Naftochinone
Le informazioni riportate non sono consigli medici e potrebbero non essere accurate. I contenuti hanno solo fine illustrativo e non sostituiscono il parere medico: leggi le avvertenze.
Naftochinone | |
---|---|
Nome IUPAC | |
1,4-diidro-1,4-dichetonaftalene | |
Nomi alternativi | |
1,4-naftochinone
| |
Caratteristiche generali | |
Formula bruta o molecolare | C10H6O2 |
Massa molecolare (u) | 158,16 |
Aspetto | solido cristallino bruno-verdastro |
Numero CAS | 130-15-4 |
Numero EINECS | 204-977-6 |
PubChem | 8530 |
SMILES | C1=CC=C2C(=O)C=CC(=O)C2=C1 |
Proprietà chimico-fisiche | |
Densità (g/cm3, in c.s.) | 1,42 |
Solubilità in acqua | 0,09 g/l a 298 K |
Indicazioni di sicurezza | |
Simboli di rischio chimico | |
pericolo | |
Frasi H | 330 - 311 - 301 - 315 - 319 - 317 - 400 |
Consigli P | 280 - 273 - 309+310 - 302+352 - 304+340 - 305+351+338 [1] |
Modifica dati su Wikidata · Manuale |
L'1,4-naftochinone (o naftochinone) è un chinone derivato dal naftalene. È un composto aromatico, la sua molecola è planare.
A temperatura ambiente è un solido bruno-verdastro dall'odore caratteristico; poco solubile in acqua, si scioglie bene in etanolo e nei comuni solventi organici.
Trova uso nella sintesi di molti composti organici di chimica fine (farmaci, coloranti, etc.), e come inibitore radicalico.
Le vitamine K sono derivati naturali del naftochinone.
Il naftochinone è tossico (LD50 nel topo: 190 mg/kg), e ha un'azione irritante per contatto e inalazione.
Nell'uomo è sintetizzato dalla flora batterica intestinale (Colon).
Note
- ^ scheda dell'1,4-naftochinone su IFA-GESTIS
Voci correlate
Altri progetti
Altri progetti
- Wikizionario
- Wikimedia Commons
- Wikizionario contiene il lemma di dizionario «naftochinone»
- Wikimedia Commons contiene immagini o altri file su naftochinone
V · D · M | |||||||||
---|---|---|---|---|---|---|---|---|---|
Solubili in grasso |
| ||||||||
Solubili in acqua |
|
Portale Chimica
Portale Medicina