Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente

Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira d'Oriente
Lettera enciclica
Ponteficepapa Giovanni Paolo II
Data1994
Argomenti trattaticristologia della Chiesa cattolica e della Chiesa assira d'Oriente

La Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa cattolica e la Chiesa assira d'Oriente (in inglese: Common Christological Declaration Between the Catholic Church and the Assyrian Church of the East) fu firmata l'11 novembre 1994 nella Basilica di San Pietro in Vaticano da papa Giovanni Paolo II e dal patriarca Mar Dinkha IV.[1][2] In questo documento la Chiesa assira e quella cattolica confessarono la stessa dottrina cristologica (la divinità e l'umanità di Cristo):

(EN)

«The Word of God, second Person of the Holy Trinity, became incarnate by the power of the Holy Spirit in assuming from the holy Virgin Mary a body animated by a rational soul, with which he was indissolubly united from the moment of his conception. Therefore our Lord Jesus Christ is true God and true man, perfect in his divinity and perfect in his humanity, consubstantial with the Father and consubstantial with us in all things but sin. His divinity and his humanity are united in one person, without confusion or change, without division or separation. In him has been preserved the difference of the natures of divinity and humanity, with all their properties, faculties and operations. But far from constituting "one and another", the divinity and humanity are united in the person of the same and unique Son of God and Lord Jesus Christ, who is the object of a single adoration. Christ therefore is not an "ordinary man" whom God adopted in order to reside in him and inspire him, as in the righteous ones and the prophets. But the same God the Word, begotten of his Father before all worlds without beginning according to his divinity, was born of a mother without a father in the last times according to his humanity.»

(IT)

«Il Verbo di Dio, seconda Persona della Santissima Trinità, si è incarnato per opera dello Spirito Santo nell'assumere dalla santa Vergine Maria un corpo animato da un'anima razionale, con la quale è stato indissolubilmente unito dal momento del suo concepimento. Perciò nostro Signore Gesù Cristo è vero Dio e vero uomo, perfetto nella sua divinità e perfetto nella sua umanità, consustanziale al Padre e consustanziale a noi in tutto tranne che nel peccato. La sua divinità e la sua umanità sono unite in una sola persona, senza confusione né cambiamento, senza divisione né separazione. In lui è stata conservata la differenza delle nature della divinità e dell'umanità, con tutte le loro proprietà, facoltà e operazioni. Ma lungi dal costituire "l'uno e l'altro", la divinità e l'umanità sono unite nella persona dello stesso e unico Figlio di Dio e Signore Gesù Cristo, che è oggetto di una sola adorazione. Cristo dunque non è un "uomo comune" che Dio ha adottato per risiedere in lui e ispirarlo, come nei giusti e nei profeti. Ma lo stesso Dio Verbo, generato dal Padre prima di tutti i mondi senza inizio secondo la sua divinità, è nato da madre senza padre negli ultimi tempi secondo la sua umanità.»

(Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente)

Il documento proseguì in merito alla questione dei titoli mariani, in particolare quello di Theotókos che fu conteso durante il concilio di Efeso (431) con i seguaci di Nestorio:

(EN)

«The humanity to which the Blessed Virgin Mary gave birth always was that of the Son of God himself. That is the reason why the Assyrian Church of the East is praying [to] the Virgin Mary as "the Mother of Christ our God and Saviour". In the light of this same faith the Catholic tradition addresses the Virgin Mary as "the Mother of God" and also as "the Mother of Christ".»

(IT)

«L'umanità che la Beata Vergine Maria ha generato è sempre stata quella del Figlio di Dio stesso. Questo è il motivo per cui la Chiesa assira d'Oriente sta pregando [la] Vergine Maria come "la Madre di Cristo nostro Dio e Salvatore". Alla luce di questa stessa fede la tradizione cattolica si rivolge alla Vergine Maria come "la Madre di Dio" e anche come "la Madre di Cristo".»

(Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente)

Entrambi quindi riconobbero come valide le reciproche formulazioni:

(EN)

«We both recognize the legitimacy and rightness of these expressions of the same faith and we both respect the preference of each Church in her liturgical life and piety.»

(IT)

«Entrambi riconosciamo la legittimità e la correttezza di queste espressioni della stessa fede ed entrambi rispettiamo la preferenza di ciascuna Chiesa nella sua vita liturgica e nella sua pietà.»

(Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente)

A valle della dichiarazione fu istituito un comitato misto per promuovere il dialogo teologico tra le due chiese (divenute sorelle). Nel 2001 questo comitato ha elaborato delle linee guida per la mutua ammissione all'Eucaristia tra la Chiesa cattolica caldea e la Chiesa assira d'Oriente, superando il problema della mancanza di parole di consacrazione nell'Anafora di Addai e Mari.[3]

Significato

Entrambe le Chiese considerano l'incontro in cui fu firmata questa dichiarazione come "un passo fondamentale sulla strada verso una piena comunione restaurata" tra loro.[4]

Note

  1. ^ Jeffrey Gros, Thomas F. Best e Lorelei F. Fuchs (a cura di), Assyrian Church of the East/Chaldean Church-Roman Catholic Dialogue, in Growth in Agreement III: International Dialogue Texts and Agreed Statements, 1998-2005, William B. Eerdmans Publishing Company, 2008, p. 200, ISBN 9782825415115.
  2. ^ Maxwell E. Johnson, The Liturgical Traditions or Rites of the Christian East, in The Rites of Christian Initiation: Their Evolution and Interpretation, Liturgical Press, 2007, p. 271, ISBN 9780814662151.
  3. ^ Guidelines for admission to the Eucharist between the Chaldean Church and the Assyrian Church of the East, su vatican.va. URL consultato il 23 giugno 2022 (archiviato dall'url originale il 3 novembre 2015).
  4. ^ Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente, Preambolo

Collegamenti esterni

  • (IT) (EN) Dichiarazione cristologica comune tra la Chiesa Cattolica e la Chiesa assira dell'Oriente, su vatican.va.
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