Giuliana Minuzzo

Giuliana Minuzzo
Minuzzo legge il giuramento olimpico a Cortina d’Ampezzo nel 1956
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Sci alpino
Specialità
  • Discesa libera
  • Slalom gigante
  • Slalom speciale
Termine carriera 1963
Palmarès
Competizione Ori Argenti Bronzi
Olimpiadi 0 0 2
Mondiali 0 0 3

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Giuliana Minuzzo coniugata Chenal (AFI: [ʃənal]; Vallonara, 26 novembre 1931 – Aosta, 11 novembre 2020) fu una sciatrice alpina, prima italiana vincitrice di medaglia olimpica invernale: si aggiudicò infatti il bronzo nella discesa libera ai Giochi di Oslo del 1952. Quattro anni più tardi fu la prima donna della storia dei Giochi a pronunciare il giuramento olimpico.[1]

Biografia

Originaria di Vallonara, località del Vicentino all'epoca comune autonomo e oggi frazione di Marostica, crebbe a Valtournenche, in Valle d'Aosta[2]. Si mise in luce a 17 anni giungendo terza nella discesa libera ai campionati italiani del 1949 alle spalle di Celina Seghi e Maria Grazia Marchelli e, a seguire, vincendo all'Abetone la libera della seconda edizione della Coppa Foemina[2], imponendosi subito come rivale a livello nazionale e internazionale della stessa Seghi[2].

L'anno successivo fu seconda in discesa libera e terza in slalom gigante[3] al concorso femminile di Grindelwald (Svizzera) ma, durante la prova di discesa ai campionati italiani del 1950 a Cervinia, si infortunò[3] e rimase lontana dalle competizioni per quasi un anno, fino ai successivi campionati nazionali a Vipiteno, in cui si laureò campionessa italiana, ancora nella discesa[3].

Il periodo olimpico

Dopo esser stata allenata dal tecnico federale della FISI Gigi Panei[4], nel 1952 prese parte a tutte e tre le gare femminili di sci alpino previste nel programma dei giochi olimpici di Oslo (Norvegia), risultando 20ª nel gigante con 2'18"2[5], 8ª nello speciale a pari merito con l'austriaca Trude Beiser con 2'15"9[6] e 3ª nella discesa con 1'49"[7], imponendosi così come prima donna italiana a vincere una medaglia alle Olimpiadi invernali[8].

Nel frattempo sposatasi e divenuta madre[9], tornò in nazionale per le olimpiadi invernali del 1956 a Cortina d'Ampezzo. Nel corso di tale edizione dei Giochi fu la prima donna della storia olimpica ‒ sia invernale che estiva ‒ a leggere il giuramento olimpico degli atleti[10]. Ai giochi di Cortina, molte delle cui competizioni valevano anche come prove del mondiale 1956 di sci alpino, Minuzzo giunse quarta sia in discesa libera che in slalom speciale; scese anche nello slalom gigante classificandosi tredicesima[11], nonché alla combinata, quest'ultima valida solo per il campionato mondiale, in cui centrò il bronzo.

Alla terza partecipazione olimpica, a Squaw Valley 1960, vinse ancora una medaglia, il bronzo nello slalom gigante con il tempo totale di 1'40"2[12]. Partecipò anche allo slalom speciale, dove si classificò decima[13].

Continuò l'attività agonistica fino al 1963, anno in cui vinse il suo nono titolo italiano (nello slalom speciale): furono 16, in totale, le medaglie nazionali guadagnate tra vittorie, secondi e terzi posti in tre specialità (slalom gigante, speciale e libera)[14][15][16].

Il post-carriera

Dopo il ritiro agonistico gestì a lungo un negozio di articoli sportivi a Cervinia[17].

Cinquant'anni dopo il giuramento olimpico di Cortina, in occasione della cerimonia d'apertura dei Giochi invernali 2006 a Torino, Minuzzo consegnò la bandiera olimpica ai rappresentanti degli atleti e dei giudici di gara, e ne resse un lembo durante la lettura dei rispettivi giuramenti[18].

È morta l'11 novembre 2020 ad Aosta due settimane prima di compiere 89 anni[17][19].

Palmarès

Olimpiadi

Mondiali

Campionati italiani

  • 16 medaglie:
    • 9 ori (slalom gigante nel 1951 e 1953; discesa libera nel 1952, 1953 e 1955; slalom speciale nel 1953, 1955, 1959 e 1963)
    • 2 argenti (slalom speciale nel 1952; slalom gigante nel 1955)
    • 5 bronzi (discesa libera nel 1949 e 1951; slalom speciale nel 1951; slalom gigante nel 1961 e 1963)

Note

  1. ^ Minuzzo, la pioniera italiana dello sci ai Giochi Olimpici, su Olympics.com. URL consultato il 17 gennaio 2022.
  2. ^ a b c È sorta a Cervinia una rivale di Celina, in Stampa Sera, 8 marzo 1949, p. 4. URL consultato il 26 marzo 2016.
  3. ^ a b c La brillante carriera dell'allieva di Gasperl, in Stampa Sera, 2 marzo 1951, p. 5. URL consultato il 26 marzo 2016.
  4. ^ Due azzurre dello sci piangevano, in Stampa Sera, 2 agosto 1951, p. 5. URL consultato il 6 dicembre 2020.
  5. ^ Oslo 1952, p. 229.
  6. ^ Oslo 1952, p. 231.
  7. ^ Oslo 1952, p. 227.
  8. ^ Elvezio Bianchi, La Minuzzo terza alle Olimpiadi, in Stampa Sera, 18 febbraio 1952, p. 5. URL consultato il 27 marzo 2016.
  9. ^ Giuliana speranza azzurra (PDF), in l'Unità, 27 gennaio 1956, p. 6. URL consultato il 7 febbraio 2021.
  10. ^ La cerimonia inaugurale (PDF), in l'Unità, 27 gennaio 1956, p. 6. URL consultato il 7 febbraio 2021.
  11. ^ Così nello slalom gigante (PDF), in l'Unità, 28 gennaio 1956, p. 6. URL consultato il 7 febbraio 2021.
  12. ^ Squaw Valley 1960, p. 100.
  13. ^ Squaw Valley 1960, p. 102.
  14. ^ Albo d'oro discesa femminile campionati italiani assoluti, su fisi.org, Federazione Italiana Sport Invernali. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 3 settembre 2014).
  15. ^ Albo d'oro gigante femminile campionati italiani assoluti, su fisi.org, Federazione Italiana Sport Invernali. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  16. ^ Albo d'oro slalom femminile campionati italiani assoluti, su fisi.org, Federazione Italiana Sport Invernali. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 6 ottobre 2014).
  17. ^ a b Marco Marangoni, Lo sci piange Giuliana Minuzzo, prima medaglia azzurra olimpica, in Agenzia Giornalistica Italia, 11 novembre 2020. URL consultato il 7 febbraio 2021 (archiviato dall'url originale il 12 novembre 2020).
  18. ^ Al via Torino 2006, scintille e passioni, in Corriere della Sera, 10 febbraio 2006. URL consultato il 7 giugno 2021 (archiviato dall'url originale il 15 febbraio 2006).
  19. ^ Sci, morta Giuliana Minuzzo: fu la prima medagliata azzurra alle Olimpiadi invernali, in la Repubblica, 11 novembre 2020. URL consultato il 7 febbraio 2021.

Bibliografia

  • (ENNO) Comitato organizzatore Oslo 1952, Results (PDF), in The Official Report of the Organising Committee of the VIth Winter Olympic Games 1952 at Oslo, 1952. Ospitato su LA 84 Foundation.
  • (EN) Comitato organizzatore Squaw Valley 1960, Results (PDF), in VIII Olympic Winter Games, Squaw Valley, California, 1960; final report, 1960. Ospitato su LA 84 Foundation.

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  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Giuliana Minuzzo

Collegamenti esterni

  • (EN) Giulia Minuzzo / Giuliana Minuzzo Chenal, su fis-ski.com, FIS. Modifica su Wikidata
  • (EN) Matteo Pacor, Giuliana Minuzzo, su Ski-DB.com. Modifica su Wikidata
  • (EN) Giuliana Minuzzo, su Olympedia. Modifica su Wikidata
  • (EN) Giuliana Minuzzo, su sports-reference.com, Sports Reference LLC (archiviato dall'url originale il 1º novembre 2017). Modifica su Wikidata
  • (ITEN) Giuliana Minuzzo, su coni.it, Comitato olimpico nazionale italiano. Modifica su Wikidata


Controllo di autoritàVIAF (EN) 90332010 · ISNI (EN) 0000 0004 1967 4822 · SBN SBLV152629 · WorldCat Identities (EN) viaf-90332010
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