Manuele Crisolora

Manuele Crisolora

Manuele Crisolora, noto anche come Emanuele Crisolora (in greco antico: Μανουὴλ Χρυσολωρᾶς?; Costantinopoli, 8 luglio 1360 – Costanza, 15 aprile 1415), è stato un umanista bizantino.

La fama di Crisolora fu dovuta all'intensa attività di umanista svolta nell'Europa occidentale nei primi anni del Quattrocento; compì infatti svariati viaggi in Italia nel tentativo di riavvicinare l'Impero bizantino, ormai assediato su più fronti dall'esercito turco, agli stati europei e in particolare allo Stato Pontificio. Durante questi viaggi a sfondo diplomatico, l'intellettuale esportò la cultura greca antica e diede nuovo impulso alla conoscenza del greco, creando attorno a sé una cerchia di studiosi.

Biografia

Manuele Crisolora nacque a Costantinopoli nel 1360[1]. La sua era una famiglia di antica nobiltà e prosperità. Durante la vita, strinse un'importante amicizia con l'imperatore Manuele II Paleologo, all'incirca suo coetaneo e grande amante della cultura.

Il rapporto di fiducia che si instaurò con il basileus gli fruttò una serie di incarichi diplomatici negli stati dell'Europa occidentale, e in particolare in Italia. Compì numerosi viaggi nella penisola, il primo dei quali può essere datato intorno al 1394-1395, durante il quale visitò Venezia nel tentativo di stringere un'alleanza contro le armate turche.

Da Venezia giunse poi a Firenze, dove, nel 1397, gli venne offerta una cattedra di greco presso lo Studium, e dove tenne regolarmente lezione fino al 1400, anno in cui si spostò a Pavia per ricongiungersi all'imperatore Manuele II Paleologo.

Nel 1403 Crisolora tornò a Costantinopoli accompagnato dall'umanista italiano Guarino Veronese.

Nel 1407 ripartì dalla capitale bizantina per un lungo viaggio in Europa, che lo portò a visitare Venezia, Genova, Parigi, Londra e la Spagna, nel disperato quanto tardivo tentativo di riallacciare i rapporti dell'impero con le corti europee; le sue missioni, tuttavia, non portarono ad alcun risultato concreto, e nel 1410 ritornò a Costantinopoli.

Nello stesso anno decise di tornare a Bologna, e nel 1411 si trasferì a Roma con la corte papale, dove compose la sua opera più nota, Roma parte del cielo - Confronto fra l'Antica e la Nuova Roma, un testo estremamente significativo se letto alla luce della sua attività diplomatica.

Nel 1413 si recò a Lugano per un'ambasceria presso l'imperatore Sigismondo[senza fonte] per stabilire la data del Concilio di Costanza. Durante lo svolgimento della riunione, perorò con molta passione la causa della riunificazione dell'Impero bizantino con gli stati europei in funzione anti-turca.

Morì il 15 aprile 1415 e venne seppellito a Costanza.

Opere

  • Erotemata - una grammatica greca che propone nel metodo di studio una semplificazione della didattica, in particolare per quanto concerne la morfologia nominale.
  • Una traduzione latina della Repubblica di Platone.
  • Roma parte del cielo - Confronto fra l'Antica e la Nuova Roma.
  • Una serie di lettere e alcuni trattati di non provata autenticità.

Note

  1. ^ Antonio Rollo, Un Tetravangelo appartenuto a Manuele Crisolora e una nota con la sua data di nascita, in STUDI MEDIEVALI E UMANISTICI, XV - 2017.

Bibliografia

  • Émile Legrand: Notice biographique sur Manuel Chrysoloras, Paris 1894.
  • Remigio Sabbadini, CRISOLORA, Manuele, in Enciclopedia Italiana, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana, 1931. Modifica su Wikidata
  • Manuele Crisolora, in Treccani.it – Enciclopedie on line, Roma, Istituto dell'Enciclopedia Italiana.

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