Cratone

I cratoni (dal greco kràtos - robusto, rigido) sono le parti più rigide, antiche e stabili della crosta continentale. Un cratone rappresenta un'ampia area geologica che per centinaia di milioni di anni non ha subito grandi modificazioni geologiche (sconvolgimenti tettonici, ripiegamenti,...) e che è sopravvissuta alla "fusione" e separazione di continenti e supercontinenti per almeno 500 milioni di anni. I cratoni, rigidi e stabili, si contrappongono agli "orogeni", instabili e deformabili, dove si originano le catene montuose. I cratoni si trovano generalmente all'interno dei continenti e sono composti da una crosta di rocce ignee sialiche come il granito, collegata a una sezione del mantello superiore. La litosfera nelle aree cratoniche può estendersi in profondità da 150 a 320 km.[1]

In ogni cratone lo scudo è l'area di affioramento del basamento cristallino, mentre il tavolato o piattaforma, è la parte dove al basamento sono sovrapposte rocce sedimentarie più recenti. Nella letteratura geologica il termine cratone è a volte usato, in maniera un po' ambigua, come sinonimo di scudo.

Suddivisioni

Cratoni con indicata l'età di formazione

I cratoni sono suddivisi geograficamente in province, ognuna delle quali è definita come Arcona, Protona, Tectona in relazione all'età geologica:

  • Arcona: parte di rocce risalenti all'Archeano, più di 2,5 miliardi di anni fa.
  • Protona: parte di rocce formatesi tra l'inizio e la metà del Proterozoico, più di 1,6 miliardi di anni fa.
  • Tectona: parte di rocce risalente all'ultima parte del Proterozoico, tra 1,6 miliardi e 800 milioni di anni fa.

I cratoni più antichi rivestono grande interesse per le compagnie minerarie, in quanto vi si possono trovare preziosi depositi di minerali e diamanti.

Localizzazioni

Alcuni cratoni, elencati per placca tettonica, includono:

Placca sudamericana

Placca nordamericana

Immagine del cratone individuato nell'area nordamericana

Placca eurasiatica

Immagine del cratone individuato nell'area siberiana
  • Cratone delle Midland (Inghilterra, Galles)?
  • Cratone dell'Europa Orientale
    • Scudo baltico o Fennoscandinavo
      • Provincia di Kola o di Sami
      • Provincia di Belmore
      • Provincia di Carelia
      • Provincia di Svecofennia
      • Provincia di Sveconorvegia
    • Cratone sarmatico o Cratone Scita
    • Cratone Volgo-Uraliano
      • Bacino Russo
  • Cratone Centroasiatico-Siberiano o del Kazakhstan
  • Cratone Siberiano o di Angara
  • Cratone Yakutai (Siberia orientale)
  • Cratone Tarim
  • Cratone della Cina del Nord (Sino-Coreano o dello Huangho): 1,7 milioni di km²
    • Blocco Orientale
    • Blocco Occidentale
  • Cratone della Cina del Sud: 2,0 milioni di km²
    • Blocco Catahysia
    • Blocco Yangtze

Placca indo-australiana

  • Cratone Indiano
    • Cratone del Dharwar
    • Cratone Bastar o Bhandara
    • Cratone Singhbhum
    • Cratone Bundelkhand
    • Cratone Aravalli
  • Cratone dell'Australia Occidentale
  • Cratone dell'Australia Settentrionale
    • Cratone di Mount Isa
  • Cratone dell'Australia Meridionale o Mawson
  • Cratone Altjawarra
  • Cratone Centrale
  • Cratone Curnamona (Australia Meridionale)

Placca antartica

Placca africana

Placca araba

  • Cratone Arabo

Note

  1. ^ https://www.sciencenews.org/view/feature/id/66927/title/Continental_Hearts Archiviato il 29 settembre 2012 in Internet Archive. Continental Hearts

Bibliografia

  • Gene Dayton, Geological Evolution of Australia, 2006. Sr. Lecturer, Geography, School of Humanities, Central Queensland University, Australia.
  • John P. Grotzinger e Thomas H. Jordan, Understanding Earth, Sixth, W. H. Freeman, 4 febbraio 2010, ISBN 978-1429219518.
  • Warren B. Hamilton, How did the Archean Earth Lose Heat?, in Department of Geophysics, Colorado School of Mines, Journal of Conference Abstracts, vol. 4, n. 1, 1999 (archiviato dall'url originale il 14 maggio 2006). Symposium A08, Early Evolution of the Continental Crust.
  • Warren B. Hamilton, Archean magmatism and deformation were not products of plate tectonics, in Precambrian Research, vol. 91, 1–2, August 1998, pp. 143–179, DOI:10.1016/S0301-9268(98)00042-4.
  • Charles Petit, Continental Hearts - Science News, in Science News, vol. 178, n. 13, Society for Science & the Public, 18 dicembre 2010, pp. 22–26, DOI:10.1002/scin.5591781325, ISSN 0036-8423 (WC · ACNP). URL consultato il 30 aprile 2019 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2012).
  • Steven M. Stanley, Earth System History, New York, W.H. Freeman and Company, 1999, pp. 297–302, ISBN 0-7167-2882-6.

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