Ospitata a Milano tra il giugno e il luglio del 1956, l'edizione vide l'Italia rappresentata dal Milan secondo classificato nel campionato italiano, dopo la rinuncia dei freschi scudettati della Fiorentina; i gigliati non presero parte alla manifestazione causa l'impossibilità di schierare una formazione competitiva: una concomitante tournéesudamericana della nazionale azzurra aveva infatti privato i toscani di ben dieci dei suoi tesserati.[1][2]
Declinò anche il Porto, sostituito dal Benfica che, pur chiudendo il torneo lusitano a pari punti coi rivali, si era visto sfuggire il successo per la peggior differenza reti.[3]Athletic Bilbao e Nizza, vincitori del titolo nazionale rispettivamente in Spagna e Francia, completarono il lotto dei partecipanti.
Nella prima semifinale, un Milan piuttosto rimaneggiato superò il Benfica per 4-2 grazie anche all'apporto di giovani elementi quali Bagnoli e Radice. Nella successiva sfida eliminatoria, l'Athletic ebbe la meglio 2-0 del Nizza, che poi perse 1-2 ai supplementari anche la finale di consolazione contro i portoghesi.
Nella partita che andava ad assegnare la coppa, all'Arena Civica furono i meneghini a prevalere sugli iberici per 3-1; al vantaggio rossonero del baby Bagnoli nel primo tempo, rispose all'inizio della seconda frazione Artetxe per i biancorossi, prima che nel finale le reti di Dal Monte e Schiaffino permettessero ai milanesi di aggiudicandosi il trofeo per la seconda volta nella loro storia.[3]
^L’ultima antesignana della Coppa dei Campioni, in calcioromantico.com, 20 febbraio 2014.
^Nella Coppa Latina 1956 la Fiorentina preferì prendere parte alla nuova Coppa dei Campioni (giungendovi peraltro seconda) e lasciare l'organizzazione del torneo al Milan; lo stesso fece il Porto, sostituito dal Benfica.