Parlamento croato

Parlamento croato
(HR) Hrvatski sabor
Logo del Parlamento Croato
Palazzo del Parlamento
StatoBandiera della Croazia Croazia
TipoParlamento monocamerale
PredecessoreDieta croato-slavona (1558–1848–1918),
ZAVNOH (1943–1945),
Parlamento della Repubblica Popolare di Croazia (1945–1963),
Parlamento della Repubblica Socialista di Croazia (1963–1990)
PresidenteGordan Jandroković (HDZ)
dal 5 maggio 2017
VicepresidentiAnte Sanader (HDZ)
Sabina Glasovac (SDP)
Davorko Vidović (SD)
Furio Radin (Ind.)
Željko Reiner (HDZ)
Ultima elezione5 luglio 2020
Numero di membri151
Durata mandato4 anni
Gruppi politiciGoverno (67)

Coalizione HDZ-HDS (64)

  •      HDZ (62)
  •      HDS (1)
  •      Indipendente (1)

Altri (3)

Appoggio esterno (10)
Coalizione HSLS-Riformisti (3)

Altri (7)

  •      HNS-LD (1)
  •      HSU (1)
  •      Indipendenti (5)

Opposizione (74)

  •      SDP (32)

DPMŠ (10)

  •      DPMŠ (9)
  •      BLOK (1)

Most (8)

  •      Most (6)
  •      Indipendenti (2)

Coalizione Sinistra-i Verdi (6)

  •      Možemo! (4)
  •      NL (1)
  •      Indipendenti (1)

Coalizione Centro-GLAS (3)

  •      Centro (2)
  •      GLAS (1)

Coalizione HSS-RF (3)

  •      HSS (2)
  •      RF (1)

Altri (4)

  •      HS (4)
  •      IDS-DDI (3)
  •      DBNL (1)
  •      Focus (1)
  •      Indipendenti (3)
SedePalazzo del Parlamento, Zagabria
IndirizzoTrg svetog Marka 6
Sito webwww.sabor.hr
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Il Parlamento croato (in croato: Hrvatski sabor) è l'organo legislativo della Croazia; è eletto a suffragio universale e diretto, si rinnova ogni quattro anni (salvi i casi di scioglimento anticipato della legislatura) e dal 2011 si compone di 151 seggi.

L'aula del Parlamento croato

La riforma costituzionale del 2001 ha posto fine al previgente sistema bicamerale: il Sabor, in precedenza articolato in Camera dei rappresentanti e Camera delle regioni, si caratterizza dunque come un Parlamento monocamerale.

Composizione

Per effetto delle modifiche alla legge elettorale introdotte nel 2011, il Parlamento si compone di 151 deputati: 143 sono eletti mediante sistema proporzionale e metodo d'Hondt, all'interno di collegi plurinominali; 8 sono eletti con sistema maggioritario plurality e sono assegnati alle minoranze nazionali.

In particolare, 143 seggi sono ripartiti proporzionalmente tra le liste che, nelle singole circoscrizioni, abbiano raggiunto la soglia di sbarramento del 5%: 140 sono assegnati nell'ambito del territorio nazionale, mentre 3 sono attribuiti alla circoscrizione Estero (Dijaspora)[1].

Gli 8 seggi assegnati mediante sistema maggioritario, invece, spettano ai rappresentanti delle minoranze nazionali/etniche: tre serbi, un rappresentante degli italiani, uno degli ungheresi, un rappresentante della minoranza ceca e slovacca e due rappresentanti delle altre minoranze.

Prima del 2011, il Sabor constava di un numero variabile di seggi, essendo previsto solo un massimo di 160 deputati. Un'ulteriore modifica alla legge elettorale, introdotta nel 2015, ha poi consentito agli elettori di esprimere un voto di preferenza per uno dei candidati della lista prescelta.

Funzionamento

Il Sabor si riunisce per due periodi annuali, dal 15 gennaio al 15 luglio e dal 15 settembre al 15 dicembre.[2]

ll presidente del Parlamento, eletto dall'assemblea per tutta la legislatura, presiede e dirige i lavori del Parlamento e della Presidenza parlamentare che è composta dal presidente e da cinque vicepresidenti secondo le norme stabilite con la Costituzione ed il Regolamento del Parlamento.[2]

I deputati sono organizzati in gruppi parlamentari (klubovi zastupnika) che, secondo le norme del Regolamento, sono gli strumenti della presenza dei partiti politici (o coalizioni o deputati indipendenti) all'interno del Parlamento e sono definiti "associazioni di deputati". La condizione numerica minima, prescritta dal Regolamento, per la costituzione del gruppo è di 3 deputati.[3]

Le commissioni parlamentari permanenti (odbori/povjerenstva) sono organi collegiali del Parlamento ai quali vengono assegnati i disegni di legge prima che essi vengano discussi in sede parlamentare. La composizione dei membri delle commissioni deve rispettare le proporzioni tra i vari gruppi parlamentari.[4]

Il Parlamento può essere sciolto a maggioranza dei voti di tutti i deputati (maggioranza assoluta), e su proposta del Governo in casi di fiducia negativa e di voto contrario al bilancio dopo 120 giorni della presentazione dello stesso - in questi casi è sciolto formalmente dal Presidente della Repubblica con la controfirma del Primo ministro. Il Presidente della Repubblica ha l'obbligo di sciogliere il Parlamento e convocare le elezioni se il nuovo Governo non può formarsi.[5]

Prerogative

Il Parlamento adotta la Costituzione, le modifiche costituzionali e il Regolamento parlamentare; emana le leggi ordinarie (a maggioranza semplice, cioè a maggioranza dei presenti, se il quorum - la metà più uno di tutti i deputati - è raggiunto), le leggi organiche (a maggioranza dei voti di tutti i deputati) e le leggi costituzionali che stabiliscono i diritti delle minoranze nazionali/etniche e l'organizzazione della Corte Costituzionale (a maggioranza di due terzi di tutti i deputati); ogni anno approva il bilancio (su proposta del Governo a maggioranza dei voti di tutti i deputati); ratifica i trattati internazionali; concede o revoca la fiducia al Governo e svolge anche altri compiti in conformità alla Costituzione.

L'iniziativa legislativa appartiene ai deputati, alle commissioni parlamentari, ai gruppi parlamentari ed al Governo. Al Parlamento croato spetta anche l'elezione dei giudici della Corte Costituzionale, dei componenti di nomina parlamentare del Consiglio Giudiziario dello Stato e del Consiglio dell'Avvocatura/Procura dello Stato, del Presidente della Corte suprema, dell'Avvocato/Procuratore generale dello Stato, del governatore della Banca nazionale croata, del Difensore civico e d'altri pubblici dirigenti, conformemente alla Costituzione ed alle leggi.[2][3]

Il Parlamento ha la facoltà di indire di propria iniziativa un referendum, è invece obbligato a proporlo qualora lo richieda almeno un decimo degli elettori. Il referendum può anche essere indetto dal Presidente della Repubblica con la controfirma del Primo ministro. Nei referendum la proposta viene accolta a maggioranza di voti favorevoli dei cittadini votanti.[5]

I deputati non hanno vincolo di mandato e non sono revocabili.

Elezione

IX legislatura (dal 2016)

In seguito alle elezioni parlamentari anticipate tenutesi l'11 settembre 2016, la IX legislatura è formata il 14 ottobre 2016 con l'elezione di presidente e cinque vicepresidenti del Parlamento croato. Ai sensi dell'articolo 32 del Regolamento parlamentare, presidente e tre vicepresidenti vengono eletti tra i deputati della maggioranza e due vicepresidenti tra i deputati dell'opposizione.[3] Il 4 maggio 2017 Presidente del Parlamento Božo Petrov, presidente del partito Most, ha rassegnato le dimissioni dopo la terminazione della coalizione di maggioranza (HDZ - Most); il 5 maggio 2017 il Parlamento ha accettato le dimissioni di Petrov e lo stesso giorno Gordan Jandroković, segretario dell'HDZ, è eletto Presidente del Parlamento croato (dal 14 ottobre 2016 è stato uno dei cinque vicepresidenti) con 76 voti favorevoli e 13 contrari (89 presenti su 151 eletti).

Conformemente alla legge elettorale, la IX legislatura conta 151 deputati eletti.

Presidenza parlamentare

Nella tabella è indicata la presidenza parlamentare della IX legislatura dal 30 giugno 2017 (dopo la formazione della nuova maggioranza di governo composta dall'HDZ e dalla maggioranza dell'HNS e sostenuta dai deputati rappresentanti delle minoranze etniche/nazionali ed alcuni partiti minori), i.e. la "seconda presidenza della IX legislatura".

Carica Detentore Partito Dal
Presidente del Parlamento Gordan Jandroković Unione Democratica Croata
(HDZ)
5 maggio 2017
Vicepresidente del Parlamento Milijan Brkić Unione Democratica Croata
(HDZ)
14 ottobre 2016
Vicepresidente del Parlamento Željko Reiner Unione Democratica Croata
(HDZ)
14 ottobre 2016
Vicepresidente del Parlamento Furio Radin Indipendente
(minoranze nazionali)
19 giugno 2017
Vicepresidente del Parlamento Siniša Hajdaš Dončić Partito Socialdemocratico di Croazia
(SDP)
30 giugno 2017
Vicepresidente del Parlamento Božo Petrov Ponte delle Liste Indipendenti
(Most)
30 giugno 2017
Fonti: Croatian Parliament. Speaker of the Parliament Croatian Parliament. Deputy Speakers of the Parliament

VIII legislatura (2015-2016)

Liste Partiti Seggi
Coalizione Patriottica Unione Democratica Croata (HDZ) 50
Partito Croato dei Diritti dr. Ante Starčević (HSP AS) 3
Partito Social-Liberale Croato (HSLS) 2
Partito Contadino Croato (HSS) 1
Crescita Croata (Hrast) 1
Partito Democristiano Croato (HDS) 1
Blocco dei Pensionati Uniti (BUZ) 1
Croazia in Crescita Partito Socialdemocratico di Croazia (SDP) 43
Partito Popolare Croato - Liberal Democratici (HNS) 8
Laburisti Croati - Partito del Lavoro (HL-SR) 3
Partito Croato dei Pensionati (HSU) 2
Most nezavisnih lista (Most) Most nezavisnih lista (Most) 15
Iniziativa Croata per il Dialogo (HRID) 2
Indipendente - Stipe Petrina 1
Indipendente - Gordana Rusak 1
IDS - PGS - RI Dieta Democratica Istriana (IDS) 3
Coalizione Lavoro e Solidarietà (RiS) Bandić Milan 365 - Partito del Lavoro e della Solidarietà (BM 365) 2
Alleanza Democratica Croata di Slavonia e Barania (HDSSB) 2
NHPA - NS-R Partito Popolare - Riformisti (NS-R) 1
Živi zid 1
Partito Democratico Indipendente Serbo (SDSS) Partito Democratico Indipendente Serbo (SDSS) 2
Indipendente - Mirko Rašković 1
Minoranze Indipendente - Šandor Juhas (MESZ) 1
Indipendente - Furio Radin (Gruppo di voto) 1
Indipendente - Vladimir Bilek (Gruppo di voto) 1
Indipendente - Veljko Kajtazi () 1
Indipendente - Ermina Lekaj Prljaskaj () 1
Totale 151 151

Note

  1. ^ (EN) Act on Elections of Representatives to the Croatian Parliament (consolidated text) (Official Gazette 120/2011), su Parlamento croato (sabor.hr). URL consultato il 9 ottobre 2016 (archiviato dall'url originale il 10 gennaio 2019).
  2. ^ a b c (EN) Croatian Parliament. About the Parliament, su Parlamento croato (sabor.hr). URL consultato il 30 ottobre 2016.
  3. ^ a b c (EN) STANDING ORDERS OF THE CROATIAN PARLIAMENT (consolidated text) (Official Gazette 81/2013), su Parlamento croato (sabor.hr). URL consultato il 14 ottobre 2016.
  4. ^ (EN) Croatian Parliament. Committees of Croatian Parliament, su Parlamento croato (sabor.hr). URL consultato l'8 novembre 2016.
  5. ^ a b (EN) THE CONSTITUTION OF THE REPUBLIC OF CROATIA (consolidated text), su Parlamento croato (sabor.hr). URL consultato il 10 ottobre 2016.

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