Gunnel Vallquist

Gunnel Vallquist

Gunnel Vallquist (Stoccolma, 19 giugno 1918 – Stoccolma, 11 gennaio 2016) è stata una scrittrice e traduttrice svedese.

La sua opera magna è considerata la traduzione del romanzo Alla ricerca del tempo perduto di Marcel Proust[1]. Di formazione cattolica, fu autrice di numerosi saggi e volumi su temi religiosi[2]. Fu un'importante testimone del Concilio Vaticano II, che raccontò sotto forma di reportage tra il 1964 e il 1966.

Biografia

Gunnel Vallquist nacque a Stoccolma nel 1918, figlia del tenente colonnello Johan Gunnar Vallquist (1892-1938) e della traduttrice Lily Söderberg Vallquist (1897-1986)[3][4]. Ebbe una sorella minore, Anne-Marie Edéus (1921-2013), anch'ella traduttrice[5]. Nel 1936, appena diciottenne, Gunnel sposò il militare Folke Diurlin; la coppia si separò nel 1939 e la donna non si risposò mai più[5].

Studiò lingue romanze, storia della letteratura e lingue germaniche settentrionali presso l'Università di Uppsala, conseguendo un Master of Philosophy nel 1946[4][6]. Al termine degli studi, si trasferì in Francia, dove venne in contatto con lo scrittore Sven Stolpe, che la introdusse nell'ambiente letterario[5].

Convertitatasi al cattolicesimo[7], scrisse per alcune riviste e fu in seguito una firma della sezione culturale dei quotidiani Dagens Nyheter e Svenska Dagbladet[8]. Si occupò di promuovere la letteratura francofona in Svezia[4] e a partire dal 1950 tradusse il famoso romanzo di Marcel Proust Alla ricerca del tempo perduto[9][10]. Gunnel Vallquist vi lavorò per oltre vent'anni, producendo un risultato finale che fu fortemente apprezzato dalla critica[1][11][12]. Sue furono anche le versioni in lingua svedese de La prima radice di Simone Weil e Memorie di Adriano di Marguerite Yourcenar[5].

Negli anni cinquanta soggiornò per qualche tempo a Roma; durante questo periodo, scrisse una biografia del politico democristiano Giorgio La Pira. Divenne una nota saggista, occupandosi prevalentemente di tematiche politiche e teologiche; in particolare, viene ricordata come un'accanita sostenitrice dell'ecumenismo[8][13][14]. Fu autrice di una serie in quattro volumi intitolata Dagbok från Rom (Diario da Roma), che venne pubblicata tra il 1964 e il 1966 e trattava in forma di reportage i temi salienti del Concilio Vaticano II, che lei stessa vedeva come un rinnovamento della Chiesa cattolica[8]. Fu una delle poche donne che seguirono da vicino il Concilio[9].

Nel 1982, Gunnel Vallquist venne eletta membro dell'Accademia svedese, succedendo al defunto Anders Österling nel seggio 13[1]; la notizia le giunse mentre si trovava negli Stati Uniti d'America per partecipare ad uno sciopero della fame insieme ad un gruppo di suore a favore del disarmo nucleare, in segno di protesta verso le politiche dell'allora Presidente Ronald Reagan[15]. Fu la quarta donna a divenire membro dell'Accademia[12]. Nel 1981 era stata insignita del titolo onorifico di professore[9]. Restò membro dell'Accademia fino alla morte, sopraggiunta nel gennaio del 2016, all'età di novantasette anni[5][16]. Il suo seggio venne occupato da Sara Stridsberg[17], primo caso in cui una donna fu succeduta da un'altra.

Opere

Gunnel Vallquist nel 1954
  • Vägar till Gud, Stoccolma, Bonnier, 1960.
  • Den oförstådda kärleken, Stoccolma, Bonnier, 1961.
  • Något att leva för, Stoccolma, Bonnier, 1956.
  • Giorgio La Pira: borgmästare och profet, Stoccolma, 1957.
  • Ett bländande mörker, Stoccolma, Bonnier, 1958.
  • Till dess dagen gryr: anteckningar 1950-1958, Stoccolma, Bonnier, 1959.
    • Herre, låt mig få brinna: anteckningar 1950-1958, Skriftserien Silentium, 1650-8149 ; 5, Sturefors, Silentium, 2009, ISBN 9789197403993.
  • Helgonens svar, Stoccolma, Bonnier, 1963.
  • Dagbok från Rom, Stoccolma, Bonnier, 1964-1966.
    • Del 1, Journalistminnen från Vatikankonciliet, Stoccolma, Bonnier, 1964.
    • Del 2, Reformation i Vatikanen?, Stoccolma, Bonnier, 1964.
    • Del 3, Kyrkligt, världsligt, kvinnligt, Stoccolma, Bonnier, 1965.
    • Del 4, Uppbrott, Stoccolma, Bonnier, 1966.
  • Uppbrott, Stoccolma, 1966.
  • Kyrkor i uppbrott, Dialog, 99-0110500-5 ; 4, Stoccolma, Verbum, 1968.
  • Följeslagare: [essayer], Stoccolma, Bonnier, 1975, ISBN 9100400211.
  • Morgon och afton, Stoccolma, Proprius, 1976, ISBN 9171182276.
  • Anders Österling: inträdestal i Svenska akademien, Inträdestal / Svenska akademien, 0346-7759, Stoccolma, Norstedt, 1982, ISBN 9118233910.
  • Sökare och siare: essayer, Stoccolma, Bonnier, 1982, ISBN 9100457310.
  • Steg på vägen, Stoccolma, Bonnier, 1983, ISBN 9100460168.
  • Notiser om Franska akademien, 1985.
  • Helena Nyblom, Svenska akademiens handlingar från år 1986 ; 9, Stoccolma, Norstedt, 1987, ISBN 9118731325.
  • Katolska läroår: Uppsala-Paris-Rom, Stoccolma, Bonnier, 1995, ISBN 9100561266.
  • Ikoner från Novgorod till Ishavet: [en utställning producerad av Bildmuseet, Umeå universitets museum, i samarbete med Umeå kommun, 28 augusti-13 november 1994], Stoccolma, Raster, 1994, ISBN 9187214512.
  • Vad väntar vi egentligen på?: texter om kristen enhet 1968-2002, Stoccolma, Cordia, 2002, ISBN 9170852626.
  • Texter i urval / redaktör: Peter Halldorf, Stoccolma, Cordia, 2008, ISBN 9789152632093.
Gunnel Vallquist con Jan Myrdal nel 1966

Traduzioni

Onorificenze

Note

  1. ^ a b c (SV) Akademiledamoten Gunnel Vallquist död, su svt.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  2. ^ (SV) Gunnel Vallquist, su fokus.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  3. ^ (SV) Personakt för Johan Gunnar Vallquist, Född 1892-03-10 Lunnagården, Vilske-Kleva (R), su kbarosenius.se. URL consultato il 29 marzo 2024 (archiviato dall'url originale il 25 febbraio 2017).
  4. ^ a b c (SV) Gunnel Vallquist, su skbl.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  5. ^ a b c d e (SV) Gunnel Vallquist, 1918–2016, su litteraturbanken.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  6. ^ (EN) Gunnel Vallquist, su nordicwomensliterature.net. URL consultato il 29 marzo 2024.
  7. ^ (SV) Den besvärliga konvertiten, su axess.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  8. ^ a b c Vallquist förkroppsligade den europeiska kulturen, su aftonbladet.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  9. ^ a b c (SV) Gunnel Vallquist in memoriam, su katarinahjemmet.katolsk.no. URL consultato il 29 marzo 2024.
  10. ^ (SV) Kvinnan som gav oss Proust på svenska, su unt.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  11. ^ (SV) Gunnel Vallquist ville leva i korsdrag, su svd.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  12. ^ a b (SV) PÅ SPANING EFTER VALLQUIST, su litteraturbanken.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  13. ^ (SV) Gunnel Vallquist +11.1.2016, su ekibs.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  14. ^ (SV) Gunnel Vallquist brände alla sina brev, su dagen.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  15. ^ (SV) Inträdestal av Sara Stridsberg, su svenskaakademien.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  16. ^ (SV) Akademiledamoten Gunnel Vallquist död, su sverigesradio.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  17. ^ (SV) Ny ledamot i Akademien, su svenskaakademien.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  18. ^ (SV) Georges Bernanos & Gunnel Vallquist (övers.), su litteraturbanken.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  19. ^ (SV) René Descartes, Paul Valéry (red.) & Gunnel Vallquist (övers.), su litteraturbanken.se. URL consultato il 29 marzo 2024.
  20. ^ (SV) ”Svennis” får kungamedalj, su svd.se. URL consultato il 29 marzo 2024.

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Collegamenti esterni

  • (EN) Gunnel Vallquist, su IMDb, IMDb.com. Modifica su Wikidata
Predecessore Seggio 13 all'Accademia svedese Successore
Anders Österling 20 dicembre 1982 - 11 gennaio 2016 Sara Stridsberg
Controllo di autoritàVIAF (EN) 36979109 · ISNI (EN) 0000 0000 5303 6761 · LCCN (EN) n79079332 · GND (DE) 132918579 · BNF (FR) cb12280637f (data) · J9U (ENHE) 987007417540205171 · CONOR.SI (SL) 117155427
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