Curia Calabra
La Curia Calabra era un luogo di culto o templum utilizzato per l'osservazione rituale della luna nuova nella Roma antica.
Uso
Il calendario romano era originariamente lunare. Le Calende o il primo giorno di ogni mese, il pontifex minor occupava la Curia Calabra per attendere l'avvistamento della luna nuova. Il Rex Sacrificulus e il Pontefice poi officiavano una res divina (servizio religioso) e il sacrificio in onore di Giunone, e il popolo romano veniva chiamato in assemblea (nei comitia calata). Come calata, il nome Calabra deriva probabilmente da calare, "convocare" o "proclamare".[1]
Localizzazione
Anche se la sua posizione esatta è poco chiara, molto probabilmente era un recinto scoperchiato davanti a una capanna augurale (auguraculum), sul lato sud-ovest della zona Area Capitolina, il recinto del tempio di Giove Ottimo Massimo. Servio Mario Onorato identifica la Curia Calabra con una Casa Romuli ("Capanna di Romolo") sul colle capitolino,[2] ma Ambrogio Teodosio Macrobio fa presupporre che invece era adiacente alla Casa.[3]
Note
- ^ forse da "Calibrare" in riferimento al posizionamento della luna rispetto alle stelle e ai riferimenti della volta celeste Varrone, De lingua latina 6.27; Macrobius, Saturnalia 1.15.10–19.
- ^ Servio Mario Onorato, nota nell'Eneide 8.654.
- ^ Ambrogio Teodosio Macrobio, Saturnalia 1.15.10, 19.
Bibliografia
- Jérôme Carcopino, La vita quotidiana a Roma
- (EN) Lawrence Richardson, A New Topographical Dictionary of Ancient Rome (Johns Hopkins University Press, 1992), p. 102.
- Questo articolo incorpora testo ora di pubblico dominio: Curia Calabra, pag. 61, online su Google books, da Luigi Pompili Olivieri, Annali di Roma, dalla sua fondazione sino a' di' nostri: Parte prima, contenente gli anni av. G.C, vol. 1, 1ª ed., Roma, Tipografia Perego-Salvioni, 1836, p. 436.
Voci correlate
Collegamenti esterni
- Introduzione alle feste pubbliche nel Calendario romano, su storia.archeologia.com.
- Il calendario di Furio Dionisio Filocalo
- Convertitore di date, su csgnetwork.com.
- Pagina su urbisetorbis.org, su urbisetorbis.org (archiviato dall'url originale il 3 dicembre 2013).
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