Linaria repens

Progetto:Forme di vita - implementazione Classificazione APG IV.
Il taxon oggetto di questa voce deve essere sottoposto a revisione tassonomica.
Come leggere il tassoboxProgetto:Forme di vita/Come leggere il tassobox
Come leggere il tassobox
Linajola striata
Linaria repens
Classificazione APG IV
DominioEukaryota
RegnoPlantae
(clade)Angiosperme
(clade)Mesangiosperme
(clade)Eudicotiledoni
(clade)Eudicotiledoni centrali
(clade)Asteridi
(clade)Euasteridi I
OrdineLamiales
FamigliaPlantaginaceae
SottofamigliaAntirrhinoideae
TribùAntirrhineae
GenereLinaria
Classificazione Cronquist
DominioEukaryota
RegnoPlantae
SottoregnoTracheobionta
SuperdivisioneSpermatophyta
DivisioneMagnoliophyta
ClasseMagnoliopsida
SottoclasseAsteridae
OrdineScrophulariales
FamigliaScrophulariaceae
TribùAntirrhineae
GenereLinaria
SpecieL. repens
Nomenclatura binomiale
Linaria repens
(L.) Mill., 1798

La Linajola striata (nome scientifico Linaria repens (L.) Mill., 1768) è una pianta appartenente alla famiglia delle Plantaginaceae.[1]

Etimologia

Il nome generico (Linaria) deriva da un nome latino per il lino (linone) e si riferisce alla somiglianza delle foglie di alcune specie di questo genere a quelle della specie Linum usitatissimum.[2][3] L'epiteto specifico (repens) indica che i fusti di questa pianta sono striscianti e radicanti (stoloniferi).[4][5]

Il nome scientifico della specie è stato definito inizialmente da Linneo (1707 – 1778), con la denominazione basionomica Antirrhinum repens, perfezionato successivamente nella denominazione attuale dal botanico scozzese Philip Miller (Chelsea, 1691 – Chelsea, 18 dicembre 1771) nella pubblicazione "Gardeners Dictionary, Edition 8. n. 6. London" del 1768.[6]

Descrizione

Il portamento
Le foglie
Infiorescenza
I fiori

Queste piante arrivano ad una altezza di (2) 3 - 7 dm. La forma biologica è emicriptofita scaposa (H scap), ossia in generale sono piante erbacee, a ciclo biologico perenne, con gemme svernanti al livello del suolo e protette dalla lettiera o dalla neve e sono dotate di un asse fiorale eretto e spesso privo di foglie. Per questa specie sono state riscontrate anche altre forme biologiche come geofita rizomatosa (G rhiz), ossia piante perenni erbacee che portano le gemme in posizione sotterranea; durante la stagione avversa non presentano organi aerei e le gemme si trovano in organi sotterranei come bulbi, tuberi e rizomi, fusti sotterranei dai quali, ogni anno, si dipartono radici e fusti aerei.[7][8][9][10][11][12]

Radici

Le radici sono dei rizomi striscianti.

Fusto

La parte aerea del fusto è eretta, ramosa con superfici glabre.

Foglie

Le foglie, subsessili, lungo il fusto sono disposte in modo opposto in forme verticillate a 4 foglie e densamente embricate. Quelle superiori spesso sono disposte in modo alterno. La lamina, intera, ha delle forme da lineari a lineari-spatolate con apici acuti. La superficie è percorsa da 1 - 3 nervature longitudinali. Dimensione delle foglie: larghezza 1 - 2.5 mm; lunghezza 20 – 40 mm.

Infiorescenza

Le infiorescenze sono formate da densi racemi allungati. L'asse del racemo è glabro. I fiori sono peduncolati. Lunghezza del peduncolo: 2 – 3 mm.

Fiore

X o * K (4-5), [C (4) o (2+3), A 2+2 o 2], G (2), capsula.[8]
  • Il calice, tuboloso-campanulato, più o meno attinomorfo e gamosepalo, è formato da cinque profonde lacinie (o lobi) subuguali più o meno triangolari. Lunghezza del calice: 2 – 3 mm,
  • La corolla, gamopetala e tubolare è del tipo bilabiato, ed è completamente chiusa da un rigonfiamento del labbro superiore (corolla personata). Inoltre uno sperone ricurvo (o un sacco) è presente all'altezza delle fauci della gola della corolla in posizione abassiale. In particolare il labbro posteriore (superiore) è formato da due petali ed è eretto, l'anteriore da tre petali riflessi. Il colore della corolla è chiaro venato di viola. Dimensione della corolla: 9 – 13 mm. Lunghezza dello sperone: 3 – 5 mm.
  • L'androceo è formato da 4 stami didinami tutti fertili. I filamenti sono adnati alla base della corolla e sono inclusi o poco sporgenti. Le antere sono formate da due teche distinte e divaricate e formano una struttura simile ad un anello. La deiscenza è longitudinale attraverso due fessure. I granuli pollinici sono tricolpoporati. Il nettare si trova nello sperone e può essere raggiunto solamente dagli insetti che riescono a entrare nelle fauci chiuse dal rigonfiamento del labbro superiore.
  • Il gineceo è bicarpellare (sincarpico - formato dall'unione di due carpelli connati). L'ovario è supero con placentazione assile e forma da ovoidi a subglobose. Gli ovuli per loculo sono numerosi, hanno un solo tegumento e sono tenuinucellati (con la nocella, stadio primordiale dell'ovulo, ridotta a poche cellule).[13] Lo stilo ha uno stigma da capitato a fortemente bilobo.
  • Fioritura: da giugno a settembre.

Frutti

Il frutto è una capsula globosa lunga come il calice. I semi, numerosi e colorati di marrone-grigio, hanno delle forme ellissoidi (a tre angoli) e sono reticolato-rugosi (raramente possono avere anche una stretta ala). Al momento della maturazione i semi fuoriescono da due fori (opercoli) che si aprono nella parte superiore del frutto (capsula porocida). Dimensione della capsula: 3 – 5 mm.

Riproduzione

Distribuzione e habitat

Distribuzione della pianta
(Distribuzione regionale[15] – Distribuzione alpina[12])

Fitosociologia

Dal punto di vista fitosociologico alpino Linaria repens appartiene alla seguente comunità vegetale:[12]

  • Formazione: comunità delle fessure, delle rupi e dei ghiaioni.
  • Classe: Adiantetea
  • Ordine: Galeopsietalia
  • Alleanza: Galeopsion segetum

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa specie (Plantaginaceae) comprende 113 generi con 1800 specie[8] (oppure secondo altri Autori 114 generi e 2400 specie[9], o anche 117 generi e 1904 specie[16] o 90 generi e 1900 specie[17]) ed è suddivisa in tre sottofamiglie e oltre una dozzina di tribù. Il genere della specie di questa voce appartiene alla sottofamiglia Antirrhinoideae (tribù Antirrhineae) e si compone di oltre 150 specie distribuite dal Nord America, Europa e Asia.[7]

La specie Linaria repenss fino a poco tempo fa era circoscritta nella famiglia Veronicaceae o Scrophulariaceae a seconda dei vari Autori.[7] L'attuale posizione tassonomica è stata realizzata con i nuovi sistemi di classificazione filogenetica (classificazione APG).[17]

Il basionimo per questa specie è: Antirrhinum repens L., 1753.[12]

Il numero cromosomico di L. repens è: 2n = 12.[18]

Filogenesi

Classificazioni recenti[19][20] assegnano la specie di questa voce alla sect. Speciosae (Benth.) Wettst.. Attualmente in base alle ultime ricerche di tipo filogenetico le specie del genere Linaria sono distribuite in 6 cladi. La specie L. repens si trova all'interno del quinto clade che insieme al sesto clade formano un "gruppo fratello" e rappresentano il "core" del genere. Inoltre L. repens insieme alle specie Linaria capraria Moris & De Not. e Linaria purpurea (L.) Mill. potrebbe formare un "gruppo fratello" al gruppo "Linaria virgata group" che insieme formano il core del quinto clade.[21]

Sinonimi

Questa entità ha avuto nel tempo diverse nomenclature. L'elenco seguente indica alcuni tra i sinonimi più frequenti:[1]

  • Antirrhinum gallioides Vent.
  • Antirrhinum intermedium Steud.
  • Antirrhinum monspessulanum L.
  • Antirrhinum repens L.
  • Antirrhinum repens var. monspessulanum (L.) Pers.
  • Antirrhinum striatum Lam
  • Linaria blanca Pau
  • Linaria monspessulana (L.) Mill.
  • Linaria repens var. blanca (Pau) O.Bolòs & Vigo
  • Linaria striata (Lam.) DC.
  • Orontium supinum Willemet ex Steud.

Altre notizie

La linaria striata in altre lingue è chiamata nei seguenti modi:

  • (DE) Gestreiftes Leinkraut
  • (FR) Linaire striée
  • (EN) Pale Toadflax

Note

  1. ^ a b The Plant List, http://www.theplantlist.org/tpl1.1/record/kew-2499819 Titolo mancante per url url (aiuto). URL consultato il 4 maggio 2018.
  2. ^ David Gledhill 2008, pag. 238.
  3. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato l'8 aprile 2018.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 328.
  5. ^ Botanical names, su calflora.net. URL consultato il 4 maggio 2018.
  6. ^ The International Plant Names Index, su ipni.org. URL consultato il 4 maggio 2018.
  7. ^ a b c Kadereit 2004, pag. 380.
  8. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 493.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 852.
  10. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 546.
  11. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 699.
  12. ^ a b c d Aeschimann et al. 2004, Vol. 2 - pag. 206.
  13. ^ Musmarra 1996.
  14. ^ Pignatti 1982, Vol. 2 - pag. 522.
  15. ^ Conti et al. 2005, pag. 123.
  16. ^ Olmstead 2012.
  17. ^ a b Angiosperm Phylogeny Website, su mobot.org. URL consultato il 15 gennaio 2017.
  18. ^ Tropicos Database, su tropicos.org. URL consultato il 4 maggio 2018.
  19. ^ Sutton 1988.
  20. ^ Saez et al. 2009.
  21. ^ Mazuecos et al. 2013.

Bibliografia

  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia. Volume secondo, Bologna, Edagricole, 1982, pag.541, ISBN 978-88-20623-12-8.
  • Alfio Musmarra, Dizionario di botanica, Bologna, Edagricole, 1996.
  • Richard Olmstead, A Synoptical Classification of the Lamiales, 2012.
  • Kadereit J.W, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume VII. Lamiales., Berlin, Heidelberg, 2004.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, p. 496, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • D. C. Albach, H. M. Meudt and B. Oxelman, Piecing together the “new” Plantaginaceae, in American Journal of Botany, vol. 92, n. 2, 2005, pp. 297-315 (archiviato dall'url originale il 30 novembre 2016).
  • F.Conti, G. Abbate, A.Alessandrini, C.Blasi, An annotated checklist of the Italian Vascular Flora, Roma, Palombi Editore, 2005, ISBN 88-7621-458-5.
  • D.Aeschimann, K.Lauber, D.M.Moser, J-P. Theurillat, Flora Alpina., Bologna, Zanichelli, 2004.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
  • Mario Fernández-Mazuecos, José Luis Blanco-Pastor and Pablo Vargas, A Phylogeny of Toadflaxes (Linaria Mill.) Based on Nuclear Internal Transcribed Spacer Sequences: Systematic and Evolutionary Consequences, in International Journal of Plant Sciences, vol. 174, n. 2, 2013, pp. 234-249.
  • D.A. Sutton, A revision of the tribe Antirrhineae, Oxford, Oxford University Press, 1988.
  • L. Saez & M. Bernal, Linaria Mill, in Flora Iberica, vol. 13, Madrid, 2009.

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Wikispecies
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Linaria repens
  • Collabora a Wikispecies Wikispecies contiene informazioni su Linaria repens

Collegamenti esterni

  • Linaria repens The Plant List - Checklist Database
  • Linaria repens EURO MED - PlantBase Checklist Database
  • Linaria repens IPNI Database
  Portale Biologia
  Portale Botanica