Epinephelus costae

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Cernia dorata
Epinephelus costae
Stato di conservazione
Dati insufficienti[1]
Classificazione scientifica
DominioEukaryota
RegnoAnimalia
SottoregnoEumetazoa
SuperphylumDeuterostomia
PhylumChordata
SubphylumVertebrata
InfraphylumGnathostomata
SuperclasseOsteichthyes
ClasseActinopterygii
SottoclasseNeopterygii
InfraclasseTeleostei
SuperordineAcanthopterygii
OrdinePerciformes
SottordinePercoidei
FamigliaSerranidae
SottofamigliaEpinephelinae
GenereEpinephelus
SpecieE.costae
Nomenclatura binomiale
Epinephelus costae
(Steindachner, 1878)
Sinonimi

Cerna catalonica, Cerna chrysotaenia, Epinephelus chrysotaenia, Epinephelus zaslavskii, Plectropoma fasciatus, Serranus chrysotaenia, Serranus costae

Nomi comuni

Dotto

La cernia dorata[2] (Epinephelus costae (Steindachner, 1878)), conosciuta anche come dotto, è un pesce di mare della famiglia Serranidae.

Descrizione

Ha sagoma più allungata e mandibola inferiore più prominente rispetto alla cernia bruna ma si riconosce soprattutto per la colorazione, che però attraversa varie fasi:

Esempalre giovanile
livrea normale
  • macchia color giallo oro dietro l'opercolo branchiale
  • quattro linee orizzontali scure parallele sul dorso, su sfondo beige.
giovane
  • ci sono più di quattro linee sui fianchi
  • niente macchia dorata sul fianco
maschio adulto
  • macchia dorata ben visibile ed estesa
  • metà inferiore del corpo biancastra sormontata da una fascia molto scura irregolare.

Le dimensioni arrivano ad 80 cm per 8 kg di peso.[senza fonte]

Biologia

Comportamento

È più gregaria delle altre cernie e può vivere in piccoli branchi. I giovani sono talvolta straordinariamente amichevoli e non mostrano alcuna paura dei subacquei mentre gli adulti sono molto sospettosi.[senza fonte]

Alimentazione

Identica a quella della cernia bruna.

Distribuzione e habitat

È una specie più meridionale della più comune e nota cernia bruna, infatti in Atlantico non si ritrova più a nord del golfo di Cadice mentre a sud giunge fino al Sudafrica. Nella acque italiane è più comune lungo le coste delle regioni meridionali.
Vive su fondi misti di sabbia e roccia con prevalenza di quest'ultima.

Note

  1. ^ (EN) Francour, P. & Pollard, D.A. 2018, Epinephelus costae, su IUCN Red List of Threatened Species, Versione 2020.2, IUCN, 2020. URL consultato il 31/3/2020.
  2. ^ Mipaaf - Decreto ministeriale n°19105 del 22 settembre 2017 - Denominazioni in lingua italiana delle specie ittiche di interesse commerciale, su politicheagricole.it. URL consultato il 5 aprile 2018.

Bibliografia

  • Egidio Trainito, Atlante di flora e fauna del Mediterraneo, Milano, Il Castello, 2005, ISBN 88-8039-395-2.
  • Patrick Louisy, Guida all'identificazione dei pesci marini d'Europa e del Mediterraneo, a cura di Trainito, Egidio, Milano, Il Castello, 2006, ISBN 88-8039-472-X.

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Collegamenti esterni

  • (EN) (EN) Epinephelus costae, su FishBase. URL consultato il 19.10.08.
  • Epinephelus costae, su aiam.info (archiviato dall'url originale il 9 settembre 2011).
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