De vilde svaner

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De vilde svaner
Titolo originaleDe Vilde Svaner
Lingua originaledanese
Paese di produzioneDanimarca
Anno2009
Durata60 min
Generefantastico
RegiaPeter Flinth, Ghita Nørby
SoggettoHans Christian Andersen
SceneggiaturaJesper W. Nielsen, regina Margherita II di Danimarca
ProduttoreJacob Jørgensen
Casa di produzioneJJ Film
FotografiaTorben Forsberg
MontaggioMy Thordal, Cathrine Ambus
MusicheSvenn Skipper
Interpreti e personaggi
  • Stine Fischer Christensen: Elisa
  • Jens Jørn Spottag: il re
  • Benedikte Hansen: la regina
  • Ghita Nørby: Fatamorgana / La vecchia signora
  • Søren Sætter-Lassen: il vescovo
  • Thure Lindhardt: principe Albrecht
  • Helle Hertz: Berthe
  • Mads M. Nielsen: il giovane re
  • Mads Hjulmand: principe Eberhard
  • Frej Spangsberg Lorenzen: principe Konrad
  • Emma B. Marott: Elisa da bambina
  • Heidi Ryom: Lamia

De vilde svaner è un film del 2009, diretto da Peter Flinth e Ghita Nørby, liberamente tratto dalla fiaba I cigni selvatici di Hans Christian Andersen.

Trama

Il re ha 11 giovani figli maschi e una femmina, Elisa. Dopo che la madre della nidiata principesca muore il re si risposa con una matrigna malevolente e conoscitrice di magia, che allontana la piccola Elisa perché venga allevata da una contadina, e trasforma gli undici fratelli in altrettanti cigni selvatici. Quando Elisa compie 15 anni torna alla reggia, ma un nuovo incantesimo della matrigna fa sì che il re non la riconosca: Elisa prende dunque a vagare per la foresta alla ricerca dei fratelli.

Scopre infine che i fratelli assumono forma umana solo di notte, mentre durante il periodo diurno sono volatili. Elisa trova aiuto nell'anziana Fatamorgana, ma fra le sue consegne affinché possa liberare i fratelli c'è quella di non proferire parola: in altre parole, deve rimanere come muta. È in questo stato che la scova, nel suo rifugio silvestre, un giovane re, che subito se ne innamora e la sposa, contro il parere delle gerarchie ecclesiastiche, che ritengono possa trattarsi di una strega.

Gli ulteriori avvenimenti, che portano Elisa a frequentare di notte il cimitero (con relativi zombie) per trovare il materiale con cui tessere vesti per i suoi fratelli –grazie alle quali sarebbero stati liberi da ogni incantesimo e restituiti nella loro apparenza umana - non fa che confermare la supposizione: il giovane re, suo malgrado, decide di sottoporre la questione al popolo. Ed il popolo si esprime: Elisa è giudicata strega, e deve essere messa al rogo.

Elisa porta con sé al patibolo le vesti che ha intessuto. Poco prima che venga innescato il fuoco 11 cigni le si posano attorno; Elisa distribuisce loro le vesti, ed essi prendono forma umana; sono i suoi fratelli. Davanti a tale prodigio la condanna viene naturalmente sospesa, il popolaccio - che era morbosamente accorso per prender visione della macabra esecuzione - si ritira, così come il vescovo, smentito nei suoi convincimenti pregiudiziali dal miracolo presente.

Elisa e i suoi fratelli entrano, redenti, nel castello del giovane re.

Produzione

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