Kommandostab Reichsführer-SS

Il Kommandostab Reichsführer-SS fu un'organizzazione paramilitare, interna alle SS, sotto il controllo personale di Heinrich Himmler.

Istituito nel 1941, prima dell'invasione tedesca dell'Unione Sovietica, fu composto dalle forze di sicurezza Waffen-SS dispiegate nei territori occupati dove furono poi perpetrati diversi omicidi di massa contro ebrei e altri civili.

Funzioni

Fu costituito il 7 aprile 1941 dalle truppe delle Waffen-SS come Einsatzstab ("personale speciale"), alle dirette dipendenze del Reichsführer-SS Heinrich Himmler, e designato il 6 maggio come Kommandostab Reichsführer-SS.[1] A capo dell'organizzazione Himmler nominò Kurt Knoblauch, ufficiale dell'esercito, che diresse il personale delle unità.[2] Lo scopo della formazione era quello di condurre le cosiddette "operazioni di pacificazione" nelle retrovie dell'esercito e nei territori amministrati dai civili (Reichskommissariats).[3]

Prima dell'invasione dell'Unione Sovietica nel giugno 1941, le formazioni sotto il Kommandostab includevano due brigate di fanteria SS motorizzate (1ª e 2ª) e due reggimenti di cavalleria SS che costituivano la Brigata di cavalleria SS, per un totale di circa 25.000 soldati delle Waffen-SS.[1] Le singole unità erano subordinate agli SS- und Polizeiführer locali e venivano utilizzate nelle uccisioni degli ebrei, prigionieri politici e altri cosiddetti "indesiderabili", oltre a contrastare la resistenza locale nelle retrovie. Nella prima funzione le attività dell'unità non si distinguevano da quelle degli squadroni della morte mobili degli Einsatzgruppen e dei reggimenti di polizia dell'Ordnungspolizei.[4][5]

Lo storico Yehoshua Büchler descrisse le formazioni sotto il Kommandostab come “brigate assassine personali di Himmler”.[6]

Note

  1. ^ a b Browning, p. 233.
  2. ^ Hale, pp. 160–162.
  3. ^ Förster, p. 93.
  4. ^ Förster, pp. 92–93.
  5. ^ Stein, pp. 108-109.
  6. ^ Förster, p. 116.

Bibliografia

  • Christopher Browning, The Origins of the Final Solution: The Evolution of Nazi Jewish Policy, September 1939 – March 1942, con il contributo di Jürgen Matthäus, Lincoln, University of Nebraska Press, 2004, pp. 291-292, ISBN 0-803-25979-4.
  • Jürgen Förster, Operation Barbarossa as an Ideological War, in David Cesarani (a cura di), The Final Solution: Origins and Implementation, Routledge, 2002, ISBN 0-415-15232-1.
  • Christopher Hale, Hitler's Foreign Executioners: Europe's Dirty Secret, The History Press, 2011, ISBN 978-0-7524-5974-5. URL consultato il 24 marzo 2017 (archiviato dall'url originale il 23 ottobre 2020).
  • George Stein, The Waffen-SS: Hitler's Elite Guard at War 1939–1945, Cerberus Publishing, 2002 [1966], ISBN 978-1841451008.

Approfondimenti

  • Waitman Wade Beorn, Marching into Darkness: The Wehrmacht and the Holocaust in Belarus, Cambridge, Harvard University Press, 2014, ISBN 978-0-674-72550-8.
  • Brandon, Ray e Lower, Wendy, The Shoah in Ukraine: history, testimony, memorialization, Indiana University Press, 2008, pp. 12, ISBN 978-0-253-35084-8.
  • (DE) Martin Cüppers, Wegbereiter der Shoah: Die Waffen-SS, der Kommandostab Reichsführer-SS und die Judenvernichtung, 1939–1945, Darmstadt, Wissenschaftliche Buchgesellschaft, 2005, ISBN 978-3-534-16022-8.
  • Geoffrey P. Megargee, War of Annihilation: Combat and Genocide on the Eastern Front, 1941, Rowman & Littlefield, 2007, ISBN 978-0-7425-4482-6.
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