1873 nella biblioteca del convento del Santo Sepolcro di Costantinopoli ed è conservato presso il Patriarcato di Gerusalemme.[2]

Contenuto

Il codice contiene, nell'ordine, una Sinossi dell'Antico e del Nuovo Testamento attribuita a Giovanni Crisostomo, la Lettera di Barnaba, la Prima lettera di Clemente, la Seconda lettera di Clemente, una lista di titoli in ebraico o aramaico e greco di alcuni libri dell'Antico Testamento, la Didaché, la lettera di Maria di Cassobele a Ignazio di Antiochia e la versione lunga delle Lettere di Ignazio.[3]

Note

  1. ^ Rordorf-Tuilier, p. 102.
  2. ^ Prinzivalli-Simonetti, p. 5.
  3. ^ Rordorf-Tuilier, p. 103.

Bibliografia

  • (FR) Willy Rordorf e André Tuilier (a cura di), La doctrine des douze Apôtres (Didachè), 2ª ed., Parigi, 1998.
  • Emanuela Prinzivalli e Manlio Simonetti, Seguendo Gesù, vol. 1, Milano, Fondazione Lorenzo Valla-Mondadori, 2010.

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Collegamenti esterni

  • "Codex Hierosolymitanus", The Development of the Canon of the New Testament
  • "Bryennios, Philotheos", The New Schaff-Herzog Encyclopedia of Religious Knowledge