Gairethinx

Abbozzo Longobardi
Questa voce sugli argomenti diritto romano e Longobardi è solo un abbozzo.
Contribuisci a migliorarla secondo le convenzioni di Wikipedia.

Nel diritto longobardo il gairethinx corrisponde alla consegna della legge al popolo da parte del re, legge preventivamente approvata dai soldati battendo le lance sugli scudi. Il termine indicava anche l'assemblea stessa del popolo in armi [1] (il Concilum di cui parlano Tacito nell'opera De origine et situ Germanorum e Cesare nel De bello gallico) che, anche dopo l'insediamento in Italia del popolo longobardo, decideva l'elezione del re e deliberava sulle scelte politiche, diplomatiche, legislative e giudiziarie più importanti. Depositaria delle Cawarfidae, le norme tradizionali del popolo, non era tuttavia tanto un'arena pienamente democratica, assimilabile a un moderno parlamento, quanto il luogo nel quale i duchi, capi delle fare, facevano valere la propria prominenza.

Il Gairethinx (la parola contiene una radice germanica connessa, per esempio, al sostantivo inglese thing = cosa) ricorre nell'accezione della mancipatio romana, la consegna di qualcosa a qualcuno da una posizione superiore. Si tratta pertanto di una forma di concessione.

Note

  1. ^ Renato Bordone; Giuseppe Sergi, Dieci secoli di medioevo, Torino, Einaudi, 2009, pag. 21

Voci correlate

  Portale Diritto
  Portale Longobardi