Metodo delle variazioni delle costanti

In analisi matematica, il metodo di variazione delle costanti o metodo di Lagrange è una procedura generale che consente di determinare l'integrale generale di un'equazione differenziale lineare di qualunque ordine e qualunque sia la funzione continua f ( t ) {\displaystyle f(t)} che costituisce il termine noto. Questo metodo risulta applicabile laddove si riescano a determinare n soluzioni indipendenti dell'equazione omogenea associata e delle primitive di opportune funzioni che forniscono la soluzione di un sistema.

Il metodo è qui illustrato inizialmente per equazioni del primo e del secondo ordine, e quindi generalizzato a equazioni di ordine n arbitrario. La variabile da cui dipende la funzione incognita y {\displaystyle y} è chiamata in tutti gli esempi t {\displaystyle t} .

Equazioni del primo ordine

Una equazione differenziale lineare del primo ordine in forma normale è del tipo:

y ( t ) + a ( t ) y ( t ) = f ( t ) {\displaystyle y'(t)+a(t)y(t)=f(t)} .

Il metodo di variazione delle costanti consiste nella ricerca di soluzioni del tipo:

y ~ ( t ) = c ( t ) e A ( t ) {\displaystyle \displaystyle {\tilde {y}}(t)=c(t)e^{-A(t)}} .

Tale forma è suggerita dalla soluzione y o ( t ) {\displaystyle y_{o}(t)} dell'equazione omogenea associata:

y ( t ) + a ( t ) y ( t ) = 0 {\displaystyle y'(t)+a(t)y(t)=0}

che, per separazione delle variabili, si ottiene essere nella forma:

y o ( t ) = C e A ( t ) {\displaystyle y_{o}(t)=Ce^{-A(t)}} ,

dove A ( t ) {\displaystyle A(t)} è una primitiva di a ( t ) {\displaystyle a(t)} e C {\displaystyle C} è una costante arbitraria. Il motivo per cui il metodo si chiama così è dovuto al fatto che, per la soluzione dell'equazione completa, la costante C {\displaystyle C} viene trasformata in una funzione del tempo c ( t ) {\displaystyle c(t)} da determinare.

Il metodo consiste essenzialmente nella sostituzione di y ~ ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}(t)} nell'equazione differenziale originaria. Per effettuare la sostituzione, è necessario calcolare innanzitutto la derivata prima, usando la regola di Leibniz:

y ~ ( t ) = c ( t ) y ( t ) + c ( t ) y ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}'(t)=c'(t)y(t)+c(t)y'(t)}

Sostituendo quanto appena ricavato nell'equazione di partenza si ottiene:

c ( t ) y ( t ) + c ( t ) y ( t ) + a ( t ) y ~ = f ( t ) {\displaystyle c'(t)y(t)+c(t)y'(t)+a(t){\tilde {y}}=f(t)} ,

da cui, sostituendo:

c ( t ) e A ( t ) c ( t ) a ( t ) e A ( t ) + c ( t ) a ( t ) e A ( t ) = f ( t ) {\displaystyle c'(t)e^{-A(t)}-c(t)a(t)e^{-A(t)}+c(t)a(t)e^{-A(t)}=f(t)} .

Semplificando si ottiene:

c ( t ) e A ( t ) = f ( t ) {\displaystyle c'(t)e^{-A(t)}=f(t)} .

Moltiplicando ambo i membri per e A ( t ) {\displaystyle e^{A(t)}} e integrando si ha:

c ( t ) = f ( t ) e A ( t ) d t + D {\displaystyle c(t)=\int f(t)e^{A(t)}dt+D} ,

dove D {\displaystyle D} è una costante arbitraria. Pertanto si ottiene l'insieme di soluzioni particolari:

y ~ = c ( t ) e A ( t ) = e A ( t ) f ( t ) e A ( t ) d t + D e A ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}=c(t)e^{-A(t)}=e^{-A(t)}\int f(t)e^{A(t)}dt+De^{-A(t)}}

in cui si può scegliere la soluzione particolare più semplice, cioè quella in cui D = 0 {\displaystyle D=0} .

L'integrale generale è ottenuto sommando tale soluzione particolare y ~ ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}(t)} alla soluzione y o ( t ) {\displaystyle y_{o}(t)} dell'equazione omogenea associata ricavata in precedenza, ottenendo:

y ( t ) = y ~ ( t ) + y o ( t ) = e A ( t ) f ( t ) e A ( t ) d t + C e A ( t ) {\displaystyle y(t)={\tilde {y}}(t)+y_{o}(t)=e^{-A(t)}\int f(t)e^{A(t)}dt+Ce^{-A(t)}} .

A questo punto l'unica difficoltà è il calcolo di un integrale che può non essere immediato, o, addirittura, non risolvibile con metodi analitici.

Si riconosce immediatamente la coerenza con due casi particolari. Per l'equazione omogenea, ponendo f ( t ) = 0 {\displaystyle f(t)=0} si ottiene y ( t ) = C e A ( t ) {\displaystyle y(t)=Ce^{-A(t)}} , che ne è soluzione; nel caso di coefficiente costante a ( t ) = A {\displaystyle a(t)=A} si riconosce che la soluzione è in termini dell'esponenziale e A t {\displaystyle e^{-At}} .

Esempio

Per integrare l'equazione

y + 2 t y = t {\displaystyle y'+2ty=t}

è sufficiente riconoscere che a ( t ) = 2 t {\displaystyle a(t)=2t} (la cui primitiva è A ( t ) = t 2 {\displaystyle A(t)=t^{2}} ), che f ( t ) = t {\displaystyle f(t)=t} e sostituire nell'integrale generale ottenendo la soluzione generale:

y ( t ) = e t 2 t e t 2 d t + C e t 2 = 1 2 e t 2 e t 2 + C e t 2 = 1 2 + C e t 2 {\displaystyle y(t)=e^{-t^{2}}\int te^{t^{2}}dt+Ce^{-t^{2}}={\frac {1}{2}}e^{-t^{2}}e^{t^{2}}+Ce^{-t^{2}}={\frac {1}{2}}+Ce^{-t^{2}}}

che può essere verificata per sostituzione nell'equazione differenziale data. Eventuali condizioni aggiuntive possono poi essere utilizzate per ottenere il valore di C {\displaystyle C} .

Equazioni del secondo ordine

Una equazione differenziale del secondo ordine è del tipo:

y ( t ) + a ( t ) y ( t ) + b ( t ) y ( t ) = f ( t ) {\displaystyle y''(t)+a(t)y'(t)+b(t)y(t)=f(t)}

Il metodo di variazione delle costanti in questo caso consiste nella ricerca di soluzioni del tipo:

y ~ = c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) {\displaystyle \displaystyle {\tilde {y}}=c_{1}(t)y_{1}(t)+c_{2}(t)y_{2}(t)}

costruite a partire da due soluzioni y 1 ( t ) {\displaystyle y_{1}(t)} e y 2 ( t ) {\displaystyle y_{2}(t)} dell'equazione omogenea associata:

y ( t ) + a ( t ) y ( t ) + b ( t ) y ( t ) = 0 {\displaystyle y''(t)+a(t)y'(t)+b(t)y(t)=0}

Poiché spesso l'equazione omogenea associata è di più semplice risoluzione, questo metodo risulta essere utile in molti casi concreti.

Il metodo consiste essenzialmente nella sostituzione di y ~ {\displaystyle {\tilde {y}}} nell'equazione differenziale originaria. Per effettuare la sostituzione, è necessario calcolare innanzitutto la derivata prima, usando la regola di Leibniz:

y ~ ( t ) = c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}'(t)=c_{1}'(t)y_{1}(t)+c_{2}'(t)y_{2}(t)+c_{1}(t)y_{1}'(t)+c_{2}(t)y_{2}'(t)}

Al fine di semplificare i calcoli, si impone la condizione seguente:

c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) = 0 {\displaystyle c_{1}'(t)y_{1}(t)+c_{2}'(t)y_{2}(t)=0}

Questo fa sì che risulti:

y ~ = c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}'=c_{1}(t)y_{1}'(t)+c_{2}(t)y_{2}'(t)}

e di conseguenza:

y ~ = c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}''=c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t)+c_{1}(t)y_{1}''(t)+c_{2}(t)y_{2}''(t)}

Sostituendo quanto appena ricavato nell'equazione di partenza si ottiene:

( c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) ) + a ( c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) ) + b ( c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) ) = f ( t ) {\displaystyle (c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t)+c_{1}(t)y_{1}''(t)+c_{2}(t)y_{2}''(t))+a(c_{1}(t)y_{1}'(t)+c_{2}(t)y_{2}'(t))+b(c_{1}(t)y_{1}(t)+c_{2}(t)y_{2}(t))=f(t)}

e quindi:

c 1 ( t ) ( y 1 ( t ) + a y 1 ( t ) + b y 1 ( t ) ) + c 2 ( t ) ( y 2 ( t ) + a y 2 ( t ) + b y 2 ( t ) ) + ( c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) ) = f ( t ) {\displaystyle c_{1}(t)(y_{1}''(t)+ay_{1}'(t)+by_{1}(t))+c_{2}(t)(y_{2}''(t)+ay_{2}'(t)+by_{2}(t))+(c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t))=f(t)}

I primi due addendi sono identicamente nulli, poiché y 1 ( t ) {\displaystyle y_{1}(t)} e y 2 ( t ) {\displaystyle y_{2}(t)} sono soluzioni dell'equazione omogenea, quindi il tutto si riduce a:

c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) = f ( t ) {\displaystyle c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t)=f(t)}

Tutto ciò porta allo studio del sistema lineare di due equazioni nelle incognite c 1 {\displaystyle c_{1}'} e c 2 {\displaystyle c_{2}'} :

{ c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) = 0 c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) = f ( t ) {\displaystyle \left\{{\begin{matrix}c_{1}'(t)y_{1}(t)+c_{2}'(t)y_{2}(t)=0\\c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t)=f(t)\end{matrix}}\right.}

Il determinante della matrice:

( y 1 ( t ) y 2 ( t ) y 1 ( t ) y 2 ( t ) ) {\displaystyle \left({\begin{matrix}y_{1}(t)&y_{2}(t)\\y_{1}'(t)&y_{2}'(t)\end{matrix}}\right)}

è il wronskiano di y 1 ( t ) {\displaystyle y_{1}(t)} e y 2 ( t ) {\displaystyle y_{2}(t)} : questo è nullo se e solo se le due soluzioni sono dipendenti. Ne segue che in questo caso non è mai nullo, ed il sistema ha sempre una soluzione, data da:

c 1 ( t ) = y 2 ( t ) f ( t ) y 2 ( t ) y 1 ( t ) y 1 ( t ) y 2 ( t ) c 2 ( t ) = y 1 ( t ) f ( t ) y 2 ( t ) y 1 ( t ) y 1 ( t ) y 2 ( t ) {\displaystyle c_{1}'(t)={\frac {-y_{2}(t)f(t)}{y_{2}'(t)y_{1}(t)-y_{1}'(t)y_{2}(t)}}\qquad \qquad c_{2}'(t)={\frac {y_{1}(t)f(t)}{y_{2}'(t)y_{1}(t)-y_{1}'(t)y_{2}(t)}}}

Integrando c 1 ( t ) {\displaystyle c_{1}'(t)} e c 2 ( t ) {\displaystyle c_{2}'(t)} si può ottenere a scelta o una soluzione particolare dell'equazione di partenza (integrando definitamente) o l'integrale generale dell'equazione di partenza (integrando indefinitamente).

Equazioni di ordine n

Nel caso di equazioni di ordine n:

y ( n ) ( t ) + a n 1 ( t ) y ( n 1 ) ( t ) + + a 0 ( t ) y ( t ) = f ( t ) {\displaystyle y^{(n)}(t)+a_{n-1}(t)y^{(n-1)}(t)+\cdots +a_{0}(t)y(t)=f(t)}

si considerano le n soluzioni indipendenti dell'equazione omogenea e si cerca una soluzione particolare dell'equazione nella forma:

y ~ = c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + + c n ( t ) y n ( t ) {\displaystyle {\tilde {y}}=c_{1}(t)y_{1}(t)+c_{2}(t)y_{2}(t)+\cdots +c_{n}(t)y_{n}(t)}

Si risolve quindi il sistema lineare nelle n incognite c i ( t ) {\displaystyle c_{i}'(t)} :

{ c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + + c n ( t ) y n ( t ) = 0 c 1 ( t ) y 1 ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( t ) + + c n ( t ) y n ( t ) = 0 c 1 ( t ) y 1 ( n 2 ) ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( n 2 ) ( t ) + + c n ( t ) y n ( n 2 ) ( t ) = 0 c 1 ( t ) y 1 ( n 1 ) ( t ) + c 2 ( t ) y 2 ( n 1 ) ( t ) + + c n ( t ) y n ( n 1 ) ( t ) = f ( t ) {\displaystyle {\begin{cases}c_{1}'(t)y_{1}(t)+c_{2}'(t)y_{2}(t)+\cdots +c_{n}'(t)y_{n}(t)=0\\c_{1}'(t)y_{1}'(t)+c_{2}'(t)y_{2}'(t)+\cdots +c_{n}'(t)y_{n}'(t)=0\\\cdots \cdots \cdots \cdots \\c_{1}'(t)y_{1}^{(n-2)}(t)+c_{2}'(t)y_{2}^{(n-2)}(t)+\cdots +c_{n}'(t)y_{n}^{(n-2)}(t)=0\\c_{1}'(t)y_{1}^{(n-1)}(t)+c_{2}'(t)y_{2}^{(n-1)}(t)+\cdots +c_{n}'(t)y_{n}^{(n-1)}(t)=f(t)\end{cases}}}

Il determinante di questo sistema viene detto determinante wronskiano e, come sopra, si può dimostrare che è sempre non nullo a partire dall'indipendenza delle soluzioni dell'equazione omogenea. Si determinano le funzioni incognite integrando gli n termini soluzioni del sistema di cui sopra, per ricavare l'integrale generale dell'equazione.

Nello specifico, data un'equazione ordinaria lineare non omogenea:

y ( n ) ( t ) + i = 0 n 1 a i ( t ) y ( i ) ( t ) = b ( t ) {\displaystyle y^{(n)}(t)+\sum _{i=0}^{n-1}a_{i}(t)y^{(i)}(t)=b(t)}

sia y 1 ( t ) , , y n ( t ) {\displaystyle y_{1}(t),\ldots ,y_{n}(t)} un sistema fondamentale di soluzioni della corrispondente equazione omogenea:

y ( n ) ( t ) + i = 0 n 1 a i ( t ) y ( i ) ( t ) = 0 {\displaystyle y^{(n)}(t)+\sum _{i=0}^{n-1}a_{i}(t)y^{(i)}(t)=0}

Allora una soluzione particolare dell'equazione non omogenea è data da:

y p ( t ) = i = 1 n c i ( t ) y i ( t ) {\displaystyle y_{p}(t)=\sum _{i=1}^{n}c_{i}(t)y_{i}(t)}

dove c i ( t ) {\displaystyle c_{i}(t)} sono funzioni differenziabili che si assume soddisfino le condizioni:

i = 1 n c i ( t ) y i ( j ) ( t ) = 0 j = 0 , , n 2 {\displaystyle \sum _{i=1}^{n}c_{i}'(t)y_{i}^{(j)}(t)=0\qquad j=0,\ldots ,n-2}

Considerando la soluzione particolare dell'equazione omogenea, differenziando ripetutamente e utilizzando le condizioni precedenti:

y p ( j ) ( t ) = i = 1 n c i ( t ) y i ( j ) ( t ) j = 0 , , n 1 {\displaystyle y_{p}^{(j)}(t)=\sum _{i=1}^{n}c_{i}(t)y_{i}^{(j)}(t)\qquad j=0,\ldots ,n-1}

Con un'ultima differenziazione si ha:

y p ( n ) ( t ) = i = 1 n c i ( t ) y i ( n 1 ) ( t ) + i = 1 n c i ( t ) y i ( n ) ( t ) {\displaystyle y_{p}^{(n)}(t)=\sum _{i=1}^{n}c_{i}'(t)y_{i}^{(n-1)}(t)+\sum _{i=1}^{n}c_{i}(t)y_{i}^{(n)}(t)}

Sostituendo quindi la soluzione particolare nell'equazione di partenza e applicando le ultime due relazioni si ottiene:

i = 1 n c i ( t ) y i ( n 1 ) ( t ) = b ( t ) {\displaystyle \sum _{i=1}^{n}c_{i}'(t)y_{i}^{(n-1)}(t)=b(t)}

Questa equazione e la precedente sono sistemi lineari che possono essere risolti con la regola di Cramer:

c i ( t ) = W i ( t ) W ( t ) i = 1 , , n {\displaystyle c_{i}'(t)={\frac {W_{i}(t)}{W(t)}}\qquad i=1,\ldots ,n}

dove W ( t ) {\displaystyle W(t)} è il wronskiano del sistema fondamentale di soluzioni e W i ( t ) {\displaystyle W_{i}(t)} è il wronskiano del sistema fondamentale con l'i-esima colonna rimpiazzata da ( 0 , 0 , , b ( t ) ) {\displaystyle (0,0,\ldots ,b(t))} .

La soluzione particolare dell'equazione non omogenea può essere scritta come:

y p ( t ) = i = 1 n y i ( t ) W i ( t ) W ( t ) d t {\displaystyle y_{p}(t)=\sum _{i=1}^{n}y_{i}(t)\,\int {\frac {W_{i}(t)}{W(t)}}dt}

Bibliografia

  • (EN) Earl A. Coddington e Norman Levinson, Theory of Ordinary Differential Equations, New York, McGraw-Hill, 1955.
  • (EN) W. E. Boyce e R. C. DiPrima, Elementary Differential Equations and Boundary Value Problems 8th Edition, Wiley Interscience, 1965., pages 186-192, 237-241
  • (EN) Gerald Teschl, Ordinary Differential Equations and Dynamical Systems, Providence, American Mathematical Society.

Voci correlate

Collegamenti esterni

  • (EN) variation of parameters, su Enciclopedia Britannica, Encyclopædia Britannica, Inc. Modifica su Wikidata
  • (EN) Eric W. Weisstein, Metodo delle variazioni delle costanti, su MathWorld, Wolfram Research. Modifica su Wikidata
  • (EN) N.Kh. Rozov, Variation of constants, in Encyclopaedia of Mathematics, Springer e European Mathematical Society, 2002.
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