Ipotesi della simulazione

L'ipotesi della simulazione o teoria della simulazione sostiene l'idea che tutta la realtà, inclusi il pianeta Terra e l'universo, non siano altro che una simulazione artificiale. Alcune versioni si basano sullo sviluppo di una realtà simulata, una supposta tecnologia che apparirebbe abbastanza realistica da convincere gli abitanti che la simulazione sia reale. Questa affascinante ipotesi è stata utilizzata come espediente narrativo in molti libri e film di fantascienza.

Origini

La tesi che vede la realtà come illusione affonda le sue radici in lunghi dibattiti filosofici e scientifici. Questa ipotesi scetticista viene elaborata già a partire dall'antichità: alcuni esempi sono il "Butterfly Dream" di Zhuāngzǐ o le dottrine filosofiche e religiose indiane di Māyā.

Ipotesi della simulazione

Nick Bostrom nel 2014

«Molte opere di fantascienza e alcune previsioni di persone che si occupano seriamente di tecnologia e futurologia sembrano supportare l'idea che enormi quantità di potenza di calcolo saranno disponibili in futuro. Supponiamo per un momento che queste previsioni siano corrette; una cosa che le generazioni successive potrebbero fare con i loro computer superpotenti è eseguire simulazioni dettagliate dei loro antenati o di persone come i loro antenati. Dato che questi loro computer sarebbero tanto potenti, potrebbero venire eseguite moltissime simulazioni di questo tipo. Supponiamo che queste persone simulate siano coscienti (come lo sarebbero se le simulazioni fossero sufficientemente dettagliate e se una certa posizione ampiamente accettata nella filosofia della mente fosse corretta). Allora si potrebbe pensare ad una situazione in cui la stragrande maggioranza delle menti come la nostra non appartiene alla razza umana originale, ma sia invece parte di quelle persone simulate dai discendenti tecnologicamente avanzati della razza originale. È quindi possibile affermare che, se fosse così, sarebbe razionale ipotizzare che siamo probabilmente parte di queste menti simulate, piuttosto che di quelle biologiche originali. Pertanto, se non si pensa di vivere attualmente in una simulazione al computer, non si ha il diritto di credere che avremo dei discendenti che avranno la possibilità di condurre varie simulazioni dei propri antenati.»

(Nick Bostrom, Are you living in a computer simulation?, 2003[1])

Nel 2022, il fisico Melvin Vopson, dell’Università di Portsmouth, ha sviluppato una teoria analoga, l'universo simulato, collegandola alla speculazione scientifica nota come fisica dell'informazione, la quale suggerisce che la realtà sia fondamentalmente costituita da frammenti di informazione. Un'ipotesi successiva di Vopson riguarda ciò che ha chiamato "seconda legge della dinamica dell’informazione", o infodinamica, che andrebbe a bilanciare o a invertire la tendenza universale all'entropia.[2].

Note

  1. ^ Bostrom, Nick, Are You Living in a Computer Simulation?, in Philosophical Quarterly, vol. 53, n. 211, 2003, pp. 243–255.
  2. ^ Università di Portsmouth | Melvin M. Vopson; La seconda legge dell’infodinamica e le sue implicazioni per l’ipotesi dell’universo simulato. Anticipi AIP 1 ottobre 2023; 13 (10): 105308.doi.org/10.1063/5.0173278

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