Greci del Ponto

Greci del Ponto
Έλληνες του Πόντου
 
Luogo d'originePonto
Popolazione2.000.000[1] – 2.500.000[2]
Linguagreco
ReligioneCristianesimo ortodosso
Minoranza: Islam
Gruppi correlatigreci
Manuale
Tradizionale casa rurale del Ponto

I greci del Ponto, detti anche pontici o greci del Mar Nero (in greco Πόντιοι, Ποντιακοί?), sono il nome dei greci che provengono dalla regione del Ponto, cioè le sponde meridionali del Mar Nero, nell'Asia Minore nord-orientale e dalla regione del Caucaso. Si chiamano anche romani. La presenza dei Greci nella regione del Ponto risale dall'antichità ai tempi moderni quando la maggior parte di essi (i Pontici cristiani) fu trasferita in Grecia, con lo scambio di popolazioni che seguì la Catastrofe dell'Asia Minore del 1922 e il Genocidio dei Ponziani Greci scatenato dai Giovani Turchi nel 1919. Quei pontiani immigrati nell'impero russo o fuggiti in URSS, dopo un breve periodo di prosperità seguito da una dura persecuzione da parte del regime stalinista, furono costretti a trasferirsi in Grecia dopo il crollo dell'Unione .

I greci del Ponto parlano una variante del greco, nota come greco pontico.

Storia

Gli antichi greci fondarono colonie sulle coste del Mar Nero sin dai tempi più remoti, prevalentemente doriche e ioniche. Nell'età classica i greci pontini si costituirono in polis su modello ateniese, o furono sudditi della Persia, e successivamente dei regni ellenistici originatisi dalla scissione dell'Impero macedone, per poi finire sotto il dominio di Roma.

Durante il Medioevo, i greci del Ponto furono sottoposti al dominio dell'Impero bizantino, e dopo la sua divisione dall'Impero di Trebisonda, per poi subire l'invasione definitiva dei turchi ottomani. Con la dominazione ottomana, i pontici rimasero isolati dal resto del mondo greco, sviluppando così una lingua propria (tant'è che oggi il greco pontico non è più mutuamente comprensibile con il greco standard parlato in Grecia). Come altre minoranze cristiane dell'Asia minore, quali armeni e assiri, i greci del Ponto subirono dure persecuzioni ad opera degli ottomani prima e dei nazionalisti turchi poi, tant'è che alcuni storici parlano di un vero e proprio genocidio greco, verificatosi all'inizio del XX secolo.

Nel 1923, i sopravvissuti ai massacri furono espulsi dalla Turchia e ricollocati in Grecia, sulla base dello scambio di popolazioni tra Grecia e Turchia definito dal trattato di Losanna. Negli anni successivi alla morte di Kemal Ataturk e alla fine dell'anti-ellenismo in Turchia, alcuni di essi fecero ritorno nelle zone d'origine.

Popolazione

Attualmente, risulta difficile stimare il numero esatto dei greci del Ponto. Secondo Diaspora pontica 2000, le comunità di pontici o discendenti di pontici più numerose del mondo sono: Grecia (più di un milione di persone), Russia e altri paesi dell'ex-URSS (500.000), Ucraina (120.000), Georgia (50.000, dove i greci sono detti Rumka, alcuni di essi parlano la lingua Urum), Stati Uniti (80.000), Australia (56.000), Kazakistan (25.000), Canada (20.000), Uzbekistan (11.000), Siria (5.000), Armenia (2.000). Un'altra comunità di una certa importanza si trova in Germania. In aumento il numero di pontici anche nella Repubblica di Cipro.

Distribuzione geografica

Le regioni (Greco: περιοχές periokhés), le eventuali sezioni sotto-ordinate (Greco: τμήματα tmḗmata) e le città che sono o sono stati fino all'epoca moderna abitati dai greci del Ponto sono elencati sulla base della collocazione geografica e dell'insediamento dominante.

A) In Asia Minore, nei confini storici del Ponto:

  • Amaseia (Greco: Ἀμάσεια Amáseia).
  • Ardassa (Greco: Ἄρδασσα Árdassa).
  • Argyroupolis (Greco: Ἀργυρούπολις Argyroúpolis), comprendente anche Monastir di Atra (Greco: Μοναστὴρ Ἀτρὰς Monastḕr' Atràs) e Mouzena (Greco: Μούζενα Moúzena).
  • Ermpa(g)a (Greco: Ἐρμπα(γ)ᾶ Ermpa(g)ā̂).
  • Fatsa (Greco: Φάτσα Phátsa).
  • Gkioumous Ma(n)ten (Greco: Γκιουμοὺς Μα(ν)τὲν Gkioumoùs Ma(n)tèn).
  • Kavza (Greco: Κάβζα Kábza).
  • Kheriana (Greco: Χερίανα Kheríana).
  • Kerasounta (Greco: Κερασοῦντα Kerasoū̂nta).
  • Kotyora (Greco: Κοτύωρα Kotýōra).
  • Lantik o Laodikeia (Greco Λαντίκ Lantík o Λαοδίκεια Laodíkeia).
  • Merzifounta (Greco: Μερζιφοῦντα Merziphoū̂nta).
  • Neokaisareia (Greco: Νεοκαισάρεια Neokaisáreia).
  • Nikopolis (Greco: Νικόπολις Nikópolis).
  • Ofis (Greco: Ὄφις Óphis).
  • Oinoi (Greco: Οἰνόη Oinóē), comprendente anche Terme (Greco: Τέρμε Térme).
  • Pafra (Greco: Πάφρα Páphra), comprendente anche Alatsam (Greco: Ἀλάτσαμ Alátsam).
  • Resadie (Greco: Ρεσαδιὲ Resadiè).
  • Rizounta (Greco: Ριζοῦντα Rizoū̂nta).
  • Sampsounta (Greco: Σαμψοῦντα Sampsoū̂nta).
  • Sinopi (Greco: Σινώπη Sinṓpē).
  • Soungourlou (Greco: Σουγγουρλοῦ Soungourloū̂).
  • Sourmena (Greco: Σούρμενα Soúrmena).
  • Tokati (Greco: Τοκάτη Tokátē).
  • Trapezounta (Greco: Τραπεζοῦντα Trapezoū̂nta), comprendente anche Drona o Gemoura (Greco: Δρ(ι)ώνα Dr(i)ṓna o Γεμουρᾶ Gemourā̂), Galiana (Greco: Γαλίανα Galíana), Imera (Greco: Ἴμερα Ímera), Kromni (Greco: Κρώμνη Krṓmnē), Matzouka (Greco: Ματζοῦκα Matzoū̂ka), Platana (Greco: Πλάτανα Plátana), Santa (Greco: Σάντα Sánta), Staurin (Greco: Σταυρὶν Staurìn) e Tonia (Greco: Τόνια Tónia).
  • Tsarsampa (Greco: Τσαρσαμπᾶ Tsarsampā̂).
  • Tripolis (Greco: Τρίπολις Trípolis), comprendente anche Elevi o Gkiorele (Greco: Ἐλεβή Elevḗ o Γκιόρελε Gkiórele), Espia (Greco: Ἔσπια Éspia), Kiouroun (Greco: Κιουρτούν Kiourtoún) e Lakhana(s) (Greco: Λαχανᾶ(ς) Lakhanā̂(s)).
  • Vezir-kioprou (Greco: Βεζὴρ-κιοπροῦ Bezḕr-kioproū̂).
  • Zile (Greco: Ζῆλε Zē̂le)

B) In Asia Minore, fuori dai confini storici del Ponto:

  • Ak-Ntag Man[t]en (Greco: Ἄκ-Ντὰγ Μα[ν]τὲν Ák-Ntàg Ma[n]tèn).
  • Anta Pazar (Greco: Ἀντὰ Παζὰρ Antà Pazàr).
  • Baibourti (Greco: Βαϊβούρτη Baïboúrtē).
  • Batoum (Katharevousa: Βατοὺμ Batoùm), ossia l'intera Oblast’ di Batumi Greco: Κυβερνεῖο Βατοὺμ Kyberneī̂o Batoùm), facente parte della cosiddetta Asia Minore Russa dal 1878 al 1918 e suddivisa nei distretti di Artvin o Livana (Greco: Ἀρτβίν Artbín o Λίβανα Líbana) e Batoum, con gli antichissimi insediamenti di Makrou Aigialou (Greco: Μακροῦ Αἰγιαλοῦ Makroū̂ Aigialoū̂) e Apsaros (Greco: Ἄψαρος Ápsaros). I greci pontici di questa regione, sia ellenofoni che turcofoni (Urumi), erano conosciuti, in epoca moderna, come Greci del Caucaso.
  • Erzigkan (Greco: Ἐρζιγκιὰν Erzigkiàn).
  • Erzerum (Greco: Ἐρζερούμ Erzeroúm).
  • Giozgkat (Greco: Γιοζγκὰτ Giozgkàt).
  • Kastamoni (Greco: Κασταμονὴ Kastamonḕ).
  • Kars (Katharevousa: Κὰρς Kàrs), ossia l'intera Oblast’ di Kars (Greco: Κυβερνεῖο Κὰρς Kyberneī̂o Kàrs o Κυβερνεῖο Kαρσοῦντας Kyberneī̂o Karsoū̂ntas), facente parte della cosiddetta Asia Minore Russa dal 1878 al 1918 e suddivisa nei distretti di Artakhan (Greco: Ἀρταχὰν Artakhàn), Kagisman (Greco: Καγισμὰν Kagysmàn), Kars e Olti (Greco: Ὄλτι Ólti). I greci pontici di questa regione, sia ellenofoni che turcofoni (Urumi), erano conosciuti, in epoca moderna, come Greci del Caucaso.
  • Sevasteias (Greco: Σεβάστεια Sebásteia).
  • Tsoroum (Greco: Τσοροὺμ Tsoroùm).

in Crimea e sulle coste settentrionali del Mar d'Azov

nella penisola di Taman', nel Territorio di Krasnodar e sulle coste dell'antica Colchide:

sulle coste sud-occidentali dell'Ucraina e nei Balcani orientali:

Tra i regni che in passato furono governati dai greci del Ponto o notevolmente influenzati dalla cultura di questi: il Ponto, la Bitinia e il regno del Bosforo.

Note

  1. ^ Stephane Dufoix, Diasporas, University of California Press, 2008, p. 40, ISBN 9780520941298.
    «Ad esempio, ci sono ca 2.000.000 I pontiani sono in tutto il mondo, soprattutto in Russia, Ucraina, Turchia, Armenia, Grecia e Germania.»
  2. ^ Ioustinē Phrankoulē-Argyrē, Spyridon, Archbishop of America, 1996 - 1999: the heritage, Hellēnika Grammata, 2006, p. 175.
    «I Greci del Ponto, sradicati e dispersi in tutto il mondo, stanno ora cospirando 2.500.000»

Voci correlate

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Collegamenti esterni

  • Michel Bruneau (ed.), Grecs pontiques: Diaspora, identité, territoires, Centre National de la Recherche Scientifique (Cnrs) Éditions, Paris, 1998 (recensione e presentazione)
  • Nikos Doukas, I Musulmani pontici come obiettivo della Turchia, su e-grammes.gr. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 15 maggio 2006).
  • Sulla cultura pontica dell'Anatolia, su karalahana.com.
  • Il sito ufficiale della federazione Pontica della Grecia, su pontos.gr.
  • Federazione Pontica dell'Australia, su pontos.org.au.
  • Associazione Pontica di Stoccarda, Germania, su pontos-stuttgart.de.
  • Associazione Pontica della Russia Meridionale, su hyos.nostos.gr. URL consultato l'8 settembre 2018 (archiviato dall'url originale il 30 settembre 2007).
  • elenco dei siti pontici, su angelfire.com.
  • Associazione pontica di Francoforte, Germania / Verein der Griechen aus Pontos in Frankfurt, su pontos-ffm.de.
  • Sito internazionale pontico, su pontos.org.
  • Il genocidio greco-pontico, su hr-action.org. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 26 maggio 2006).
  • Genocidio ellenico, su hellenicgenocide.org.
  • Genocidio ellenico: Horton's "Blight of Asia", su hri.org.
  • Internet Radio "Akrites tou Pontou", su sc5.audiorealm.com:11128. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 24 aprile 2006).
  • Musica folk pontica, su dunav.org.il. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 18 aprile 2006).
  • Trebisonda greca: un linguaggio senza lingua, su lahana.org. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale il 29 settembre 2008).
  • Tutto sulla cultura pontica, su karalahana.com. URL consultato il 10 luglio 2006 (archiviato dall'url originale l'11 giugno 2008).
  • Sito internet con una mappa mostra la colonizzazione del Mar Nero da parte dei greci, su transoxiana.org.
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