De quinquaginta curialitatibus ad mensam

Abbozzo opere letterarie
Questa voce sull'argomento opere letterarie è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia. Segui i suggerimenti del progetto di riferimento.
Cinquanta cortesie a tavola
Titolo originaleDe quinquaginta curialitatibus ad mensam
AutoreBonvesin de la Riva
PeriodoXIII secolo
GenereGalateo
Lingua originalevolgare lombardo
Modifica dati su Wikidata · Manuale

De quincenta curialitatibus ad mensam (Cinquanta cortesie a tavola in latino) è un'opera del Bonvesin della Riva scritta in volgare lombardo che contiene cinquanta regole di galateo per stare a tavola con altre persone, scritta dal frate durante il suo periodo di permanenza a Legnano.

Conteneva già principi presenti nel galateo di oggi, come il non sedersi mai prima del proprietario di casa o dell'ospite d'onore, il sedersi dritti in tavola, il rimanere allegri, il non poggiare i gomiti sul tavolo, il mangiare con moderazione e spezzettando il cibo, il non parlare mai né bere a bocca piena, evitando anche gli eccessi con l'alcol, il coprirsi la bocca quando si tossisce o si starnutisce, il non criticare il cibo, il servire prima le donne e gli ospiti, il non toccarsi il naso e la bocca, il tenere lontani gli animali domestici e l'evitare di parlare di cose negative o di problemi di salute.

Bibliografia

  • Prima parte
  • Bene di La Riva e il comportamento al tavolo

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikisource
  • Collabora a Wikisource Wikisource contiene una pagina dedicata a De quinquaginta curialitatibus ad mensam

Collegamenti esterni

  • (EN) De quinquaginta curialitatibus ad mensam, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  Portale Sociologia: accedi alle voci di Wikipedia che trattano di sociologia