Francesco Rosaspina

Francesco Rosaspina

Francesco Rosaspina (Montescudo, 2 gennaio 1762 – Bologna, 2 settembre 1841) è stato un incisore italiano.

Francesco Rosaspina
Ritratto di Giovan Battista Bodoni, 1815
acquaforte e bulino, 18X12 cm, dal dipinto di Andrea Appiani

Biografia

Figlio di Giambattista, prima governatore e poi notaio, e di Luigia de Bonis, nacque a Montescudo, un borgo nei dintorni di Rimini, e si trasferì nel 1768 a Bologna, dove il padre fu inviato come notaio del tribunale criminale.[1] Francesco Rosaspina ebbe occasione di accedere a collezioni d'arte in mano a privati. A quel tempo l'incisione era il mezzo più efficace di riproduzione e di diffusione delle immagini di celebri pitture. Rosaspina dedicò la sua attenzione a dipinti del Parmigianino e del Correggio, di pittori del Seicento bolognese, di Andrea Appiani e di pittori settecenteschi europei. Durante la sua carriera artistica incise più di mille lastre. La sua incisione su rame La morte di Alcesti è del 1790. Pubblicò La Pinacoteca, una raccolta di 72 incisioni, conservate nella Pinacoteca di Bologna.

Fu docente all'Accademia Clementina e ne diresse lo Studio calcografico. È stato amico di Andrea Appiani e di Giovanni Battista Bodoni. Morì nella sua villa di Quarto di Sopra presso Bologna il 2 settembre 1841 presumibilmente per un attacco cardiaco; i funerali si svolsero presso la chiesa di Santa maria Maddalena.[2] Fonti documentarie manoscritte sono conservate all'Archivio Piancastelli della Biblioteca comunale Aurelio Saffi di Forlì (Carte Romagna), all'Archiginnasio di Bologna (Collezione Paleotti) e alla Biblioteca Palatina di Parma (Fondo Bodoni). Il suo paese natale gli ha dedicato un teatro e una scuola elementare/media.

Note

  1. ^ Vaccolini, p. 201.
  2. ^ Vaccolini, p. 202.

Bibliografia

  • Prof. Domenico Vaccolini, Francesco Rosaspina, in L'Album; giornale letterario e di belle arti, Anno X, Roma, Tipografia delle belle arti, 26 agosto 1843.
  • Giuseppina Benassati, Lauro Rossi (a cura di), L'Italia nella Rivoluzione 1789 1799, Casalecchio di Reno, Grafis Edizioni, 1990, pp. 224-225, 273 con immagini e 388-389 bio-bibliografia di Francesco Rosaspina, SBN IT\ICCU\CFI\0133599. Catalogo mostra alla Biblioteca Nazionale Centrale di Roma.
  • Anna Maria Bernucci, Pier Giorgio Pasini, Francesco Rosaspina "Incisor celebre", Milano, Silvana Editoriale, 1995.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Francesco Rosaspina

Collegamenti esterni

  • Rosaspina, Francesco, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. Modifica su Wikidata
  • Alfredo Petrucci, ROSASPINA, Francesco, in Enciclopedia Italiana, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1936. Modifica su Wikidata
  • Rosalba Dinoia, ROSASPINA, Francesco, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 88, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2017. Modifica su Wikidata
  • Francesco Rosaspina, su BeWeb, Conferenza Episcopale Italiana. Modifica su Wikidata
  • Francesco Rosaspina, in Storia e Memoria di Bologna, Comune di Bologna. Modifica su Wikidata
  • Opere di Francesco Rosaspina, su MLOL, Horizons Unlimited. Modifica su Wikidata
  • Ritratto di Teresa Landucci, su matteocrespi.com. URL consultato l'11 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 13 marzo 2016).
  • Biblioteca dell'Archiginnasio - Bologna, su badigit.comune.bologna.it.
  • Teatro Rosaspina di Montescudo, su comune.montescudo.rn.it. URL consultato l'11 febbraio 2010 (archiviato dall'url originale il 25 luglio 2010).
  • Bolognini, Amorini, Antonio, Memorie della vita e delle opere di Francesco Rosaspina, incisor bolognese, 1842., su archive.org.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 37084303 · ISNI (EN) 0000 0001 1556 6339 · SBN RAVV097434 · BAV 495/77926 · CERL cnp01370127 · ULAN (EN) 500000989 · LCCN (EN) no96031918 · GND (DE) 119474492 · BNE (ES) XX1517579 (data) · BNF (FR) cb14954260p (data) · CONOR.SI (SL) 101612131
  Portale Arte
  Portale Biografie