Giuseppe Maranini
Giuseppe Maranini (Genova, 16 aprile 1902 – Firenze, 25 giugno 1969) è stato un giurista, politico e pubblicista italiano il cui itinerario intellettuale ha percorso le tappe più significative della storia costituzionale d'Italia.
Formazione
Figlio di Paolo Maranini, giornalista de Il Popolo, il foglio irredentista che Cesare Battisti aveva fondato a Trento e di Rina Melli, fondatrice della prima rivista socialista femminile Eva, Giuseppe inizia giovanissimo, mentre frequentava ancora l'Università di Pavia, a lavorare presso Il Secolo di Milano, allora diretto da Mario Missiroli.
La carriera negli anni Venti e Trenta
Si laurea in giurisprudenza con una tesi dal titolo Le origini dello Statuto Albertino, che viene pubblicata con la prefazione dell'insigne storico del diritto Arrigo Solmi. I suoi studi sulla Costituzione della Repubblica di Venezia gli valgono l'ingresso come docente all'Università di Perugia (1928). Si sposa con Elda Bossi, con cui è fidanzato dal 1918.
Durante la sua attività accademica continua a pubblicare opere sui sistemi costituzionali molto avanzate per l'epoca e che rompono gli schemi storiografici convenzionali. Nel 1933, poco più che trentenne, diventa professore ordinario[1].
Con l'emanazione delle leggi razziali Maranini corre il rischio di essere sospeso dall'insegnamento in quanto figlio di madre ebrea. Ma la sua carriera non subisce intoppi[2]: chiede e ottiene, anzi, di andare a insegnare nel 1940 all'Università di Firenze come titolare della cattedra di Diritto internazionale nella Facoltà di Scienze politiche "Cesare Alfieri". Nella città toscana Maranini riprende con vigore l'attività giornalistica, che affianca alla sua professione di studioso e accademico. Pubblica i suoi articoli sul periodico L'Arno, una testata locale che rileva diventandone finanziatore, stampatore e redattore.
La carriera nel dopoguerra
Nel dopoguerra Maranini intensifica la sua attività giornalistica: inizia a scrivere articoli di politica costituzionale per Il Resto del Carlino e La Nazione. Nei primi anni '50 Maranini diventa editorialista del Corriere della Sera. Fa parte del gruppo di amici e colleghi da cui poi prenderà forma Cronache dal mondo.
Sulle pagine dei giornali Maranini inizia a condurre una serrata campagna contro la sovranità effettiva dei partiti politici e a favore di un governo responsabile investito direttamente dal popolo. Il suo modello istituzionale di riferimento è senza dubbio quello inglese, fondato su una chiara separazione dei poteri.
Nel 1949, anno in cui è nominato preside della Facoltà di Scienze politiche "Cesare Alfieri" (lo rimarrà sino al 1968), Maranini conia un termine che conoscerà un'enorme diffusione: partitocrazia. Il termine è contenuto nel titolo del suo discorso all'inaugurazione dell'Anno accademico 1949/50 dell'ateneo fiorentino: Governo parlamentare e partitocrazia.
L'attività politica
Nel 1965 Maranini fonda un movimento chiamato Alleanza costituzionale. Un gruppo di pressione composto da insigni studiosi e parlamentari con lo scopo di proporre modifiche alla costituzione repubblicana in direzione di una maggiore separazione dei poteri e nella modifica della legge elettorale in senso maggioritario. Tra i firmatari i nomi più noti oggi sono quelli dei costituzionalisti Vezio Crisafulli e Pietro Rescigno, del politico Giuseppe Pella, di Paolo Rossi, filosofo e storico della scienza, e di Salvatore Valitutti.
Opere
- Le origini dello Statuto albertino, Firenze, Vallecchi, 1926.
- La Costituzione di Venezia
- I, Dalle origini alla serrata del Maggior Consiglio, Venezia, La Nuova Italia, 1927.
- II, Dopo la serrata del Maggior Consiglio, Venezia-Perugia-Firenze, La Nuova Italia, 1931.
- La divisione dei poteri e la riforma costituzionale Venezia, La Nuova Italia, 1928.
- Classe e stato nella Rivoluzione francese, Perugia, Regia Università degli studi, 1935.
- La rivoluzione fascista nel diritto e nell'economia. Elementi di diritto e di economia per le scuole medie superiori e per le persone colte con un'appendice di letture, Firenze, Ofiria, 1937.
- Organizzare la libertà. Il problema della democrazia socialista, Roma, Tempo nostro, 1945.
- Utopia dopo la rivoluzione, Roma, Tempo nostro, 1945. [scritto romanzato ambientato nel 2227 per eludere il "pericolo poliziesco"]
- Socialismo, non stalinismo, Firenze, All'insegna di Alvernia, 1949.[raccoglie gli articoli apparsi su "L'Arno"]
- Miti e realtà della democrazia, Milano, Edizioni di Comunità, 1958.
- La Costituzione che dobbiamo salvare, Milano, Edizioni di Comunità, 1961.
- Magistrati o funzionari? Atti del Symposium Ordinamento giudiziario e indipendenza della magistratura, a cura di, Milano, Edizioni di Comunità, 1962.
- Le Moniteur universel. La Rivoluzione francese nel Moniteur, a cura di, Milano, Edizioni di Comunità, 1962.
- Il tiranno senza volto, Milano, Bompiani, 1963.
- Giustizia in catene, Milano, Edizioni di Comunità, 1964.
- La regione e il governo locale. Atti del symposium: Problemi della regione e del governo locale, a cura di, 3 voll., Milano, Edizioni di Comunità, 1965.
- La Repubblica, Firenze, Vallecchi, 1965.
- Repubblica e cittadini. Lezione di educazione civica per le scuole medie superiori, Milano, Mursia, 1965.
- La giustizia costituzionale. Atti di una tavola rotonda organizzata in collaborazione con la fondazione A. Olivetti e l'United States Information Service, a cura di, Firenze, Vallecchi, 1966.
- Storia del potere in Italia, 1848-1967, Firenze, Vallecchi, 1967; Firenze, Nuova Guaraldi, 1983.
- Principi generali del diritto e diritto pubblico. Per gli istituti tecnici commerciali e per gli istituti tecnici per periti aziendali e corrispondenti in lingua straniera, con Silvio Basile, Bologna, Zanichelli, 1968.
- Lettere da Fiume alla fidanzata, Milano, Pan, 1973.
- Il mito della costituzione, Roma, Ideazione, 1996. ISBN 88-86812-01-9.
- La costituzione degli Stati Uniti d'America, Soveria Mannelli, Rubbettino, 2003. ISBN 88-498-0643-4.
Note
- ^ Sul decreto ministeriale che lo nominò per chiara fama cfr. Damiano Palano, Geometrie del potere: materiali per la storia della scienza politica italiana, Vita e Pensiero, 2005, pp. 148-149.
- ^ Continua ad essere ospitato addirittura sulle più autorevoli riviste del corporativismo giuridico fascista: "Maranini (...) era stato protagonista di una polemica con Crisafulli sull'annata 1940 di «Stato e diritto» proprio sul ruolo della storia costituzionale, da lui concepito in modo assorbente rispetto all'approccio giuridico" (Cesare Pinelli, Diritto e Storia costituzionale, «Giornale di storia costituzionale», I semestre , 2001, p. 18).
Collegamenti esterni
- Maranini, Giuseppe, su Treccani.it – Enciclopedie on line, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.
- Maranini, Giusèppe, su sapere.it, De Agostini.
- Luca Mannori, MARANINI, Giuseppe, in Dizionario biografico degli italiani, vol. 69, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 2007.
- Opere di Giuseppe Maranini, su MLOL, Horizons Unlimited.
- Giuseppe Maranini [collegamento interrotto], su dpce.it. URL consultato il 1º febbraio 2021.
V · D · M | |
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Pittura | 1953 Carlo Carrà · 1954 Filippo de Pisis · 1955 Silvio Livio Rossi · 1956 Felice Carena · 1958 Giuseppe Santomaso · 1960 Renato Guttuso · 1962 Lucio Fontana, Sebastian Matta · 1964 Alberto Burri, Wilfredo Lam · 1966 Arman |
Letteratura | 1951 Amedeo Maiuri · 1952 Giovanni Papini · 1953 Guelfo Civinini, Corrado Govoni, Aldo Palazzeschi · 1954 Alberto Moravia · 1955 Ardengo Soffici · 1956 Bruno Cicognani, Eugenio Montale · 1957 Mario Luzi, Umberto Saba (postumo) · 1959 Riccardo Bacchelli · 1961 Gianna Manzini · 1963 Vasco Pratolini · 1965 Ignazio Silone |
Letteratura per ragazzi | 1955 Folco Quilici · 1956 Guglielmo Bonuzzi, Pietro Sissa, Francesco Valori · 1957 Dino Salvatore Berretta, Roberto Costa |
Filologia | 1952 Margherita Guarducci |
Medicina e Chirurgia | 1954 Francesco Cedrangolo, Silvio Garattini, Tommaso Lucherini, Pietro Valdoni · 1957 Michele Arslan, Ida Bianco, Vittorio Erspamer, Ezio Silvestroni, Luigi Villa · 1959 Sergio Abeatici, Luigi Campi, Raoul De Nunno, Francesco Morino, Gian Franco Rossi, Alberto Zanchetti · 1961 Giovanni Marcozzi · 1963 Vincenzo G. Longo · 1965 Enrico Greppi · 1967 Giovanni Felice Azzone |
Musica | 1956 Mario Zafred · 1960 Ildebrando Pizzetti · 1962 Jacopo Napoli · 1964 Giselher Klebe · 1966 Franco Donatoni · 1968 Marius Constant |
Economia | 1952 Marco Fanno · 1953 Rodolfo Benini · 1954 Corrado Gini · 1956 Luigi Einaudi · 1958 Pasquale Jannaccone · 1960 Costantino Bresciani Turroni · 1962 Giorgio Mortara · 1965 Gustavo Del Vecchio · 1967 Pasquale Saraceno |
Teatro | 1955 Federico Zardi · 1957 Luigi Squarzina · 1959 Giorgio Prosperi · 1961 Diego Fabbri · 1963 Domenico Campana · 1966 Paul Willems · 1968 Natalia Ginzburg |
Giornalismo | 1951 Yvon De Begnac · 1955 Luigi Romersa, Nantas Salvalaggio · 1956 Corrado Calvo, Corrado Pizzinelli, Giuseppe Ravegnani, Giorgio Vecchiato · 1957 Indro Montanelli, Vittorio Zincone · 1959 Luigi Emery · 1961 Luigi Barzini · 1965 Egisto Corradi, Alberto Ronchey, Dario Zanelli · 1967 Gaspare Barbiellini Amidei, Giuseppe Maranini, Alberto Giovannini |
Premio Editoriale | 1953 Arnoldo Mondadori · 1956 Neri Pozza, Francesco Vallardi, Enrico Vallecchi · 1957 Luciano De Feo, Mario Pozzi · 1959 Fernando Vallerini · 1960 Antonino Giuffrè · 1961 Paolo Boringhieri, Lia Minneci La Vecchia, Arnoldo Mondadori, Vieri Paoletti · 1964 Sebastiano Genovese |
Storia e Filosofia | (S) 1952 Gioacchino Volpe · 1956 Carlo Guido Mor · 1961 Luigi Salvatorelli · (F) 1953 Ugo Spirito, Luigi Stefanini · 1959 Rodolfo Mondolfo |
Agraria e Alimentazione | (Ag) 1952 Renato Perotti · 1953 Gino Passerini · 1954 Arrigo Serpieri · 1956 Mario Bonvicini, Orfeo Turno Rotini · 1958 Ugo Pratolongo · (Al) 1952 Guido De Marzi · 1953 Pier Giovanni Garoglio · 1958 Sabato Visco |
Scienze Pedagogiche Educazione Civica | (SP) 1965 Giovanni Calò · (EC) 1956 Giovan Battista Artusio, Bruno Betta, Sara Giusti, Enzo Jemma |
Premio Internazionale delle Culture | 1966 UNESCO · 1968 Consiglio d'Europa |
Critica e Storia Letteraria Storia dell'Arte | (CSl) 1952 Giuseppe Antonio Borgese, Ettore Lo Gatto · 1954 Mario Praz · 1957 Quintino Cataudella, Italo Siciliano · 1963 Giovanni Macchia · (SdA) 1955 Mario Salmi |
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