Longyearbyen

Longyearbyen
località
Longyearbyen – Stemma
Longyearbyen – Veduta
Longyearbyen – Veduta
Veduta sul villaggio
Localizzazione
StatoBandiera della Norvegia Norvegia
   Bandiera delle Svalbard e Jan Mayen Svalbard e Jan Mayen
Amministrazione
GovernatoreArild Olsen (PLN)
Lingue ufficialinorvegese
Territorio
Coordinate78°13′N 15°38′E / 78.216667°N 15.633333°E78.216667; 15.633333 (Longyearbyen)
Coordinate: 78°13′N 15°38′E / 78.216667°N 15.633333°E78.216667; 15.633333 (Longyearbyen)
Altitudine4 m s.l.m.
Superficie242,86 km²
Abitanti2 150 (2016)
Densità8,85 ab./km²
Località confinantiNessuna
Altre informazioni
LingueRusso
Cod. postale9170
Prefisso+47
Fuso orarioUTC+1
TargaSJ
Nome abitantiNorvegesi
Cartografia
Mappa di localizzazione: Svalbard
Longyearbyen
Longyearbyen
Sito istituzionale
Modifica dati su Wikidata · Manuale

Longyearbyen è la città più popolosa delle isole Svalbard, con circa 2.144 abitanti. È situata a 78°13′ N 15°33′ E ed è la sede della residenza del Governatore (Sysselmannen, dal 2021 Sysselmester).

È il centro abitato con più di 1.000 abitanti più a nord del mondo.[1]

Geografia fisica

Territorio

Sezione vuotaQuesta sezione sull'argomento centri abitati della Norvegia è ancora vuota. Aiutaci a scriverla!

Clima

Il sole di mezzanotte illumina la città approssimativamente per poco più di 4 mesi, dal 19 aprile al 23 agosto, nei quali il sole è sopra l'orizzonte per 24 ore al giorno. Il sole rimane sotto l'orizzonte dal 26 ottobre al 16 febbraio, ma la notte polare ufficialmente (durante la quale il sole è almeno 6 gradi sotto l'orizzonte e non vi è nemmeno il crepuscolo civile) inizia il 14 novembre e finisce il 29 gennaio. In realtà, a causa dell'ombra prodotta dalle montagne, il sole non è visibile a Longyearbyen fino a circa l'8 marzo. L'ultima apparizione del sole di mezzanotte avviene durante la notte tra il 23 ed il 24 agosto, mentre la prima mezzanotte di buio totale, a causa dei crepuscoli estremamente lenti, avviene tra il 5 ed il 6 settembre.

Il clima delle Isole Svalbard è il risultato di un clima artico temperato dalla Corrente del Nord Atlantico. La parte più calda e più umida dell'arcipelago è Nordenskiöld Land, a causa dalla convergenza di aria mite e umida da Sud e aria fredda da Nord. Le temperature medie estive sono in genere di 3-7 °C (37-45 °F), mentre le medie invernali più elevate possono arrivare da -11 a -13 °C (da 12 a 9 °F). La neve copre in genere la città da novembre a marzo. La temperatura più alta mai registrata a Longyearbyen è stata 21,3 °C (70,3 °F) nel mese di luglio 1979, mentre la più bassa è stata -46,3 °C (-51,3 °F) nel marzo 1986.

Le temperature estremamente rigide hanno indotto l’amministrazione locale a emettere un'ordinanza che vieta la sepoltura all’interno del paese. L’inconsueto provvedimento è stato motivato a seguito di una importante epidemia avvenuta nel 1917-20 e del successivo ritrovamento di virus “ancora attivi” nei tessuti prelevati da corpi riesumati a distanza di anni, risultati ancora intatti. La normale decomposizione dei cadaveri, infatti, viene impedita dalle condizioni climatiche e con essa la distruzione dei microrganismi. Tanto è bastato all'umorismo anglosassone per etichettare Longyearbyen come “La cittadina dove è vietato morire”.[2]

Storia

Il villaggio fu fondato nel 1906 da John Munro Longyear, proprietario principale della Arctic Coal Company of Boston. Longyearbyen, che fu distrutta nel 1943 dai tedeschi e successivamente ricostruita dopo la Seconda guerra mondiale, è il centro amministrativo sito più a nord del mondo.

Società

La popolazione di Longyearbyen ammontava al 1º gennaio 2012 a 2115 abitanti, così distribuiti:

Paese 1º gennaio 2009[3] 1º gennaio 2010[4] 1º gennaio 2011[5] 1º gennaio 2012[6]
Norvegia 1792 1744 1695 1738
Thailandia 92 96 97 104
Svezia 43 53 58 76
Russia 21 29 34 34
Danimarca 12 14 12 19
Germania 26 24 20 16
Croazia 10 11 12 14
Altri Paesi 89 81 89 114
Totale 2085 2052 2017 2115

Cultura

Media

L'ambientazione della serie televisiva britannica Fortitude è ispirata alla città di Longyearbyen e alle Isole Svalbard, pur essendo girata in Islanda.[7]

Economia

Nonostante le dimensioni relativamente ridotte, la cittadina di Longyearbyen gode, grazie al suo stato di sede amministrativa, di molti dei privilegi di una grande città: è sede di un aeroporto internazionale, l'Aeroporto Svalbard (LYR), attivo dal 14 agosto 1975, e dal 1993 di un centro universitario per gli studi artici, l'Universitetssenteret på Svalbard, o UNIS. È presente inoltre il museo etnografico Svalbard Museum e l'Airship Museum, con reperti e documenti relativi al volo del dirigibile Italia e all'operazione di recupero dei superstiti[8].

Ad un chilometro dal centro di Longyearbyen si trova lo Svalbard Global Seed Vault (in italiano "Deposito sotterraneo globale dei semi di Svalbard"), un importante centro/museo che ha la funzione di fornire una rete di sicurezza contro la perdita botanica accidentale del "patrimonio genetico tradizionale" delle sementi. È costituito da tre sale di 27 metri di lunghezza, 10 di larghezza e 6 di altezza. Le chiusure hanno porte di acciaio di notevole spessore e la struttura in calcestruzzo è capace di resistere ad una eventuale guerra nucleare o ad un incidente aereo.

Negli ultimi due decenni (2000 e 2010), grazie allo sviluppo del turismo alle isole Svalbard, la cittadina si è popolata di numerosi hotel, ristoranti, negozi e soprattutto di tour operator locali che offrono soggiorni ed escursioni nei panoramici e suggestivi dintorni della località.

Note

  1. ^ (EN) Elisabeth Rosenthal, A Speck of Sunlight Is a Town’s Yearly Alarm Clock, in The New York Times, 3 marzo 2008. URL consultato il 22 giugno 2020.
  2. ^ http://news.bbc.co.uk/2/hi/programmes/from_our_own_correspondent/7501691.stm
  3. ^ Folkemengde i de norske bosettingene på Svalbard, etter kjønn og bosted utenfor Svalbard. 1. januar 2009 [collegamento interrotto], su Statistisk sentralbyrå. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  4. ^ Folkemengde i de norske bosettingene på Svalbard, etter kjønn og bosted utenfor Svalbard. 1. januar 2010 [collegamento interrotto], su Statistisk sentralbyrå. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  5. ^ Folkemengde i de norske bosetningene på Svalbard, etter kjønn og bosted utenfor Svalbard 1. januar 2011 (Rettet 28. oktober 2011) [collegamento interrotto], su Statistisk sentralbyrå. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  6. ^ Folkemengde i de norske bosetningene på Svalbard, etter kjønn og bosted utenfor Svalbard 1. januar 2012 [collegamento interrotto], su Statistisk sentralbyrå. URL consultato il 7 febbraio 2013.
  7. ^ Freezing weather, psychotic polar bears and a murderer on the prowl... Welcome to Fortitude
  8. ^ Fonte: La Stampa, 25.05.2014, "Salvate Nobile: lo ordina l'assicurazione"

Voci correlate

Altri progetti

Altri progetti

  • Wikimedia Commons
  • Wikivoyage
  • Collabora a Wikimedia Commons Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su Longyearbyen
  • Collabora a Wikivoyage Wikivoyage contiene informazioni turistiche su Longyearbyen

Collegamenti esterni

  • (ENFR) Mission Svalbard Foto di Longyearbyen e Bjorndalen
  • (EN) UNIS - Università delle Svalbard, su unis.no.
  • (EN) Museo con sede in Longyearbyen sulla storia dei tre dirigibili (America, Norge, Italia) partiti dalle Isole Svalbard, su spitsbergenairshipmuseum.com. URL consultato il 13 settembre 2013 (archiviato dall'url originale il 26 giugno 2017).
  • (EN) Borealis Livecam Longyearbyen, su longyearbyen.kystnor.no.
Controllo di autoritàVIAF (EN) 158379637 · GND (DE) 4099794-7 · J9U (ENHE) 987007564793405171
  Portale Norvegia: accedi alle voci di Wikipedia che parlano della Norvegia