Melocanninae

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Melocanninae
Ochlandra travancorica
Classificazione APG IV
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
(clade) Angiosperme
(clade) Mesangiosperme
(clade) Monocotiledoni
(clade) Commelinidae
Ordine Poales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Bambusoideae
Tribù Bambuseae
Sottotribù Melocanninae
Classificazione Cronquist
Dominio Eukaryota
Regno Plantae
Sottoregno Tracheobionta
Superdivisione Spermatophyta
Divisione Magnoliophyta
Classe Liliopsida
Sottoclasse Commelinidae
Ordine Cyperales
Famiglia Poaceae
Sottofamiglia Bambusoideae
Tribù Bambuseae
Sottotribù Melocanninae
Benth., 1881
Generi
  • Annamocalamus
  • Cephalostachyum
  • Davidsea
  • Melocanna
  • Neohouzeaua
  • Ochlandra
  • Pseudostachyum
  • Schizostachyum
  • Stapletonia
  • Teinostachyum

Melocanninae Benth., 1881 è una sottotribù di piante spermatofite monocotiledoni appartenente alla famiglia delle Poacee (sottofamiglia Bambusoideae).[1][2][3]

Etimologia

Il nome della sottotribù deriva dal suo genere tipo Melocanna Trin. la cui etimologia è formata da due parole: "melo" (= mela) e "canna" (= fusto dei bambù).[4] Il nome scientifico della sottotribù è stato definito dal botanico inglese George Bentham (22 settembre 1800 – 10 settembre 1884) nella pubblicazione "Journal of the Linnean Society of London, Botany." (19: 31. 24 Dec 1881) del 1881.[5]

Descrizione

Il portamento
Cephalostachyum pergracile
I culmi
Schizostachyum brachycladum
Le foglie
Ochlandra scriptoria
Spighetta generica con tre fiori diversi
  • Il portamento delle specie di questa sottotribù è arbustivo con culmi legnosi eretti o pendenti (altezza 8 metri in Annamocalamus). In Davidsea i culmi sono inarcati. La base dei culmi è di tipo simpodiale. Le radici in genere sono del tipo fascicolato derivate da corti rizomi pachimorfi (in Melocanna sono allungati). I culmi sono vuoti. I nodi sono gonfi. Gli internodi sono affusolati. I rami possono essere molti per nodo.[1][6][7][8][9][10][11][12][13]
  • Le foglie lungo il culmo sono disposte in modo alterno, sono distiche e si originano dai vari nodi. Sono composte da una guaina, una ligula e una lamina. Le venature sono parallelinervie (quelle trasversali possono non essere visibili e distinte). La nervatura centrale è di tipo complesso. La sezione trasversale delle foglie è asimmetrica attorno alla nervatura centrale, con un insieme di prominenti cellule a forma di bolla su un solo lato, creando un contorno concavo sul lato della nervatura centrale e convesso sull'altro. L'epidermide adassiale è priva di stomi (sono ben presenti su quella abassiale).
  • Foglie del culmo: le guaine sono persistenti, auricolate e fimbriate (oppure no) con forme triangolari. In alcune specie le guaine sono ondulate vicino all'apice. Le ligule sono membranose e cigliate. La forma delle lamine è oblunga o ovata con portamento orizzontale o riflesso.
  • Foglie del fogliame: le lamine delle foglie in genere sono provviste di una stretta striscia (senza cera) lungo il margine abassiale.
  • Glume: le glume sono corte, persistenti con forme lanceolate e apici mucronati. Nelle ascelle delle glume si possono trovare delle gemme.
  • Palee: le palee all'apice sono dentate e possono avere due punte.
  • Lemma: i lemmi hanno delle forme lanceolate o oblunghe con apici mucronati. Sono privi di carena e sono senza ali.
  • Formula fiorale. Per la famiglia di queste piante viene indicata la seguente formula fiorale:[6]
  • , P 2, A (1-)3(-6), G (2–3) supero, cariosside.
  • Il perianzio è ridotto e formato da 0 - 5 lodicule, delle squame, poco visibili (forse relitto di un verticillo di 3 sepali).
  • L'androceo è composto da 6 stami (in Ochlandra sono numerosi da 15 a 120) ognuno con un breve filamento libero (in Neohouzeaua sono fusi), una antera e due teche. Le antere sono basifisse con deiscenza laterale. Il polline è monoporato.
  • I frutti sono del tipo cariosside, ossia sono dei piccoli chicchi indeiscenti, orbicolari o globosi, nei quali il pericarpo è formato da una sottile parete che circonda il singolo seme. In particolare il pericarpo, carnoso e succulento, è fuso al seme ed è aderente, ma anche libero. L'endocarpo non è indurito e l'ilo è lungo e lineare. L'embrione è provvisto di epiblasto. I margini embrionali della foglia si sovrappongono. La fessura scutellare è assente.

Riproduzione

  • Impollinazione: in generale le erbe delle Poaceae sono impollinate in modo anemogamo. Gli stigmi piumosi sono una caratteristica importante per catturare meglio il polline aereo.
  • Riproduzione: la fecondazione avviene fondamentalmente tramite l'impollinazione dei fiori (vedi sopra).
  • Dispersione: i semi cadendo (dopo aver eventualmente percorso alcuni metri a causa del vento –dispersione anemocora) a terra sono dispersi soprattutto da insetti tipo formiche (disseminazione mirmecoria).

Distribuzione e habitat

La distribuzione delle specie di questo gruppo varia dall'Asia alle isole del Pacifico con climi da temperati a tropicali.

Tassonomia

La famiglia di appartenenza di questa sottotribù (Poaceae) comprende circa 650 generi e 9.700 specie (secondo altri Autori 670 generi e 9.500[9]). Con una distribuzione cosmopolita è una delle famiglie più numerose e più importanti del gruppo delle monocotiledoni e di grande interesse economico: tre quarti delle terre coltivate del mondo produce cereali (più del 50% delle calorie umane proviene dalle graminacee). La famiglia è suddivisa in 11 sottofamiglie, il gruppo di questa voce è descritto al'interno della sottofamiglia Bambusoideae (tribù Bambuseae).[1][6]

Filogenesi

La sottotribù Melocanninae, insieme ad alcune altre sottotribù della tribù Bambuseae (Bambusinae, Greslaniinae, Dinochloinae, Holttumochloinae, Hickeliinae, Racemobambosinae e Temburongiinae) è descritta all'interno del "clade paleotropicale". Buona parte delle specie di questo gruppo sono esaploidi o superiori con una storia poliploide che coinvolge antenati che erano strettamente legati all'antenato delle Arundinarieae (la tribù "basale" della sottofamiglia Bambusoideae).[3]

Dalle varie analisi di tipo filogenetico risulta che la sottotribù Melocanninae è monofiletica e "gruppo fratello" di tutti gli altri bambù legnosi paleotropicali. I caratteri principali di questa sottotribù sono: l'ovario glabro con uno stilo allungato, esile e cavo e una chiglia a forma di "S" nelle foglie del fogliame.[14]

Le Sinapomorfie per questo gruppo sono:[1]

  • lo stilo è allungato e cavo;
  • l'ovario è glabro;
  • la sezione trasversale delle foglie è asimmetrica attorno alla nervatura centrale, con un insieme di prominenti cellule a forma di bolla su un solo lato, creando un contorno concavo sul lato della nervatura centrale e convesso sull'altro.

Sinapomorfie relative ai singoli generi:[1]

Il cladogramma seguente, tratto dallo studio citato[2] e semplificato, mostra la struttura filogenetica della sottotribù per alcuni generi:

Davidsea

Schizostachyum

Melocanna

Pseudostachyum

Cephalostachyum

Il numero cromosomico delle specie di questa sottotribù é: 2n = 72.[1]

Composizione della sottotribù

La sottotribù si compone di 9 generi e 85 specie:[1][3]

Genere Specie Distribuzione
Annamocalamus
H. N. Nguyen, N.-H. Xia & V. T. Tran, 2013[15]
Una specie:
Annamocalamus kontumensis H. N. Nguyen, N.-H. Xia & V. T. Tran
Vietnam
Cephalostachyum
Munro, 1868
12 Asia sud-orientale
Davidsea
Soderstr. & R. P. Ellis, 1988
Una specie:
Davidsea attenuata (Thwaites) Soderstr. & R. P. Ellis
Sri Lanka
Melocanna
Trin., 1820
2 Dall'India orientale alla Birmania
Neohouzeaua
A. Camus, 1922
7 Dalle zone temperate a quelle tropicali asiatiche
Ochlandra
Thwaites, 1864
9 India del sud e Sri Lanka
Pseudostachyun
Munro, 1868
Una specie:
Pseudostachyun polymorphum Munro
Bhutan, Cina, India, Myanmar e Vietnam
Schizostachyum
Nees, 1829
50 Dall'Asia alle isole del Pacifico
Stapletonia
P. Singh, S. S. Dash e P. Kumari, 2009
Una specie:
Stapletonia arunachalensis (H.B. Naithani) P. Singh, S.S. Dash e P. Kumari
India
Teinostachyum
Munro, 1868
2 Birmania e India

Note

  1. ^ a b c d e f g Kellogg 2015, pag. 184.
  2. ^ a b Zhang et al. 2016, pag. 122.
  3. ^ a b c Soreng et al. 2017, pag.283.
  4. ^ David Gledhill 2008, pag. 89 e 256.
  5. ^ Indices Nominum Supragenericorum Plantarum Vascularium, su plantsystematics.org. URL consultato l'11 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 27 agosto 2013).
  6. ^ a b c Judd et al 2007, pag. 311.
  7. ^ Pignatti 1982, Vol. 3 - pag. 451.
  8. ^ Motta 1960, Vol. 2 - pag. 346.
  9. ^ a b Strasburger 2007, pag. 814.
  10. ^ Pasqua et al 2015, pag. 467.
  11. ^ Kew - GrassBase - The Online World Grass Flora, su static1.kew.org. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  12. ^ eFloras - Flora of China, su efloras.org. URL consultato il 12 dicembre 2018.
  13. ^ BPG 2012, pag. 7.
  14. ^ Chokth 2014.
  15. ^ Candollea 68(1):159-165. 2013, su bioone.org, p. Annamocalamus H. N. Nguyen, N.-H. Xia & V. T. Tran, a New Genus of Bamboo (Poaceae) from Vietnam. URL consultato il 12 dicembre 2018.

Bibliografia

  • Elizabeth A. Kellogg, The Families and Genera of Vascular Plants, Volume XIII. Flowering Plants. Monocots. Poaceae., St. Louis, Missouri, USA, 2015.
  • Judd S.W. et al, Botanica Sistematica - Un approccio filogenetico, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2007, ISBN 978-88-299-1824-9.
  • Sandro Pignatti, Flora d'Italia., Bologna, Edagricole, 1982, ISBN 88-506-2449-2.
  • Giacomo Nicolini, Enciclopedia Botanica Motta., Milano, Federico Motta Editore., 1960.
  • Strasburger E, Trattato di Botanica. Volume secondo, Roma, Antonio Delfino Editore, 2007, ISBN 88-7287-344-4.
  • G. Pasqua, G. Abbate e C. Forni, Botanica Generale - Diversità vegetale, Padova, Piccin Nuova Libraria, 2015, ISBN 978-88-299-2718-0.
  • Grass Phylogeny Working Group, Phylogeny and Classification of Poaceae (PDF), in Annals of the Missouri Botanical Garden, vol. 88, n. 3, 2001, pp. 373-457. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 6 marzo 2016).
  • Jeffery M. Saarela et al., A 250 plastome phylogeny of the grass family (Poaceae): topological support under different data partitions (PDF), in PeerJ, vol. 4299, 2018, pp. 1-71. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 20 dicembre 2019).
  • Robert J. Soreng et al., A worldwide phylogenetic classi?cation of the Poaceae (Gramineae) II: An update and a comparison of two 2015 classi?cations, in JSE - Journal of Systematics and Evolution, vol. 55, n. 4, 2017, pp. 259-290.
  • Emmet J. Judziewicz & Lynn G. Clark, Classification and Biogeography of New World Grasses: Anomochlooideae, Pharoideae, Ehrhartoideae, and Bambusoideae (PDF), in Aliso: A Journal of Systematic and Evolutionary Botany, vol. 23, 1 (25), 2007, pp. 303-314. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 28 luglio 2018).
  • Xian-Zhi Zhang, Chun-Xia Zeng, Peng-Fei Ma, Thomas Haevermans, Yu-Xiao Zhang, Li-Na Zhang, Zhen-Hua Guo, De-Zhu Li, Multi-locus plastid phylogenetic biogeography supports the Asian hypothesis of the temperate woody bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Elsevier - Molecular Phylogenetics and Evolution, vol. 96, 2016, pp. 118-129.
  • Xueqin Wang, Xiaying Ye, Lei Zhao, Dezhu Li, Zhenhua Guo & Huifu Zhuang, Genome-wide RAD sequencing data provide unprecedented resolution of the phylogeny of temperate bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in Scientific Reports, vol. 7, 2017, pp. 1-11.
  • Bamboo Phylogeny Group, An Updated Tribal and Subtribal Classification of the Bamboos (Poaceae: Bambusoideae) (PDF), in The Journal of the American Bamboo Society, vol. 25, 2012, pp. 1-10. URL consultato il 13 dicembre 2018 (archiviato dall'url originale il 7 novembre 2018).
  • Hathairat Chokthaweepanich, Phylogenetics and Evolution of the Paleotropical Woody Bamboos (Poaceae: Bambusoideae: Bambuseae), in Iowa State University, 2014.

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