Fenilalanina

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Fenilalanina
formula di struttura
formula di struttura
Nome IUPAC
acido 2(S)-ammino-3-fenilpropanoico
Abbreviazioni
F
PHE
Nomi alternativi
L-fenilalanina


acido L-α-ammino-β-fenilpropionico

Caratteristiche generali
Formula bruta o molecolareC9H11NO2
Massa molecolare (u)165,19
Aspettosolido cristallino bianco
Numero CAS63-91-2
Numero EINECS200-568-1
PubChem6140
DrugBankDB00120
SMILES
C1=CC=C(C=C1)CC(C(=O)O)N
Proprietà chimico-fisiche
Costante di dissociazione acida a 293 KpK1: 2,20

pK2: 9,31

Punto isoelettrico5,49
Solubilità in acqua27 g/L a 293 K [non chiaro]
Temperatura di fusione275 °C (548 K) con decomposizione
Proprietà termochimiche
ΔfH0 (kJ·mol−1)−466,9
S0m(J·K−1mol−1)213,6
C0p,m(J·K−1mol−1)203
Indicazioni di sicurezza
Simboli di rischio chimico
Infiammabile Tossico
Frasi R12, 23/25, 51/53
Frasi S3, 13, 47/49
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La fenilalanina è un amminoacido che partecipa alla costituzione delle più comuni proteine alimentari. La sua molecola è chirale e apolare. L'enantiomero L è uno dei 20 amminoacidi ordinari; il suo gruppo laterale è un gruppo benzile.

Importanza biologica

Nell'organismo umano, la fenilalanina è un amminoacido essenziale,[1] cioè non può essere sintetizzato dall'organismo, bensì deve essere assimilato attraverso la dieta.[1] Può essere convertito nella tirosina (da parte dalla fenilalanina idrossilasi) che a sua volta può venire trasformata nell'L-DOPA, nell'epinefrina e nella norepinefrina.

La malattia genetica della fenilchetonuria è dovuta all'incapacità di metabolizzare la fenilalanina.[1] In presenza di tale malattia, nel periodo di tempo intercorrente dall'età neonatale fino alla pubertà, l'accumulo di fenilalanina nel sangue, nelle urine e nei tessuti può provocare un mancato sviluppo del sistema nervoso centrale che si traduce in un ritardo neuromotorio e psichico.[1] Se la malattia viene identificata alla nascita, un trattamento precoce e ben seguito rende possibile uno sviluppo normale e previene la compromissione del sistema nervoso centrale.

Grandi dosi di fenilalanina nel sangue abbassano i livelli di serotonina, evento che porta irrimediabilmente alla voglia di cibo. È un inibitore della sintesi di melanina responsabile della ipopigmentazione di capelli, cute e iride (capelli biondi e occhi azzurri).

Utilizzo

La fenilalanina è il principale costituente dell'aspartame, un dolcificante usato anche nell'industria alimentare, in special modo nelle bevande gassate.

Produzione commerciale

La fenilalanina è prodotta in grandi quantità con l'utilizzo del batterio Escherichia coli, che naturalmente produce amminoacidi aromatici come la fenilalanina; la quantità di fenilalanina prodotta per scopi medico-alimentari è stata aumentata con l'applicazione di interventi di bioingegneria su Escherichia coli, alterandone i promotori regolatori oppure amplificando il numero di geni che controllano gli enzimi responsabili della sintesi di amminoacidi.[2]

Note

  1. ^ a b c d Briggs.
  2. ^ (EN) Process control for enhanced L-phenylalanine production using different recombinant Escherichia coli strains, su ncbi.nlm.nih.gov. URL consultato il 1º giugno 2017.

Bibliografia

  • (EN) David Briggs, Mark Wahlqvist, Visionary Voyager, Food Facts - Phenylalanine, Penguin Books, 1998. URL consultato il 17 novembre 2016 (archiviato dall'url originale il 7 ottobre 2016).

Voci correlate

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