David Stone Martin

David Stone Martin

David Stone Martin (Chicago, 13 giugno 1913 – New London, 1º marzo 1992) è stato un artista statunitense, noto per le sue illustrazioni delle copertine di album jazz[1][2].

Biografia

David Stone Martin nacque il 13 giugno 1913 a Chicago, dove frequentò i corsi serali presso la locale School of the Art Institute of Chicago. Fu fortemente influenzato dalla linea artistica di Ben Shahn. All'anno 1950 Martin aveva già prodotto oltre cento copertine per gli album dei dischi delle etichette Mercury, Asch, Disc e Dial. Molti incarichi gli erano stati assegnati da un suo amico di vecchia data, il produttore discografico Norman Granz[3].

Operando nel corso della sua carriera per svariate case discografici, Martin realizzò complessivamente illustrazioni per oltre quattrocento album musicali. Molti di queste erano costituite semplicemente da line art combinata con un solo colore. Lo strumento preferito di Martin era una penna crowquill, che gli consentiva di tratteggiare le linee più delicate. William Golden, direttore artistico della CBS-TV, assegnò a Martin numerosi incarichi pubblicitari durante gli anni cinquanta, così che Martin ampliò di conseguenza la propria attività realizzando illustrazioni per Seventeen, The Saturday Evening Post e altri cosiddetti slick magazine degli anni cinquanta e sessanta. Il suo studio si trovava a Roosevelt, nel New Jersey, nei pressi della sua abitazione[3][4].

Le opere di Martin sono esposte nel Museum of Modern Art, nel Metropolitan Museum of Art, nell'Art Institute of Chicago e nella Smithsonian Institution.

Martin era il marito del muralista Thelma Martin, che dipinse il murale dell'ufficio postale per la struttura di Sweetwater, nel Tennessee[5]. Era inoltre il padre dell'artista grafico Stefan Martin (nato nel 1936) e del pittore Tony Martin[2]. Morì il 1º marzo 1992 a New London, nel Connecticut, dove aveva vissuto durante tutto l'arco della sua vecchiaia.

Alcune copertine di album jazz

Note

  1. ^ Dettagliate informazioni biografiche possono essere trovate nel testo di Purcell.
  2. ^ a b (EN) Bruce Lambert, Obituary, in The New York Times, 8 marzo 1992. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  3. ^ a b (EN) Leif Peng, David Stone Martin: "Bending a wire", su todaysinspiration.blogspot.com, Today's Inspiration, 17 ottobre 2008. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  4. ^ (EN) History Of Roosevelt, New Jersey, su libraries.rutgers.edu, Rutgers University Libraries. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2019).
  5. ^ Hull, p. 131.

Bibliografia

  • (EN) Howard Hull, Tennessee Post Office Murals, Johnson City, The Overmountain Press, 1996, ISBN 978-1-57072-030-7.
  • (EN) Aaron D. Purcell, White Collar Radicals: TVA’s Knoxville Fifteen, the New Deal, and the McCarthy Era, Knoxville, University of Tennessee Press, 2009, ISBN 978-1572336612. URL consultato il 7 gennaio 2020.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Copertine di David Stone Martin, su Birkajazz.com. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  • (EN) Copertine di David Stone Martin, su lpcoverlover.com. URL consultato il 7 gennaio 2020.
  • (EN) Copertine di David Stone Martin, su vinylrevival.com. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 3 febbraio 2016).
  • (EN) Jazz at First Sight: The Art of David Stone Martin, su jalc.org, 3 luglio-31 dicembre 2010. URL consultato il 7 gennaio 2020 (archiviato dall'url originale il 18 luglio 2010).
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