Ninšubur

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Antico sigillo accadico rappresentante Inanna che poggia il piede sul dorso di un leone, mentre Ninšubur le sta di fronte in segno di obbedienza. Ca. 2334-2154 a.C.

Ninšubur ( 𒀭𒊩𒌆𒋚, nota anche come Ninshubur, Ninshubar o Nincubura)[1] era la sukkal o la seconda in comando della dea Inanna nella mitologia sumera. Il suo nome significa "Regina d'Oriente" in antico sumero. Proprio come Iris o Hermes nella successiva mitologia greca, Ninšubur era una messaggera per gli altri dei.

Ninšubur accompagnava Inanna come vassalla e amica durante i suoi numerosi exploit. Aiutò Inanna a combattere i demoni di Enki dopo il furto dei sacri me da parte di Inanna stessa. Più tardi, quando Inanna rimase intrappolata negli Inferi, fu Ninšubur a supplicare Enki per la liberazione della sua padrona.

Genere sessuale

Nella successiva mitologia accadica, Ninšubur fu sincretizzata con la divinità messaggera maschile Papsukkal. Nelle fonti più antiche, la stessa Ninšubur è di solito indicata anche come un dio maschio; fonti più recenti hanno riconosciuto questa rappresentazione come errata. Il genere di un sukkal corrisponde sempre al genere della divinità che serve. Quindi, il sukkal Isimud di Enki è maschio, ma Ninšubur è femmina. Nel suo aspetto principale come il sukkal di Inanna, Ninšubur era femmina, ma, quando serviva come sukkal di An, era maschio.

Iconografia

Antica statuetta sumera di calcite-alabastro di un adoratore maschio tra il 2500 a.C. e il 2250 a.C. L'iscrizione sul braccio destro afferma che sta pregando Ninšubur.

Ninšubur era associata alla costellazione di Orione.

Caratteristiche

Nella mitologia sumera, Ninšubur è ritratta come "irremovibilmente leale" nella sua devozione alla sua padrona. Oltre ad essere una fonte di grande saggezza e conoscenza, Ninšubur era anche una dea guerriera. Era la custode e messaggera del dio An. Si narra che camminasse davanti ad An ovunque andasse, una posizione tradizionalmente riservata a una guardia del corpo.

Mitologia

Ninšubur era una figura importante nell'antica mitologia sumera e giocava un ruolo fondamentale in diversi miti che coinvolgono la sua padrona, la dea Inanna.

Furto dei me

Nel mito sumero di "Inanna ed Enki", Ninšubur è descritta come colei che salva Inanna dai mostri che Enki le ha inviato contro. In questo mito, Ninšubur svolge un ruolo simile a Isimud, che funge da messaggero di Enki per Inanna.

La discesa di Inanna negli Inferi

Nel mito sumero della discesa di Inanna nell'oltretomba, Ninšubur è descritta come colei che supplica tutti gli dei nel tentativo di persuaderli a salvare Inanna dagli inferi.

Note

  1. ^ oracc.iaas.upenn.edu, http://oracc.iaas.upenn.edu/epsd2/cbd/sux/N.html Titolo mancante per url url (aiuto).

Bibliografia

  • Jeremy Black e Anthony Green, Gods, Demons and Symbols of Ancient Mesopotamia: An Illustrated Dictionary, The British Museum Press, 1992, ISBN 0-7141-1705-6.
  • Michael Jordan, Encyclopedia of Gods, Kyle Cathie Limited, 2002.
  • Louise M. Pryke, Ishtar, New York and London, Routledge, 2017, p. 94, ISBN 978-1-138-86073-5.
  • Diane Wolkstein e Samuel Noah Kramer, Inanna: Queen of Heaven and Earth: Her Stories and Hymns from Sumer, New York City, New York, Harper&Row Publishers, 1983, ISBN 0-06-090854-8.
  • Diane Wolkstein, Sumerian Goddess, in The New York Review of Books, The New York Review of Books, 1983.

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Collegamenti esterni

  • Antiche divinità mesopotamiche: Papsukkal
  • Varie descrizioni di Inanna e Ninshubur
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