I Modi

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I 9 frammenti delle copie di Agostino Veneziano conservati al British Museum.[1]

I Modi (conosciuti anche come Le sedici posizioni o con il titolo latino De omnibus Veneris Schematibus) furono un famoso libro erotico del Rinascimento italiano, contenente sedici incisioni che rappresentano in modo esplicito una serie di posizioni sessuali.[2]

I Modi furono il primo caso in Italia di pittura di scene con sesso esplicito pensata per essere messa in commercio.

Prima edizione (1524-7)

La prima edizione venne creata dall'incisore Marcantonio Raimondi, il quale basò le sue 16 immagini di posizioni sessuali su una serie di dipinti erotici che Giulio Romano aveva realizzato su commissione di Federico II Gonzaga, il quale le avrebbe utilizzate per adornare il Palazzo del Te a Mantova.[3] Si ipotizza che Giulio Romano possa essersi ispirato anche ad alcune spintriae di cui era venuto in possesso, cioè delle “tessere, del diametro di 20-23 mm, caratterizzate da varie raffigurazioni erotiche su un lato, accompagnate sull’altro lato da un numerale romano, generalmente da I a XVI”.[4]

Le incisioni vennero pubblicate da Raimondi a Roma sul finire del 1524, ma per ordine di Papa Clemente VII furono radunate e bruciate tutte le copie che si riuscirono a trovare e l'incisore fu imprigionato.

Giulio Romano venne a conoscenza delle incisioni di Raimondi solo quando il poeta Pietro Aretino giunse per vedere i dipinti originali.

Aretino compose 16 espliciti sonetti per accompagnare le incisioni, e al contempo garantì al Raimondi il rilascio dalla prigione. Si ritiene che questa seconda edizione, del 1527, sia la prima in cui le incisioni erotiche erano abbinate a testi altrettanto espliciti, ma si tratta di una supposizione dal momento che anche le copie di questa seconda edizione andarono tutte distrutte per volere della censura papale.

Seconda edizione (1530)

Attorno al 1530, Agostino Veneziano realizzò delle incisioni per sostituire quelle di Raimondi (derivate da Romano).

Le copie originali di questa edizione non sopravvissero, ad eccezione di pochi frammenti nel British Museum, e due copie della posizione 1. Una copia[5] contenente sommarie illustrazioni in xilografia, stampata a Venezia nel 1550[6] e rilegata insieme ad altri testi erotici dell'epoca venne scoperta nel 1920 circa: contiene 15 delle 16 posizioni.[7]

Edizione tarda (1798)

Una nuova serie di incisioni esplicite raffiguranti posizioni sessuali venne realizzata agli inizi del '600 da Camillo Procaccini[8] o più probabilmente da Agostino Carracci per una ristampa più tarda dei poemi di Aretino.[9][10]

Nel 1798 a Parigi fu pubblicato L'Arétin d'Augustin Carrache ou Recueil de postures érotiques ("L'Aretino di Agostino Caracci, o Raccolta di posizioni erotiche"). Le incisioni erano opera di Jacques Joseph Coiny.

Soggetti

Diversi elementi dell'opera suggeriscono una conoscenza erudita dei testi classici, in quanto quasi[11] tutte le coppie ritratte appartengono al mondo greco o romano e spaziano dalle divinità (Giove e Giunone) a celebri amanti (Antonio e Cleopatra). L'artista ha dunque celato l'aspetto osceno, affiancando ad ogni personaggio i suoi tradizionali attributi, come ad esempio:

  • La sfrenatezza e lo sfarzo dei banchetti di Cleopatra, abbandonati in basso a sinistra rispetto alla scena amorosa.
  • Le armi di Achille, anch'esse abbandonate in basso a sinistra.

Tavola dei contenuti

Note: Queste stampe sono creazioni del tardo XVIII secolo, repliche dalle originali (che hanno, in seguito, influenzato l'arte erotica, in particolar modo quella di Paul Avril [1]).

Immagine N. Titolo Figura maschile Figura femminile
1 Venere Genitrice - Venere Genitrice
2 Paride ed Enone Paride Enone
3 Angelica e Medoro Medoro Angelica
4 Il satiro e la ninfa Satiro Ninfa
5 Giulia con un atleta Un atleta Giulia maggiore
6 Ercole e Deianira Ercole Deianira
7 Marte e Venere Marte Venere
8 Il Culto di Priapo Pan, o un satiro maschile Un satiro femminile
9 Antonio e Cleopatra Marco Antonio Cleopatra
10 Bacco e Arianna Bacco Arianna
11 Polieno e Criseide Polieno (personaggio di fantasia) Criseide
12 Un satiro e sua moglie Satiro maschile Satiro femminile
13 Giove e Giunone Giove Giunone
14 Messalina col soprannome di Lisisca Cliente del bordello Messalina
15 Achille e Briseide Achille Briseide
16 Ovidio e Corinna Ovidio Corinna
17 Enea e Didone [accompagnati da un Cupido] Enea Didone
18 Alcibiade e Glicera Alcibiade Glicera
19 Pandora Epimeteo (?) Pandora

Note

  1. ^ British Museum collection database
  2. ^ Walter Kendrick, The Secret Museum, Pornography in Modern Culture (1987:59)
  3. ^ I Modi : le sedici posizioni : un album erotico del Rinascimento italiano / Giulio Romano ... [et al.] pubblicato, tradotto dall'Italiano e commentato da Lynne Lawner. Northwestern University Press, 1988. ISBN 0-7206-0724-8
  4. ^ Alberto Campana, Le spintriae: tessere romane con raffigurazioni erotiche in La donna romana. Immagini e vita quotidiana, atti del convegno (Atina, 7 marzo 2009), Editrice Diana, 2009 (p. 43).
  5. ^ Max Sander, che scoprì il volume, credette che fosse l'originale dell'edizione 1527; altri studiosi contestarono questa affermazione. A History of Erotic Literature, P.J. Kearney, Macmillan 1982.
  6. ^ presa in possesso dal Toscanini nel passato, ora in una collezione privata.
  7. ^ Le immagini in questa edizione a rovescio rispetto ai frammenti del British Museum, chiara evidenza che essi vennero copiati da un gruppo di stampe e non dai dipinti originali.
  8. ^ Francis Haskell, Taste and the Antique, (ISBN 0-300-02641-2).
  9. ^ Erotica in Art - Agostino Carracci in the "History of Art" Archiviato il 25 novembre 2006 in Internet Archive.
  10. ^ IRONIE, articolo sulle incisioni del Carracci (in French)
  11. ^ Eccettuati Medoro e Angelica (dall'Orlando furioso di Ludovico Ariosto).


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Collegamenti esterni

  • Elisa Marianini, ”I Modi” Giulio Romano, Marcantonio Raimondi e Pietro Aretino, su youtube.com.
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