Iacopo Bussolari

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Pasquale Massacra, Fra' Iacopo Bussolari arringa il popolo, Pavia, Pinacoteca Malaspina

Iacopo Bussolari (Pavia, 1312 – Ischia, 1380) è stato un religioso italiano appartenente all'Ordine Agostiniano eremitano.

Nel 1356 si mise a capo di una rivolta popolare che scacciò da Pavia i Beccaria e guidò i pavesi durante l'assedio posto alla città da Galeazzo II Visconti nel 1356. Successivamente, instaurò in città un regime repubblicano ispirato all'esperienza romana di Cola di Rienzo[1]. Ma nel 1359, dopo che Pavia fu presa dai Visconti, venne imprigionato da Galeazzo Visconti[2].

Liberato nel 1373, si recò prima ad Avignone e poi ad Ischia, dove, ospite di suo fratello Bartolomeo Bussolari, vescovo dell'isola, si spense.

Note

  1. ^ (EN) Riccardo Rao, Predicare i valori repubblicani in tempo di signorie: l’umanesimo repubblicano e popolare del frate agostiniano Giacomo Bussolari. URL consultato il 5 febbraio 2019.
  2. ^ (EN) Fabio Romanoni, "Come i Visconti asediaro Pavia". Assedi e operazioni militari intorno a Pavia dal 1356 al 1359, in "Reti Medievali- Rivista", VIII (2007).. URL consultato il 5 febbraio 2019.

Collegamenti esterni

  • Iacopo Bussolari, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana. URL consultato il 25-8-2013.
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