Comunità ebraica di Nizza Monferrato

Lapide al ghetto
Lapide in Piazza del Municipio, Nizza Monferrato

La comunità ebraica di Nizza Monferrato è attestata tra il XVI secolo e i primi decenni del XX secolo.

La presenza di ebrei nella cittadina è documentata fin dal 1539 con l'arrivo di una prima famiglia, alla quale presto se ne aggiunsero altre provenienti da Asti, Casale Monferrato, Moncalvo e Livorno.

Nel 1723, con l'istituzione del ghetto, i 79 ebrei allora residenti a Nizza furono costretti a trasferirsi in alcune poche case nella contrada detta dell'Ospedale, sull'attuale via Massimo d'Azeglio, dove i loro discendenti rimasero fino all'emancipazione nel 1848. La fine del ghetto significò però anche il declino della comunità ebraica per la forte emigrazione verso i centri maggiori della regione.

La sinagoga della comunità, che si trovava nel Palazzo De Benedetti, nella piazza del municipio, fu smantellata prima della seconda guerra mondiale e i suoi arredi trasferiti ad Alessandria, dove si trovano tuttora. A testimonianza della presenza ebraica a Nizza rimane anche il cimitero che conserva un memoriale in ricordo dei caduti ebrei della prima guerra mondiale.[1]

Note

  1. ^ Annie Sacerdoti, Guida all'Italia ebraica, Marietti, Genova, 1986.

Voci correlate

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