Il 27 febbraio 1973papa Paolo VI lo nominò arcivescovo titolare e pro-nunzio Apostolico in Corea.[1] Il 25 marzo successivo, ricevette la consacrazione episcopale dal cardinale Jean-Marie Villot.
Il 24 ottobre 1978papa Giovanni Paolo II lo nominò pro-nunzio apostolico a Capo Verde, in Niger, in Senegal e nell'Alto Volta, nonché delegato apostolico nel Mali, nella Guinea-Bissau e in Mauritania.[2] Quando la Santa Sede riorganizzò il corpo diplomatico del continente africano, le cariche di pro-nunzio nell'Alto Volta[3] e in Niger[4] furono riassegnate a Justo Mullor García, rispettivamente il 2 maggio e il 25 agosto 1979. Contestualmente, il 3 giugno 1980 il titolo di Dossena in Mali fu modificato da quello di Delegato Apostolico a quello di pro-nunzio apostolico.[5]
Il 30 dicembre 1985 lo stesso papa Giovanni Paolo II lo nominò nunzio apostolico in Perù, dove alcuni esponenti della gerarchia ecclesiastica locale lamentarono la sua eccessiva ingerenza nelle nomine episcopali.[6][senza fonte]
Il 2 marzo 1994 venne inviato come nunzio apostolico in Slovacchia[7], dove l'8 febbraio 2001 fu sostituito da Henryk Józef Nowacki, terminando il proprio servizio nel corpo diplomatico.[8]
Morì a Campagnola Cremasca il 9 settembre 2007 all'età di 82 anni. Dopo le esequie, la salma venne tumulata nella cripta dei vescovi nel duomo di Crema. Gli è intitolata una via del suo comune natale.[9]