L'ombra del segretariato

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Col nome di Ombra del Segretariato si indica il progetto di ampliamento del Segretariato di Chandigarh, opera di Le Corbusier, che ospita la sede dei Ministeri riuniti del Punjab e dell'Haryana. L'ampliamento, progettato dall'architetto italiano Valerio Casali (Roma, 5 agosto 1954) al fine di non alterare l'insieme lecorbusieriano, prevede una costruzione completamente interrata, ma comunque dotata di una copiosa illuminazione naturale.

Il Segretariato, realizzato nei primi anni del 1950, è un edificio di otto piani, lungo 254 metri, posizionato all'estremità nord-ovest del Campidoglio di Chandigarh, che è stato originariamente previsto per ospitare i Ministeri del solo stato del Punjab; il successivo spostamento dei Ministeri dell'Haryana nella stessa sede, ha reso insufficiente lo spazio disponibile e per guadagnare superficie, molte delle logge di facciata, specialmente quelle sul lato nord-ovest dell'edificio, che guarda all'esterno del Campidoglio, sono state chiuse con mezzi precari, deturpando e snaturando il progetto lecorbusieriano.

L'ampliamento prevede la realizzazione di uffici ed archivi per una superficie di circa m² 20.000, a fronte della superficie delle logge da liberare, valutabile in circa m² 4.000. Il nuovo corpo di fabbrica, sviluppato su tre livelli, è posto ai piedi del Segretariato - da qui il nome di Ombra del Segretariato dato al progetto - e per evitare un eccessivo impatto sull'esistente, è completamente interrato e riceve la luce naturale esclusivamente dall'alto.

L'edificio è organizzato su un modulo quadrato di ml. 7,74 di lato - dimensione che fa parte del Modulor, sistema dimensionale elaborato da Le Corbusier - utilizzato alternativamente per spazi aperti e spazi chiusi; al piano superiore, la cui copertura si trova a filo del terreno (I piano interrato), ogni modulo è illuminato direttamente dall'alto, con una superficie illuminante di circa m² 60,00, pari a quella del calpestio ed è provvisto di un sistema di alettoni frangisole orientabili in alluminio. Al piano intermedio (II piano interrato) ogni modulo aperto porta luce a quattro moduli chiusi, ciascuno dei quali dispone di una parete vetrata di ml. 7,74 x 2,96, con una superficie illuminante di m² 23,00 per m² 60,00 di calpestio. Quanto al piano più basso (III piano interrato), utilizzato esclusivamente per depositi, la luce arriva dal calpestio dei moduli aperti, con una superficie illuminante totale pari a circa un quarto di quella del calpestio. Fonti: - Le Corbusier oeuvre complète voll. IV, V, VI - Archivio Valerio Casali - progetto 1321

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