Nazionale di bob del Liechtenstein

Bandiera del Liechtenstein
Liechtenstein
Sport Bob
Federazione Bobverband Liechtenstein (BVL)
Confederazione IBSF
Codice CIO LIE

La nazionale di bob del Liechtenstein è la selezione che rappresenta il Liechtenstein nelle competizioni internazionali di bob.

La squadra ha preso parte a tre edizioni dei Giochi olimpici invernali.[1]

Storia

Moritz Heidegger e Weltin Wolfinger in azione a Cortina d'Ampezzo 1956
L'incidente di Michael Klingler a Vancouver 2010
Quentin Sanzo, medaglia di bronzo con il monobob alle Olimpiadi giovanili di Losanna 2020

Ai Giochi di Garmisch-Partenkirchen 1936 il barone Eduard Theodor von Falz-Fein e Eugen Büchel gareggiarono nella gara del bob a due, finendo al 18º posto, il che venne visto come un grande successo per il piccolo paese.[2]

Alle Olimpiadi di Cortina d'Ampezzo 1956, Moritz Heidegger e Weltin Wolfinger giunsero ultimi al termine della seconda delle quattro manche e quindi non sono ripartiti. Due settimane dopo, i due atleti parteciparono ad una gara a St. Moritz-Celerina. Durante la discesa il bob sbandò facendo crollare la pista: a seguito di ciò il bob si è ribaltato più volte. Nonostante indossasse il casco, Moritz Heidegger fu colpito duramente alla nuca dai paraurti. Il presidente dell'Associazione del Liechtenstein, Eduard von Falz-Fein, portò immediatamente Heidegger all'ospedale di Samedan. Tuttavia, Heidegger non riprese più conoscenza e morì pochi giorni dopo. Per questo motivo in Liechtenstein lo sport del bob fu temporaneamente vietato.[3]

Nel 1989 venne fondato il Gründung des Bob & Skeleton Club Liechtenstein per riprendere la pratica sportiva: realizzate le strutture necessarie, negli anni successivi si ottennero alcuni discreti risultati, che portarono alla partecipazione a gare di Coppa del Mondo, Coppa Europa e Coppa America.[4]

I bobbisti liechtensteinesi riuscirono a qualificarsi per i Giochi di Vancouver 2010, tuttavia nella prima manche della gara olimpica il bob a due di Michael Klingler e Thomas Dürr si ribaltò a metà della discesa, facendo cadere il frenatore sulla pista, mentre in seguito il bob riusci a rimettersi in piedi e arrivare in fondo al traguardo. Klingler riportò però una commozione cerebrale, compromettendo anche la partecipazione del bob a quattro, che non disputò la gara.[5]

Nel 2014 la Federazione di bob e skeleton liechtensteinese aggiunse una sezione dedicata al monobob, anche ler promuovere la partecipazione dei giovani atleti. Gabriel Ospelt riuscì così a qualificarsi per i Giochi Olimpici della Gioventù di Lillehammer 2016 (7º posto), mentre il diciassettenne Quentin Sanzo vinse la medaglia di bronzo ai Giochi olimpici giovanili di Losanna 2020.[4]

Partecipazione ai giochi olimpici invernali

Bob a quattro uomini

Anno Città classifica Composizione
2010 Vancouver DNS Michael Klingler, Jürgen Berginz, Thomas Dürr, Richard Wunder

Bob a due uomini

Anno Città classifica Composizione
1936 Garmisch-Partenkirchen 18° Eduard Theodor von Falz-Fein, Eugen Büchel
1956 Cortina d'Ampezzo DNF Moritz Heidegger, Weltin Wolfinger
2010 Vancouver DNF Michael Klingler, Thomas Dürr

Note

  1. ^ (EN) Lichtenstein in Bobsleigh, su olympedia.org. URL consultato il 28 ottobre 2023 (archiviato il 28 ottobre 2023).
  2. ^ (DE) Gunnar Meinhardt, „Hitler verhielt sich wie ein Psychopath“, su Welt, 26 febbraio 2018.
  3. ^ (DE) Herbert Oehri, Die Heidegger-Tragödie von Triesen, 22 aprile 2013. URL consultato il 5 ottobre 2023 (archiviato il 30 novembre 2022).
  4. ^ a b (DE) Die Geschichte des Bobsports in Liechtenstein, su Bobverband Liechtenstein. URL consultato il 5 ottobre 2023 (archiviato il 4 agosto 2023).
  5. ^ Four-man Bobsled goes on without Liechtenstein, su losv.li (archiviato dall'url originale il 26 febbraio 2010).

Voci correlate

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