Gunnar Gunnarsson

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Gunnar Gunnarsson

Gunnar Gunnarsson (Fljótsdalur, 18 maggio 1889 – Reykjavík, 21 novembre 1975) è stato uno scrittore islandese.

Insieme al più giovane Halldór Laxness, Gunnarsson è senz'altro il più importante esponente della letteratura islandese. Nato da una famiglia di contadini, si trasferì da giovane in Danimarca per completare i suoi studi e là iniziò la sua attività letteraria. Dopo l'esordio con la saga La famiglia di Borg (1914), produsse i suoi capolavori: Beati i semplici (1920), Navi sul cielo (1925), La chiesa sulla montagna (1928), L'uccello nero (1929) e Il pastore d'Islanda (1936), il cui titolo originale era Avvento. Tornò nel suo paese d'origine alla vigilia della guerra, nel 1939.

Le sue opere ottennero un grande successo anche in Germania, e grazie alla loro notorietà furono pure tradotte in italiano all'inizio degli anni quaranta.

Scrisse tutti i suoi romanzi in lingua danese e una volta tornato in Islanda iniziò a tradurli lui stesso nella sua lingua madre. È stato più volte candidato al Premio Nobel per la letteratura.

Edizioni italiane

  • La famiglia di Borg, traduzione di Augusto Guidi. Sansoni, Firenze, 1943.
  • Il pastore d'Islanda, traduzione di Maria Valeria d'Avino, Iperborea, Milano, 2016.
  • L'uccello nero, traduzione di Maria Valeria d'Avino, Iperborea, Milano, 2021.

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