Endiadi

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L'endìadi (dal greco antico ἔν διὰ δυοῖν?, "uno per mezzo di due") è una figura retorica che consiste nell'utilizzo di due parole coordinate per esprimere un unico concetto.

Analisi

Si tratta di esprimere attraverso due sostantivi un concetto che, di norma, viene espresso con un sostantivo accompagnato da un aggettivo o da un complemento di specificazione.

Ad esempio:

«[...] Amaro e noia (invece di "amara noia")
La vita, altro mai nulla;»

(Giacomo Leopardi, A se stesso, vv. 9-10)

O

Un altro noto esempio, tratto dalla lingua parlata è:

«Far fuoco e fiamme».

Dalla IV Catilinaria di Cicerone è l'esempio "ex bello et vastitate" che è uguale a devastazione.

Sullo stesso meccanismo si basa anche l'endiatri.

O

Un ulteriore esempio è dato dai primi versi della canzone "La ballata dell'amore cieco (o della vanità)" di Fabrizio De André:

«Un uomo onesto, un uomo probo [...]».

Onesto e probo hanno significato affine e insistono sullo stesso concetto.

Voci correlate

  • Endiatri
  • Figura retorica

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