Mario Tiddia

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Mario Tiddia
Tiddia al Cagliari nel 1964
Nazionalità Bandiera dell'Italia Italia
Altezza 170 cm
Peso 70 kg
Calcio
Ruolo Allenatore (ex difensore)
Termine carriera 1968 - giocatore
1998 - allenatore
Carriera
Giovanili
19??-19??  Olbia
Squadre di club1
1957-1958  Olbia? (?)
1958-1968  Cagliari201 (0)
1967[1]   Chicago Mustangs? (?)
Carriera da allenatore
1975-1976  Cagliari
1978-1981  Cagliari
1981-1982  Pescara
1982-1983  Torres
1983-1984  Cagliari
1987-1988  Cagliari
1989-1990  La Palma
1991-1992  Selargius
1992-1993  Civitavecchia
1997-1998  Monteponi Iglesias
1 I due numeri indicano le presenze e le reti segnate, per le sole partite di campionato.
Il simbolo → indica un trasferimento in prestito.
 
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Mario Tiddia (Sarroch, 5 maggio 1936Sarroch, 5 agosto 2009) è stato un calciatore e allenatore di calcio italiano, di ruolo difensore.

Ha legato la sua carriera al Cagliari, di cui divenne un simbolo sia da giocatore sia da allenatore.

Biografia

Cugino dell'arcivescovo Pier Giuliano Tiddia,[2] era soprannominato "Cincinnato" per il fatto di alternare l'attività di allenatore a quella di agricoltore.[3]

Da tempo malato, scomparve nella sua città natale il 5 agosto 2009. A lui è intitolato lo stadio comunale di Sarroch.

Carriera

Giocatore

Da giocatore, dopo gli inizi nell'Olbia, rimase al Cagliari per oltre un decennio: attraversò il periodo della retrocessione in Serie C nella stagione 1959-1960 e quello della prima promozione in Serie A dei sardi nel 1963-1964, della quale fu uno degli artefici, fino al sesto posto in Serie A nella stagione successiva. In carriera ha totalizzato complessivamente 58 presenze in Serie A e 98 in Serie B.

Con i cagliaritani Tiddia ebbe anche una esperienza nel campionato nordamericano organizzato nel 1967 dalla United Soccer Association e riconosciuto dalla FIFA, in cui i sardi giocarono nelle vesti del Chicago Mustangs, ottenendo il terzo posto nella Western Division.[4]

Allenatore

Dopo essere stato per diversi anni viceallenatore del Cagliari, guidò in momenti diversi la squadra rossoblù, sia in esperienze poco brillanti come la retrocessione in Serie B della stagione 1975-1976, sia rendendosi protagonista del ritorno nella massima serie nel 1979. In Serie A ottenne un nono e un sesto posto, quest'ultimo nella stagione 1980-1981.

Oltre al Cagliari allenò anche il Pescara in B e la Torres in Serie C2. Nel 1983fu richiamato dal Cagliari, appena retrocesso in serie cadetta, ma fallì la promozione. Nel 1987-1988 tornò nuovamente sulla panchina dei rossoblù, nel frattempo finiti in Serie C1, subentrando a stagione in corso e ottenendo la salvezza. Riuscì nell'impresa di salvare il La Palma, la seconda squadra della città cagliaritana, nella sua unica stagione in C2. Dopo un'ultima esperienza in Serie D con il Grosseto, chiuse la carriera di allenatore.

Riconoscimenti

Il Cagliari lo ha inserito nella sua Hall of Fame.[5]

Palmarès

Giocatore

Cagliari: 1961-1962 (girone B)

Note

  1. ^ Il Cagliari fu interamente ingaggiato per disputare il campionato USA 1967 nelle veci dei Chicago Mustangs.
  2. ^ Don Pier Giuliano Tiddia, arcivescovo emerito di Oristano, è prete da 65 anni
  3. ^ Addio Cincinnato! Il Cagliari piange la morte di Tiddia, su goal.com.
  4. ^ The Year in American Soccer - 1967, su homepages.sover.net. URL consultato il 12 giugno 2014 (archiviato dall'url originale il 28 marzo 2019).
  5. ^ Hall of fame Cagliari Calcio (PDF), su cagliaricalcio.com. URL consultato il 5 novembre 2019 (archiviato dall'url originale il 1º luglio 2012).

Altri progetti

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Collegamenti esterni

  • (DEENIT) Mario Tiddia (calciatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (DEENIT) Mario Tiddia (allenatore), su Transfermarkt, Transfermarkt GmbH & Co. KG. Modifica su Wikidata
  • (ENESCA) Mario Tiddia, su BDFutbol.com. Modifica su Wikidata
  • Dario Marchetti (a cura di), Mario Tiddia, su Enciclopediadelcalcio.it, 2011.
  • Mario Tiddia, su nasljerseys.com.
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