La Coppa delle nazioni africane 2010, o Orange Africa Cup of Nations 2010 per ragioni di sponsorizzazione, nota anche come Angola 2010, è stata la 27ª edizione di questo torneo di calcio continentale per squadre nazionali maggiori maschili (spesso detto Coppa d'Africa) organizzato dalla CAF e la cui fase finale si è svolta in Angola dal 10 al 31 gennaio 2010.
Le squadre partecipanti sarebbero dovute essere 16, ma a causa di un agguato contro il pullman della nazionale del Togo, avvenuto due giorni prima dell'inizio del torneo nell'exclave angolana di Cabinda, la squadra si ritira dalla coppa.[1]
Per la settima volta nella sua storia a trionfare è stato l'Egitto, che nella finale disputata all'Estádio 11 de Novembro di Luanda ha sconfitto il Ghana per 1-0. I Faraoni diventano inoltre la prima nazionale a vincere la competizione per tre edizioni consecutive (2006, 2008, 2010).
L'Angola è stata ammessa di diritto alla fase finale in quanto paese organizzatore.
I rimanenti quindici posti sono stati assegnati tramite lo stesso percorso di qualificazione per il Campionato mondiale di calcio 2010 che ha visto la partecipazione di 51 nazionali e che si è disputato tra il 14 ottobre 2007 e il 14 novembre 2009.
Scelta della sede
Le candidature ufficialmente dichiarate furono sette di cui una congiunta. In ordine alfabetico:
Il 4 settembre 2006, nella sede principale della CAF al Cairo, venne ufficializzato che l'Angola avrebbe ospitato l'edizione 2010 della Coppa d'Africa, preferendola a Gabon e Guinea Equatoriale (candidatura congiunta) e alla Libia. Le altre candidature furono rifiutate dal comitato esecutivo della CAF. Per lo stato angolano si tratta della prima organizzazione della manifestazione.
"Jabulani Angola", il pallone prodotto dall'Adidas appositamente per il torneo, il secondo creato dall'azienda tedesca per la Coppa d'Africa è stato presentato il 23 dicembre 2009.[2]
Il pallone è una versione modificata dello Jabulani, pallone ufficiale di Sudafrica 2010. A differenza di quest'ultimo i motivi triangolari sulla superficie hanno i colori della bandiera dell'Angola: il giallo, il rosso e il nero.
Mascotte
La mascotte ufficiale dell'evento è stata svelata il 18 luglio 2008.
Questo animale, palanca in portoghese, è il simbolo nazionale ed è una specie in via di estinzione che vive nel Parco Nazionale di Cangandala, nella provincia di Malanje.
Il sorteggio per stabilire i gruppi della fase finale si è tenuto il 20 novembre 2009 a Luanda.[3] La posizione A1 è stata assegnata alla nazione organizzatrice mentre la posizione C1 all'Egitto, campione in carica. Le restanti 14 squadre sono state classificate in base ai risultati ottenuti nelle ultime tre edizioni della Coppa delle Nazioni Africane, opportunamente moltiplicati per un coefficiente di importanza della manifestazione.
Nella seguente tabella le quattro urne definite così secondo i criteri definiti dalla CAF.
Sono 16 gli arbitri chiamati dalla CAF a dirigere in questo torneo. Tra di essi, figurano soprattutto i 5 africani preselezionati per il Mondiale di calcio del 2010 in Sudafrica. Su invito della stessa confederazione, è inoltre presente il sauditaKhalil Al Ghamdi, unico arbitro non africano.
A parità di punti guadagnati negli scontri diretti (la classifica avulsa vedrebbe le tre squadre tutte a 3 punti), differenza reti negli scontri diretti (0), Zambia e Camerun prevalgono sul Gabon per un maggior numero di reti segnate negli scontri diretti, nell'ordine: 4 per lo Zambia, 3 per il Camerun, 2 per il Gabon. Tale ordine determina anche il primo posto dello Zambia e il secondo del Camerun.
L'8 gennaio 2010 il pullman della Nazionale del Togo è stato assaltato da colpi di mitra alla frontiera tra la Repubblica Democratica del Congo e l'Angola. L'allenatore in seconda e l'addetto stampa sono morti mentre il giocatore Serge Akakpo ed il portiere Kodjovi Obilalé sono stati feriti gravemente. Il Togo ha chiesto la sospensione della coppa dove il loro esordio era in programma lunedì 11 a Cabinda, città dove si è verificato l'assalto. Il giorno successivo, la Nazionale togolese annuncia il proprio ritiro dalla competizione.[8][9][10]
In seguito alla rinuncia a scendere in campo, l'11 gennaio il Togo viene ufficialmente squalificato dalla competizione e nel torneo si è proceduto come se il Togo fosse stato eliminato al primo turno.[11]
Note
^Agguato al Togo, tre morti e nove feriti La squadra si ritira dalla coppa d'Africa - Corriere della Sera, su corriere.it. URL consultato il 26 gennaio 2017.
^adidas Jabulani Angola Football - African Cup of Nations Ball, su soccerbible.com, 24 dicembre 2009. URL consultato il 24 dicembre 2009 (archiviato dall'url originale il 14 gennaio 2010).
^(ES) Programma di match, stadi e Albo d'oro, su arogeraldes.blogspot.com. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 19 ottobre 2010).
^(EN) Regolamento della Coppa delle Nazioni Africane 2010 (PDF), su can-angola2010.com. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 6 gennaio 2010).
^CAF Releases top 11 of Orange CAN, in cafonline.com, Confédération Africaine de Football, 31 gennaio 2010. URL consultato il 31 gennaio 2010.
^ Carlo Pizzigoni, Togo: assalto al bus Autista morto, giocatori feriti, in La Gazzetta dello Sport, 8 gennaio 2010. URL consultato il 14 giugno 2010.
^ Filippo Maria Ricci, Spari al bus, tre morti Il Togo: ci ritiriamo, in La Gazzetta dello Sport, 9 gennaio 2010. URL consultato il 14 giugno 2010.
^(EN) Adebayor returning home from Angola, su mcfc.co.uk, 9 gennaio 2010. URL consultato il 14 giugno 2010 (archiviato dall'url originale il 29 marzo 2010).
^Beffa Togo, squalificato dopo l'attentato[collegamento interrotto], in La Stampa, 12 gennaio 2010. URL consultato il 14 giugno 2010.
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Collegamenti esterni
(PT, FR, EN) Sito ufficiale, su can-angola2010.com (archiviato dall'url originale il 21 gennaio 2010).
Statistiche, schede e tabellini su TM.it, su transfermarkt.it. URL consultato il 12 ottobre 2010 (archiviato dall'url originale il 15 ottobre 2011).