Ofiologia

L'ofiologia (dal greco ophis, "serpente" e logos, "conoscenza") è la branca della zoologia (e più specificatamente dell'erpetologia) che si occupa dello studio dei serpenti[1], chiamati anche ofidi.

Chi pratica l'ofiologia viene chiamato ofiologo. Ofiologi professionisti possono trovare impiego negli zoo; lo stesso appellativo di ofiologo viene dato a chi tiene un serpente come animale domestico (in genere all'interno di opportune teche a temperatura controllata). Tra gli ofiologi famosi, ricordiamo Patrick Russell, padre dell'ofiologia indiana[2].

L'ofiologia può associarsi allo studio etnologico, dando forma all'etno-ofiologia.[3]

Storia

La testimonianza più antica che abbiamo su uno studio dei serpenti è il Codice di Nicando (del 200 a.C.), in cui vengono descritte le proprietà e i possibili utilizzi (come farmaco e antidoto) del veleno della vipera.[4]

Successivamente Galeno (129 d.C. – 216 d.C.) e Andromaco si dedicarono alla preparazione di antidoti contro i veleni di molti serpenti.[4]

Note

  1. ^ Francesco Cardinali e Pasquale Borelli, Dizionario della lingua italiana, su books.google.it, p. 62.
  2. ^ (EN) World of Snakes: FATHER OF INDIAN OPHIOLOGY - Dr. Patrick Russell, su worldofsnakes.blogspot.com.
  3. ^ (EN) Tankesh Joshi e Muktesh Joshi, Ethno-ophiology - A traditional knowledge among tribes and non-tribes of Bastar, Chhattisgarh (PDF), su nopr.niscair.res.in.
  4. ^ a b Il serpente nel mito, su amiciinsoliti.it.

Bibliografia

  • Lluís Urpinell i Jovani, Tractat d'Ofiologia, Proa, 1995, ISBN 84-8256-034-4.
  • Indian snakes: An elementary treatise on ophiology with a descriptive catalogue of the snakes found in India and the adjoining countries, Oxford University, Higginbotham, 1870.

Voci correlate

  • Serpente
  • Teriaca
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